Juncus articulatus L. subsp. articulatus - Giunco nodoso
Inviato: 21 nov 2008, 22:49
Juncus articulatus L. subsp. articulatus
Sp. Pl.: 327 (1753)
Juncus lamprocarpus Ehrh., Juncus gussonii Parl., Juncus gussonei Parl.
Juncaceae
Giunco nodoso, Deutsch: Glieder-Binse
English: Jointed rush
Español: Junco articulado
Français: Jonc articulé
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta perenne, alta fino a 70 cm. Rizoma orizzontale sotterraneo. Fusto eretto, cilindrico, liscio. Foglie diverse fal fusto, con lamina cilindrica, senza coste longitudinali ma con evidenti setti trasversali. Infiorescenza ampia, più lunga della brattea, con rami eretti o eretto-patenti. Fiori in glomeruli di 4-10. Tepali 3-4 mm, acutissimi, tutti diritti e più o meno della stessa lunghezza. Capsula loculicida, poco più lunga dei tepali, ellissoide, all'apice ottusa e con una punta breve. Semi con strie longitudinali.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Paludi, fossi e prati umidi, generalmente dal piano fino ai 1500m, si spinge fino ai 2400m.
Sistematica e possibili confusioni: La lunghezza di tepali e della capsula sono caratteri incostanti che hanno portato negli anni alla descrizione di svariate forme.
Specie simili sono:
Juncus acutiflorus Ehrh. ex Hoffm. che presenta tepali di 2,5-3 mm, gli esterni più corti degli interni, acuminati e con punta ripiegata verso l'esterno.
Juncus alpinoarticulatus Chaix subsp. alpinoarticulatus, facilmente distinguibile per i tepali eretti o più o meno patenti, di 2-2,5 mm, tutti della stessa larghezza, ottusi ed infiorescenza spesso con rami inferiori patenti.
Juncus anceps Laharpe, con fusti compressi, foglie allungate e flaccide, tepali ottusi appressati alla capsula, gli esterni più sottili degli interni.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine generico dal latino "iúngo" = "io congiungo, io lego", con chiaro riferimento all'utilizzo che si faceva di queste piante. L'epiteto specifico dal latino "articulatus", distinto: suddiviso in elementi distinti, probabilmente in riferimento ai setti trasversali dei fusti.
Proprietà ed utilizzi:
Juncus articulatus è utilizzato per la realizzazione di cestini per ricotte e formaggi. La pianta inoltre troverebbe impiego nei rituali per guarire dai porri.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Usi e tradizioni della flora italiana di P. M. Guarrera
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella
Sp. Pl.: 327 (1753)
Juncus lamprocarpus Ehrh., Juncus gussonii Parl., Juncus gussonei Parl.
Juncaceae
Giunco nodoso, Deutsch: Glieder-Binse
English: Jointed rush
Español: Junco articulado
Français: Jonc articulé
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta perenne, alta fino a 70 cm. Rizoma orizzontale sotterraneo. Fusto eretto, cilindrico, liscio. Foglie diverse fal fusto, con lamina cilindrica, senza coste longitudinali ma con evidenti setti trasversali. Infiorescenza ampia, più lunga della brattea, con rami eretti o eretto-patenti. Fiori in glomeruli di 4-10. Tepali 3-4 mm, acutissimi, tutti diritti e più o meno della stessa lunghezza. Capsula loculicida, poco più lunga dei tepali, ellissoide, all'apice ottusa e con una punta breve. Semi con strie longitudinali.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Paludi, fossi e prati umidi, generalmente dal piano fino ai 1500m, si spinge fino ai 2400m.
Sistematica e possibili confusioni: La lunghezza di tepali e della capsula sono caratteri incostanti che hanno portato negli anni alla descrizione di svariate forme.
Specie simili sono:
Juncus acutiflorus Ehrh. ex Hoffm. che presenta tepali di 2,5-3 mm, gli esterni più corti degli interni, acuminati e con punta ripiegata verso l'esterno.
Juncus alpinoarticulatus Chaix subsp. alpinoarticulatus, facilmente distinguibile per i tepali eretti o più o meno patenti, di 2-2,5 mm, tutti della stessa larghezza, ottusi ed infiorescenza spesso con rami inferiori patenti.
Juncus anceps Laharpe, con fusti compressi, foglie allungate e flaccide, tepali ottusi appressati alla capsula, gli esterni più sottili degli interni.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine generico dal latino "iúngo" = "io congiungo, io lego", con chiaro riferimento all'utilizzo che si faceva di queste piante. L'epiteto specifico dal latino "articulatus", distinto: suddiviso in elementi distinti, probabilmente in riferimento ai setti trasversali dei fusti.
Proprietà ed utilizzi:
Juncus articulatus è utilizzato per la realizzazione di cestini per ricotte e formaggi. La pianta inoltre troverebbe impiego nei rituali per guarire dai porri.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Usi e tradizioni della flora italiana di P. M. Guarrera
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella