Hist. Pl. Dauph. 1: 339 (1786)
Violaceae
Viola minore, Francese: Violette naine, Tedesco: Niedriges Veilchen, Inglese: Meadow violet
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 8-20 cm, priva di rosetta basale, con fusti eretti o brevemente ascendenti, fogliosi, glabri. Foglie alterne, picciolate, coriacee, verde scuro, con lamina lanceolata-oblonga a base cuneata, progressivamente ristretta in un picciolo alato glabro, lungo 1,6-3,6 cm, e largo 0,5-1,3 cm; margine fogliare crenato, apice subacuto. Stipole lanceolate, irregolarmente dentate, lunghe 1-2,8 cm e larghe 0,1-0,6 cm, nelle foglie inferiori più corte del picciolo, in quelle superiori solitamente più lunghe del picciolo. Peduncoli fiorali sottili, glabri, lunghi 5-14 cm, ricurvi all'estremità superiore; bratteole lunghe 3-5,1 mm, inserite al di sotto della curvatura del peduncolo. Fiori zigomorfi, non profumati; calice con 5 sepali lunghi 7-10 mm ad apice lanceolato e appendice posteriore quadrangolare; corolla 1,5 cm di diametro, a 5 petali violetti o viola pallido, a volte biancastri, con venature violette, petalo inferiore prolungato in uno sperone verdastro di poco superante le appendici del calice; 5 stami liberi con filamenti corti, i due inferiori portanti ognuno un nettario. Ovario supero uniloculare a 3 carpelli saldati.
Il frutto è una capsula loculicida glabra, trivalve, contenente numerosi piccoli semi ovoidali bruni a maturità, provvisti di eleosoma.
2n=40
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Distribuzione: Presente solo in Emilia Romagna, nel Reggiano (Valli di Novellara-Valli di Reggiolo-Rolo), nel Modenese (S.Martino in Spino) da riconfermare, mentre pare scomparsa nel Ferrarese.
Habitat: Prati erbosi umidi di pianura, da 0 a 200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Simile a Viola canina L. che presenta foglie a lamina lanceolata con base subcordata, stipole tutte più corte del picciolo, corolla azzurro chiaro con sperone giallastro-verdastro lungo 1,5-2 volte le appendici dei sepali.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal greco "(f)íon" viola, violetta.
L'epiteto specifico dal latino pumilus, -a, -um = di bassa statura, in riferimento all'aspetto minuto di questa viola.
Note e Curiosità: Viola pumila è attualmente sottoposta da parte dell'Orto Botanico di Modena a un programma di coltivazione e riproduzione "in vitro", per un progetto di reintroduzione programmata di questa e altre specie nei luoghi naturali di crescita , al fine di potenziare le popolazioni naturali e la conservazione di questa specie.
Viola pumila cresce anche in numerosi paesi dell'Europa centrale e orientale, in molti dei quali è entrata a far parte delle Liste rosse delle specie a rischio.
Attenzione: Pianta estremamente rara e a rischio di estinzione
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
ALESSANDRINI A.,BRANCHETTI G.,1997- Flora Reggiana. Reg.Emilia-Romagna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 - Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
PIGNATTI S., 1982 - Flora d'Italia. Bologna
ZANGHERI P., 1976 - Flora italica. Padova
Scheda realizzata da Patrizia Ferrari
