Forum Acta Plantarum

sono partito da un cerchio centrale e non sono stato per nulla esatto, con un piccolo aratro ho scavato un solco a partire da un punto qualsiasi e girando attorno allargandomi in modo da trovarmi a una distanza di circa 4÷5 m dal punto di partenza dopo un giro completo e mantenendomi poi sempre alla stessa distanza dal solco già tracciato, senza nessun rigore, tutto a occhio.

Ed ecco il bosco nel 2017 dove le spirali si sono completamente perse e il bosco ha preso un aspetto naturale

il bosco attuale lo avevo gia' cercato da me su google earth, ero troppo curioso!
Inizialmente con quante piante siete partiti?

300 acquistate dalla forestale. Ma essenziale è anche lasciar crescere tutte quelle che nascono spontaneamente (e sono tante...)

Come distanza, va bene piantare una pianta ogni metro ?

luido86 ha scritto: ↑21 feb 2018, 10:00 Come distanza, va bene piantare una pianta ogni metro ?

Per carità NO!! La distanza deve essere almeno di 4-5 m, le piante crescono, se no ottieni dei grandi bonsai

Franco Giordana ha scritto: ↑21 feb 2018, 14:50

luido86 ha scritto: ↑21 feb 2018, 10:00 Come distanza, va bene piantare una pianta ogni metro ?

Per carità NO!! La distanza deve essere almeno di 4-5 m, le piante crescono, se no ottieni dei grandi bonsai

In una recente visita guidata in area di recente ripristino ambientale, un forestale ci spiegava che a volte si usa la tecnica di piantumare molto fitto, per non far crescere troppo sottobosco da potare, salvo poi sfoltire più' avanti negli anni.
ciao
Antonio

Ho visto troppo spesso orrendi "ripristini ambientali" per fidarmi di simili consigli. Ma poi perché potare?
E piante piccole, mi raccomando, di non più di due anni. La Natura non ha fretta, perché vogliamo sempre tutto subito?
Franco

Anche io do un consiglio: direi di abbattere le conifere che non sono autoctone e gli aghi non fanno bene al terreno, come diceva Franco lascia gli alberi, all'ombra crescono bene alcune specie autoctone e crescono male robinia, ailanto, amorfa che in ogni caso per un po' di anni dovresti estirpare.
Alberi autoctoni del bosco di Belgiardino (Lodi, bosco ripariale, Adda)
Salice bianco (Salix alba)
Pioppo bianco (Populus alba),
Pioppo nero (Populus nigra) e Pioppi ibridi (Populus canadensis)
Ontano nero (Alnus glutinosa)
Olmo (Ulmus minor)
Farnia (Quercus robur)
Pioppo tremulo (Populus tremula) pochi esemplari
Acero campestre (Acer campestre)
Arbusti autoctoni
Sanguinello (Cornus sanguinea),
Sambuco nero (Sambucus nigra),
Biancospino (Crataegus monogyna),
Lantana (Viburnum lantana),
Viburno o Palla di neve (Viburnum opulus),
Ligustro (Ligustrum uulgare),
Spincervino (Rhamnus catharticus),
Cappel del prete (Euonymus europaeus),
Frangola (Frangula alnus),
Crespino (Berberis uulgaris),
Nocciolo (Corylus avellana),
Corniolo (cornus mas)
Rosa canina (Rosa canina) (o comunque del gruppo)
Prugnolo (Prunus spinosa)
varie specie di Salice nelle zone più umide
Salix elaeagnos - S. purpurea - e gruppo Salix caprea

Io sto creando un bosco, con molti successi e molti insuccessi. Per ora lavoro su un ettaro: metà a bosco libero e metà a bosco di alberi da frutto (stile permacultura e foresta alimentare). Sarei felice di scambiare informazioni ed esperienze e soprattutto di visitare boschi o "foreste alimentari" per imparare, lorenzo

.... ah e leggo che "la forestale" ha fornito o venduto piante. Se per "forestale" si intende il Corpo Forestale dello Stato, li ho contattati e non forniscono un bel niente. grazie se avete altre più positive informazioni

BoscoInManziana ha scritto: ↑01 set 2020, 18:23 .... ah e leggo che "la forestale" ha fornito o venduto piante. Se per "forestale" si intende il Corpo Forestale dello Stato, li ho contattati e non forniscono un bel niente. grazie se avete altre più positive informazioni

In Lombardia ERSAF fornisce: ci sono vivai dove acquistare piante (giovani) a prezzo di costo.
A questo si riferiva Franco per "forestale".

C.

Grazie, li ho contattati per vedere se spediscono. In realtà, il mio bosco è già molto avanti, ma metterei ancora qui e la qualche pianta che non ho, per la biodiversità e per dar da mangiare a istrici e fagiani. Se vengo su in automobile, passerò a ESRAF a far spesa. Io insegno (ma poche ore) a Bergamo all'università sicché è proprio lì !

I progressi si vedono e spero in una primavera (di tanto in tanto) piovosa. Purtroppo i cacciatori tagliano la rete ed entrano !

Supponendo che alcune piante moriranno e sapendo che ho scelto le specie con criterio, devo rimpiazzare con le piante che crescon facile oppure insistere e mettere ancore le stesse, magari piuù grandi oppure più piccole?

Posta qualche foto quando sono spuntate le foglie, sarebbe bello vedere i progressi.

Le piante più grandi sono più soffrono il trapianto.
Meglio una pianta più piccola che una grande, che recupererà in breve tempo lo svantaggio in altezza rispetto ad una alta che stenterà per anni.

BoscoInManziana ha scritto: ↑07 apr 2021, 14:49 Supponendo che alcune piante moriranno e sapendo che ho scelto le specie con criterio, devo rimpiazzare con le piante che crescon facile oppure insistere e mettere ancore le stesse, magari piuù grandi oppure più piccole?

Che specie hai piantato?

Le specie che ho piantato sono varie e un po' a tentativi pensando a un cambio climatico.
Molte querce perché è la zona: Q. petrea, robur, ilex, suber, rubra, coccinea, coccifera, pubescens, cerris e altre di cui ho preso ghiande qui e là e di cui ho già scordato "chi è chi". Con un occhio a come gira il sole ho piantato castagni, noci, Celtis/Bagolaro, frassini (anche orniello) e aceri di vari tipi nonché un paio di ex alberi di Natale e pioppo bianco (tigli ne ho già quattro). Mimose ne taglio perché ce ne erano già troppe e anche alloro. Ho messo noccioli, sambuco, Cornus mas e sanguinea, Crataegus (non son sicuro ne monogyna o oxycanta, vedremo), Pyracanta, Fillirea, Lentisco, Viburni di vari tipi... Ho messo due Evodia daniellii per le api. Come erbe ho piantato solo Lunaria, fragole di bosco e violette, ma le erbe basta farle crescere da sole e ho già visto tre tipi di orchidee. Un lato lo vorrei a bosco alimentare e ho messo ciliegi, meli, peri, Berberis (crespino), Amelanchier, sorbo, gelso, giuggiolo, ginepro, fichi vari, kaki, mandorlo, peschi che son morti subito, melograni, Mespilus germanica ed Erybotria, qualche vite... sempre alcuni comprati grandi e alcuni da seme o piantine regalate da amici perché nate nei vasi spontaneamente. Sono bravo a innestare! Ho fatto un solo esperimento "strano": con le palme. Il Trachicarpos fortunei che nasce spontaneo mi ha dato l'idea. Ho comprato un Chamaerops humilis e poi quattro palme eduli che dovrebbero tenere sotto lo zero: Butia capitata, Washingtonia filiera, Jubaea chilensis e Brahea edulis (tra sessant'anni chi sarà vivo, vedrà se il cambio climatico le avrà favorite). Intanto scopro peri selvatici crescere e altre piante che non ho piantato come un agrifoglio. Il mio problema sono i rovi, le more! Tuttavia se metto una capretta, non sarà certo selettiva.

.. e olivi e altre piante che adesso non mi vengono in mente. Chi passa dalle miei parti è benvenuto / benvenuta. Amo ricevere consigli e ho sempre una bottiglia in fresco o erbe per fare infusi.

avete consigli per me contro i rovi ??

Non li puoi eliminare ma solo contenere con tagli regolari e costanti.
Un paio ai margini li terrei: sono rifugio per i piccoli volatili e i piccoli mammiferi.
E poi le more sono buone...

(Voto per la bottiglia in fresco)


C.

Buone notizie. La buona scelta delle piante autoctone e la primavera piovosa (per fortuna qui in maniera non disastrosa come per quella martoriata gente in EmiliaRomagna, Marche e Abruzzi) stanno facendo crescere bene tutto. Mi è morto un olivo (arvicole?) e un Viburnum tinus, insomma un buon inizio e speriamo in un estate di caldo non feroce.

Ho preso anche il tempo per creare una paginetta, parzialmente bilingue, se ci fossero curiosi: www.rem-permaforest.org