DA VELLO A TOLINE - Fiori tra lago e rocce.
Inviato: 06 dic 2007, 17:37
Suddivisione orografica internazionale unificata del Sistema Alpino.
SZ. 30 PREALPI BRESCIANE E GARDESANE STS. 30.I Prealpi Bresciane (BS)
A. Catena Setteventi-Muffetto-Guglielmo 2.Gruppo del Guglielmo
Riviera orientale del Lago d’Iseo
DA VELLO A TOLINE – FIORI TRA LAGO E ROCCE.
GUIDA APERTA AL CONTRIBUTO DEGLI AMICI DI ACTAPLANTARUM.
Premessa
Le brevi note a seguire si rivolgono agli Amici del Forum e a quanti desiderano conoscere la flora spontanea del territorio tra gli abitati di Vello (com. di Marone) e Toline (com. di Pisogne) e godere della vista di un angolo panoramico tra i più belli del Lago d’Iseo bresciano.
I visitatori potranno migliorare ed ampliare il testo con l’aggiunta di segnalazioni, annotazioni e fotografie di carattere naturalistico.
La parte dedicata alla flora è limitata nel numero, proprio per lasciare ad altri il piacere del ritrovamento ed identificazione di nuove specie e dell’inserimento delle fotografie scattate.
Buona passeggiata dall’erboraio camuno.
- Parcheggio: superare l’abitato di Vello fino agli spazi a pagamento.
- Percorso: andata e ritorno lungo la pista ciclo-pedonale Vello-Toline di km 4,5 (sola andata).
- Tempo previsto: 1h 30’ (sola andata). Il tratto floristico si può interrompere poco dopo L’Orrido dei XXX Passi. Il tempo indicato si riferisce a quello impiegato da un camminatore normale ed esclude le soste.
-Difficoltà: affrontabile in ogni stagione, su strada pianeggiante; E’ sufficiente indossare calzature comode e vestiario adatto al periodo. Il clima è insubrico; la massa d’acqua del lago limita gli abbassamenti termici invernali e mitiga la calura estiva. Una giacca k-way ci proteggerà dagli eventuali venti freddi provenienti dalla Valle Camonica (localmente “vet” o “vet del mut”).
Quote slm: lago m 185; strada ciclo-pedonale m 200 (livelli medi).
L’itinerario inizia con una breve galleria e ricalca un tratto dell’ex SS 510 Sebino Orientale, costruita sotto l’Impero Austro Ungarico nel periodo 1838-50. La strada costeggia il sottostante lago in una successione di piccoli promontori, di spazi aperti e brevi gallerie, di rocce incombenti sopra di noi ed aerei viadotti sospesi sull’acqua. Poco oltre l’Orrido dei XXX Passi le alte pareti rocciose si immergono verticali nelle acque del lago, di colore blu cupo per la profondità. Superata la stretta Val Finale (antico confine meridionale della Val Camonica) si arriva a Toline (com. di Pisogne - BS).
L’esborso per il parcheggio pubblico è oneroso, sia per il tempo della gita che per chi vuole poi fermarsi ad assaggiare i saporiti piatti di pesce lacustre serviti dalle trattorie locali.
Suggerisco anche una sosta nella vicina cittadina di Pisogne (m 187 slm), situata all’inizio della Valle Camonica e sull’estremità nord-orientale del Lago d’Iseo. Da vedere: la piazza e le strette vie del borgo antico che qui confluiscono, e la chiesa detta di S. Maria della Neve (sec. XV) con gli affreschi murali di Gerolamo Romanino (terminati nel 1534).
La flora spontanea.
I piccoli terrazzamenti coltivati del territorio, ben esposti ed al riparo dai venti freddi, si prestano alla piantagione della vite e dell’ulivo. L’elemento floristico, favorito dal clima e dall’ambiente dolomitico, è ricco di numerose specie, tra cui una rara moehringia ed endemismi ad areale ristretto come Campanula elatinoides Moretti, Carex baldensis L., Centaurèa rhaetica Moritzi e Telekia speciosissima (Ard) Less. Quest’ultimo elegante fiore giallo (purtroppo predato da vandali e divenuto raro) trova su queste rocce il punto più basso di crescita della provincia bresciana.
Bruno Lanzini – foto 1
11/02/2006 – L’alto Lago d’Iseo visto da Monte Isola. A dx la mole massiccia della Corna Trentapassi (m 1248 slm) le cui pareti rupestri, prima di immergersi nelle cupe acque del lago, sono attraversate dalla nostra pista. Sulla sx la sponda bergamasca e a chiudere la catena innevata del Pizzo della Presolana (m 2521).
SZ. 30 PREALPI BRESCIANE E GARDESANE STS. 30.I Prealpi Bresciane (BS)
A. Catena Setteventi-Muffetto-Guglielmo 2.Gruppo del Guglielmo
Riviera orientale del Lago d’Iseo
DA VELLO A TOLINE – FIORI TRA LAGO E ROCCE.
GUIDA APERTA AL CONTRIBUTO DEGLI AMICI DI ACTAPLANTARUM.
Premessa
Le brevi note a seguire si rivolgono agli Amici del Forum e a quanti desiderano conoscere la flora spontanea del territorio tra gli abitati di Vello (com. di Marone) e Toline (com. di Pisogne) e godere della vista di un angolo panoramico tra i più belli del Lago d’Iseo bresciano.
I visitatori potranno migliorare ed ampliare il testo con l’aggiunta di segnalazioni, annotazioni e fotografie di carattere naturalistico.
La parte dedicata alla flora è limitata nel numero, proprio per lasciare ad altri il piacere del ritrovamento ed identificazione di nuove specie e dell’inserimento delle fotografie scattate.
Buona passeggiata dall’erboraio camuno.
- Parcheggio: superare l’abitato di Vello fino agli spazi a pagamento.
- Percorso: andata e ritorno lungo la pista ciclo-pedonale Vello-Toline di km 4,5 (sola andata).
- Tempo previsto: 1h 30’ (sola andata). Il tratto floristico si può interrompere poco dopo L’Orrido dei XXX Passi. Il tempo indicato si riferisce a quello impiegato da un camminatore normale ed esclude le soste.
-Difficoltà: affrontabile in ogni stagione, su strada pianeggiante; E’ sufficiente indossare calzature comode e vestiario adatto al periodo. Il clima è insubrico; la massa d’acqua del lago limita gli abbassamenti termici invernali e mitiga la calura estiva. Una giacca k-way ci proteggerà dagli eventuali venti freddi provenienti dalla Valle Camonica (localmente “vet” o “vet del mut”).
Quote slm: lago m 185; strada ciclo-pedonale m 200 (livelli medi).
L’itinerario inizia con una breve galleria e ricalca un tratto dell’ex SS 510 Sebino Orientale, costruita sotto l’Impero Austro Ungarico nel periodo 1838-50. La strada costeggia il sottostante lago in una successione di piccoli promontori, di spazi aperti e brevi gallerie, di rocce incombenti sopra di noi ed aerei viadotti sospesi sull’acqua. Poco oltre l’Orrido dei XXX Passi le alte pareti rocciose si immergono verticali nelle acque del lago, di colore blu cupo per la profondità. Superata la stretta Val Finale (antico confine meridionale della Val Camonica) si arriva a Toline (com. di Pisogne - BS).
L’esborso per il parcheggio pubblico è oneroso, sia per il tempo della gita che per chi vuole poi fermarsi ad assaggiare i saporiti piatti di pesce lacustre serviti dalle trattorie locali.
Suggerisco anche una sosta nella vicina cittadina di Pisogne (m 187 slm), situata all’inizio della Valle Camonica e sull’estremità nord-orientale del Lago d’Iseo. Da vedere: la piazza e le strette vie del borgo antico che qui confluiscono, e la chiesa detta di S. Maria della Neve (sec. XV) con gli affreschi murali di Gerolamo Romanino (terminati nel 1534).
La flora spontanea.
I piccoli terrazzamenti coltivati del territorio, ben esposti ed al riparo dai venti freddi, si prestano alla piantagione della vite e dell’ulivo. L’elemento floristico, favorito dal clima e dall’ambiente dolomitico, è ricco di numerose specie, tra cui una rara moehringia ed endemismi ad areale ristretto come Campanula elatinoides Moretti, Carex baldensis L., Centaurèa rhaetica Moritzi e Telekia speciosissima (Ard) Less. Quest’ultimo elegante fiore giallo (purtroppo predato da vandali e divenuto raro) trova su queste rocce il punto più basso di crescita della provincia bresciana.
Bruno Lanzini – foto 1
11/02/2006 – L’alto Lago d’Iseo visto da Monte Isola. A dx la mole massiccia della Corna Trentapassi (m 1248 slm) le cui pareti rupestri, prima di immergersi nelle cupe acque del lago, sono attraversate dalla nostra pista. Sulla sx la sponda bergamasca e a chiudere la catena innevata del Pizzo della Presolana (m 2521).