Carex maritima Gunnerus - Carice giunchifoglia
Inviato: 25 mar 2024, 15:31
Carex maritima Gunnerus
Fl. Norveg. 2: 131 (1772)
Carex incurva Lightf. p.p., Carex juncifolia All.
Cyperaceae
Carice giunchifoglia, Carice marittima, Deutsch: Binsenblättrige Segge
English: Curved sedge
Français: Laîche à feuilles de jonc, laîche maritime
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (2) 3-10 (12) cm, stolonifera, con rizoma sotterraneo allungato, orizzontale.
Fusto gracile, liscio, cilindrico, scanalato, prima eretto poi ricurvo fino a terra a maturità.
Guaine basali ialine o brune, sottili, con nervature fini, persistenti.
Foglie convolute, capillari, larghe 0,5-2 mm, persistenti in inverno, spesso più lunghe dell'infiorescenza.
Brattea fogliacea inferiore assente o talvolta presente ma corta e non guainante.
Ligula 0,5-1 mm, con apice arrotondato.
Infiorescenza capituliforme, ovoide o subglobosa (1 x 1-2 cm) con (3) 4-5 (8) spighe raggruppate, lunghe 3-6 mm, pauciflore, le superiori maschili spesso nascoste, le inferiori femminili talvolta con fiori maschili in alto.
Gluma maschile circa 4 mm, ellittica, di colore arancio-bruno scuro, con apice ± acuto; glume femminili 3-4 mm, largamente ovali di colore rosso bruno spesso sbiadito, con nervatura mediana chiara e margini strettamente ialini, apice ± acuto o ottuso e mucronato.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) da ovali a subglobosi di (3) 3,5-4,5 mm, di colore bruno quasi nero a maturità, debolmente venati, progressivamente ristretti in un becco di 0,5-1 mm, bifido.
Achenio 2-2,5 mm da obovato a orbicolare, biconvesso.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Alluvioni sabbiose dei torrenti glaciali.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex foetida All. (vedi scheda) che si distingue per il fusto nettamente trigono e foglie più corte dell'infiorescenza.
Carex curvula All. (vedi scheda) che si differenzia per avere 3 stimmi e fusto trigono.
Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da mare mare: marittimo, marino, che cresce vicino al mare.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Carex maritima Gunnerus
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Fl. Norveg. 2: 131 (1772)
Carex incurva Lightf. p.p., Carex juncifolia All.
Cyperaceae
Carice giunchifoglia, Carice marittima, Deutsch: Binsenblättrige Segge
English: Curved sedge
Français: Laîche à feuilles de jonc, laîche maritime
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (2) 3-10 (12) cm, stolonifera, con rizoma sotterraneo allungato, orizzontale.
Fusto gracile, liscio, cilindrico, scanalato, prima eretto poi ricurvo fino a terra a maturità.
Guaine basali ialine o brune, sottili, con nervature fini, persistenti.
Foglie convolute, capillari, larghe 0,5-2 mm, persistenti in inverno, spesso più lunghe dell'infiorescenza.
Brattea fogliacea inferiore assente o talvolta presente ma corta e non guainante.
Ligula 0,5-1 mm, con apice arrotondato.
Infiorescenza capituliforme, ovoide o subglobosa (1 x 1-2 cm) con (3) 4-5 (8) spighe raggruppate, lunghe 3-6 mm, pauciflore, le superiori maschili spesso nascoste, le inferiori femminili talvolta con fiori maschili in alto.
Gluma maschile circa 4 mm, ellittica, di colore arancio-bruno scuro, con apice ± acuto; glume femminili 3-4 mm, largamente ovali di colore rosso bruno spesso sbiadito, con nervatura mediana chiara e margini strettamente ialini, apice ± acuto o ottuso e mucronato.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) da ovali a subglobosi di (3) 3,5-4,5 mm, di colore bruno quasi nero a maturità, debolmente venati, progressivamente ristretti in un becco di 0,5-1 mm, bifido.
Achenio 2-2,5 mm da obovato a orbicolare, biconvesso.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Alluvioni sabbiose dei torrenti glaciali.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex foetida All. (vedi scheda) che si distingue per il fusto nettamente trigono e foglie più corte dell'infiorescenza.
Carex curvula All. (vedi scheda) che si differenzia per avere 3 stimmi e fusto trigono.
Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da mare mare: marittimo, marino, che cresce vicino al mare.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Carex maritima Gunnerus
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti