Carex depauperata Curtis ex With. - Carice impoverita

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Carex depauperata Curtis ex With. - Carice impoverita

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Carex depauperata Curtis ex With.
Bot. Arr. Brit. Pl., ed. 2, 2: 1049 (1787)

Carex ventricosa Curtis

Cyperaceae

Carice impoverita, Deutsch: Verarmte Segge, armblütige Segge
English: Starved wood-sedge
Français: Laîche appauvrie


Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 30-60 (100) cm; rizoma con internodi ± corti, formante cespuglietti densi avvolti da guaine squamiformi, intere, rosso-brune.
Fusto liscio spesso incurvato, trigono-subcilindrico.
Foglie piane, molli, scabre ai margini, larghe 2-5 mm, più brevi del fusto.
Ligula (2,5) 3,5 mm, con apice ottuso; antiligula assente.
Brattee fogliacee inferiori guainanti, molto sviluppate, generalmente superanti l'infiorescenza, talvolta più brevi.
Infiorescenza verde, molto allungata (20) 30-45 mm, composta da 1 spiga maschile e 2-4 spighe femminili.
Spiga maschile solitaria, fusiforme lunga (1,5) 2-2,5 (4) cm; gluma obovata, bruno rossastra o ialina con ampio margine scarioso, apice ottuso o talvolta mucronulato.
Spighe femminili brevi di (1) 2-3 cm, ovoidi o brevemente cilindriche, molto distanziate, paucifllore (solo 3-6 (8) fiori), le inferiori con peduncoli filiformi, eretti o inclinati ma non penduli; gluma da largamente lanceolata a obovata, bruno rossastra o ialina con ampio margine scarioso, nervatura centrale verde, apice con mucrone < 1 mm o acuto, più corte dell'otricello.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 5,6-7,5-9 x 2,4-3 mm, eretti o suberetti, ovoidi, trigoni e rigonfi, lisci, verdi, con nervi prominenti, bruscamente ristretti in un becco di 1,5-3 mm, dritto, bifido, scabro, scarioso all'apice.
Acheni di 3,5-4 x 2,5-2,9 mm, obovati, trigoni, verdi.

Tipo corologico: Medit. - Mediterraneo.
Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.

Habitat: Boschi termofili caducifogli.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: ll periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza.
Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da depaupero impoverire: impoverito, depauperato.

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex depauperata
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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