Mentha requienii Benth. - Menta corsa
Inviato: 05 mar 2020, 19:24
Mentha requienii Benth.
Lab. Gen. Sp.: 182 (1833)
Lamiaceae
Menta di Requien, Menta corsa
Deutsch: Korsische Minze
English: Corsican mint
Français: Menthe de Requien
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Piccola pianta erbacea, profumata e perenne, alta 2 - 6(10) cm e con portamento gracile.
Fusti filiformi e prostrati ± radicanti agli internodi e sparsamente pelosi.
Foglie decorrenti, ovate o rotondeggianti 2-3,5(6) x 2-4 (6) mm, intere o crenate e ristrette alla base, raramente troncate e cuoriformi cosparse di rada peluria con presenza di piccole ghiandole sferoidali gialline.
Picciolo lungo ± 5 mm.
Fiori posti in verticillastri terminali con 2-6(12) flore cadauno. Peduncolo fiorale di 1-2 mm.
Brattee simili alle foglie cauline.
Calice (1,5) 1,8 - 2,2 mm, campanulato, con presenza di densa peluria lungo le nervature.
Tubo corollino con denti riversi verso l'esterno, sub eguali e ciliati.
Corolla di colore roseo-lillacino o raramente bianca, c. 2 mm e con 4 lobi di 0,8 mm con il superiore a volte smarginato.
Stami 2-4 connati al tubo, pari o appena sporgenti.
Il frutto è una nucula ellissoidale di 0,5 - 0,6 x 0,4 - 0,5 mm, di colore castano chiaro e con peli all'apice
Tipo corologico: Endem. Sar(-Cor) - Endemica della Sardegna o sardo-corsa
Distribuzione: Paleo endemismo Sardo - Corso con espansione Tirreno-Toscana presso le isole di Capraia e Montecristo.
Habitat: Sorgenti e luoghi umidi da 500 a 1600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Nella flora italiana, oltre alla specie descritta sono presenti due subsp. :
- Mentha requienii subsp. bistaminata Mannocci & Falconcini
- Mentha requienii Benth. subsp. requienii
Specie protette dalla legge regionale 56-2000. Le popolazioni presenti sul territorio italiano sono incluse nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano (Montecristo, Capraia la prima) e in Sardegna la seconda.
- Mentha requienii Benth. subsp. requienii presenta 4 stami (eccezionalmente 2 o 3), la corolla con 4 lobi identici, più lunghi che larghi e con apice arrotondato.
- Mentha requienii subsp. bistaminata Mannocci & Falconcini presenta 2 stami o raramente 3, corolla con lobi quasi della stessa misura e con il superiore bilobo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "μίνθᾰ" = "mínthă - menta "
L'epiteto della specie è legato a Esprit Requien (1788-1851), esploratore della flora provenzale e corsa che erborizzò anche a Cipro e in Egitto.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinale
Come tutte le Menthe anche questa, in modo più blando, viene usata come rimedio nei disturbi dell'apparato gastro-intestinale per le note proprietà stomachiche, coleretiche, antispasmodiche (es. nella carie) e carminative; tali proprietà sono più spiccate nell'olio essenziale della Mentha piperita L.
In farmacologia si usa anche il mentolo (profumato e piccante) che ha le stesse proprietà della canfora .
Note e Curiosità: Il primo a dare valore di genere alla Mentha fu il Tournefort (prima di Linneo); Jussieu la mise tra le Labiatae collocandola alla tribù delle Saturejeae.
Mentha o Mintha era la figlia di Cocito, divinità dei fiumi (Ade), era anche l'amante di Dite o Plutone (Dio dell'oltretomba); fu Persefone (Proserpina) che per gelosia la trasformo in una pianta facendola crescere accanto alle acque paterne.
Nella religione islamica veniva usata come pegno d'amore nelle giovani coppie.
Il mentolo estratto dalla pianta se applicato sulla pelle determina una sensazione di freddo causata dal blocco dei canali del calcio.
Le foglie vengono utilizzate in cucina per aromatizzare (famoso è il the alla menta) anche le insalate.
I principi attivi servono anche per la preparazione di prodotti usati per l'igiene orale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia 3° vol., II ed.. Edagricole, Bologna
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Zangheri P. (1976) Flora Italica I-II. CEDAM. Padova
Fiori A. (1923) Nuova Flora Analitica d'Italia. Tip. M. Ricci. Firenze
P. N. Ravindran (1942)The Encyclopedia of Herbs and Spices. CABI
Enrica Campaini (2000) Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali.Tecniche Nuove
Enc.Nel Mondo delle Piante (1980), IV vol. Ed. Motta. Milano
Acta Plantarum - Etimologia dei nomi botanici e micologici.
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Antonino Messina
Lab. Gen. Sp.: 182 (1833)
Lamiaceae
Menta di Requien, Menta corsa
Deutsch: Korsische Minze
English: Corsican mint
Français: Menthe de Requien
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Piccola pianta erbacea, profumata e perenne, alta 2 - 6(10) cm e con portamento gracile.
Fusti filiformi e prostrati ± radicanti agli internodi e sparsamente pelosi.
Foglie decorrenti, ovate o rotondeggianti 2-3,5(6) x 2-4 (6) mm, intere o crenate e ristrette alla base, raramente troncate e cuoriformi cosparse di rada peluria con presenza di piccole ghiandole sferoidali gialline.
Picciolo lungo ± 5 mm.
Fiori posti in verticillastri terminali con 2-6(12) flore cadauno. Peduncolo fiorale di 1-2 mm.
Brattee simili alle foglie cauline.
Calice (1,5) 1,8 - 2,2 mm, campanulato, con presenza di densa peluria lungo le nervature.
Tubo corollino con denti riversi verso l'esterno, sub eguali e ciliati.
Corolla di colore roseo-lillacino o raramente bianca, c. 2 mm e con 4 lobi di 0,8 mm con il superiore a volte smarginato.
Stami 2-4 connati al tubo, pari o appena sporgenti.
Il frutto è una nucula ellissoidale di 0,5 - 0,6 x 0,4 - 0,5 mm, di colore castano chiaro e con peli all'apice
Tipo corologico: Endem. Sar(-Cor) - Endemica della Sardegna o sardo-corsa
Distribuzione: Paleo endemismo Sardo - Corso con espansione Tirreno-Toscana presso le isole di Capraia e Montecristo.
Habitat: Sorgenti e luoghi umidi da 500 a 1600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Nella flora italiana, oltre alla specie descritta sono presenti due subsp. :
- Mentha requienii subsp. bistaminata Mannocci & Falconcini
- Mentha requienii Benth. subsp. requienii
Specie protette dalla legge regionale 56-2000. Le popolazioni presenti sul territorio italiano sono incluse nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano (Montecristo, Capraia la prima) e in Sardegna la seconda.
- Mentha requienii Benth. subsp. requienii presenta 4 stami (eccezionalmente 2 o 3), la corolla con 4 lobi identici, più lunghi che larghi e con apice arrotondato.
- Mentha requienii subsp. bistaminata Mannocci & Falconcini presenta 2 stami o raramente 3, corolla con lobi quasi della stessa misura e con il superiore bilobo.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "μίνθᾰ" = "mínthă - menta "
L'epiteto della specie è legato a Esprit Requien (1788-1851), esploratore della flora provenzale e corsa che erborizzò anche a Cipro e in Egitto.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleCome tutte le Menthe anche questa, in modo più blando, viene usata come rimedio nei disturbi dell'apparato gastro-intestinale per le note proprietà stomachiche, coleretiche, antispasmodiche (es. nella carie) e carminative; tali proprietà sono più spiccate nell'olio essenziale della Mentha piperita L.
In farmacologia si usa anche il mentolo (profumato e piccante) che ha le stesse proprietà della canfora .
Note e Curiosità: Il primo a dare valore di genere alla Mentha fu il Tournefort (prima di Linneo); Jussieu la mise tra le Labiatae collocandola alla tribù delle Saturejeae.
Mentha o Mintha era la figlia di Cocito, divinità dei fiumi (Ade), era anche l'amante di Dite o Plutone (Dio dell'oltretomba); fu Persefone (Proserpina) che per gelosia la trasformo in una pianta facendola crescere accanto alle acque paterne.
Nella religione islamica veniva usata come pegno d'amore nelle giovani coppie.
Il mentolo estratto dalla pianta se applicato sulla pelle determina una sensazione di freddo causata dal blocco dei canali del calcio.
Le foglie vengono utilizzate in cucina per aromatizzare (famoso è il the alla menta) anche le insalate.
I principi attivi servono anche per la preparazione di prodotti usati per l'igiene orale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia 3° vol., II ed.. Edagricole, Bologna
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Zangheri P. (1976) Flora Italica I-II. CEDAM. Padova
Fiori A. (1923) Nuova Flora Analitica d'Italia. Tip. M. Ricci. Firenze
P. N. Ravindran (1942)The Encyclopedia of Herbs and Spices. CABI
Enrica Campaini (2000) Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali.Tecniche Nuove
Enc.Nel Mondo delle Piante (1980), IV vol. Ed. Motta. Milano
Acta Plantarum - Etimologia dei nomi botanici e micologici.
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Antonino Messina