Spresiano (TV) - grave del Piave, set 2009
Foto di Pino Perino
Il piccoletto è arrivato all'ultimo momento per farsi fotografare
Grazie, Pino
Acrididae: Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758) + Locusta migratoria (Linnaeus, 1758)
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Acrididae: Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758) + Locusta migratoria (Linnaeus, 1758)
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Re: Acrididae: Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758) + Locusta migratoria (Linnaeus, 1758)
CIAO!
Per quanto riguarda l'esemplare della prima foto, non dovrebbero essrci dubbi che si tratti di un Acrididae del genere Calliptamus, 3 specie presenti in Italia, di cui mi sembra solo due nella tua regione.
La determinazione certa di queste bestiole, potrebbe essere fatta solo attraverso l'osservazione dei genitalia, ma, ragionando, forse si arriverà ad una soluzione.
Allora, le specie da prendere in considerazione sono due, secondo me:
Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758)
e
Calliptamus siciliae (Ramme, 1927)
La cosa strana, sta proprio nel fatto che uno dei pochi caratteri morfologici distintivi tra queste due specie, sta proprio nella lunghezza delle tegmine, che nel C.siciliae, non coprono interamente l'addome.
Per farti un esempio, di cosa sto parlando, guarda qui: http://www.pyrgus.de/bilder1/acrididae/siciliae_m1.jpg
Ora, se il tuo esemplare avesse le ali integre, allora si potrebbe anche azzardare a determinarlo come C.siciliae, ma se invece sono rotte o logore, allora.......è "jella"
Osservandole bene però, mi sembra di vedere che la tegmina destra, sia proprio "tagliata", mentre la sinistra, risulta lunga quanto l'addome.
Per quanto sopra espresso, ritengo che si possa "abbastanza" tranquillamente taxare come:
Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758)
In merito invece alla seconda immagine, direi senza ombra di dubbio che si tratta di un esemplare di:
Locusta migratoria (Linnaeus 1758)
CIAO!
Per quanto riguarda l'esemplare della prima foto, non dovrebbero essrci dubbi che si tratti di un Acrididae del genere Calliptamus, 3 specie presenti in Italia, di cui mi sembra solo due nella tua regione.
La determinazione certa di queste bestiole, potrebbe essere fatta solo attraverso l'osservazione dei genitalia, ma, ragionando, forse si arriverà ad una soluzione.
Allora, le specie da prendere in considerazione sono due, secondo me:
Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758)
e
Calliptamus siciliae (Ramme, 1927)
La cosa strana, sta proprio nel fatto che uno dei pochi caratteri morfologici distintivi tra queste due specie, sta proprio nella lunghezza delle tegmine, che nel C.siciliae, non coprono interamente l'addome.
Per farti un esempio, di cosa sto parlando, guarda qui: http://www.pyrgus.de/bilder1/acrididae/siciliae_m1.jpg
Ora, se il tuo esemplare avesse le ali integre, allora si potrebbe anche azzardare a determinarlo come C.siciliae, ma se invece sono rotte o logore, allora.......è "jella"
Osservandole bene però, mi sembra di vedere che la tegmina destra, sia proprio "tagliata", mentre la sinistra, risulta lunga quanto l'addome.
Per quanto sopra espresso, ritengo che si possa "abbastanza" tranquillamente taxare come:
Calliptamus italicus (Linnaeus, 1758)
In merito invece alla seconda immagine, direi senza ombra di dubbio che si tratta di un esemplare di:
Locusta migratoria (Linnaeus 1758)
CIAO!
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Leonardo Forbicioni
http://www.naturelba.it/Naturelba/Home_Page.html
Se veramente tu potessi prendere a calci, colui che è l'unico vero responsabile di tutte le tue sventure......per mesi non potresti più sederti!
De Curtis
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De Curtis