Voy. Barbarie 2: 164 (1789)
Caryophyllaceae
Silene con foglie di Sedum, Deutsch: Mauerpfeffer-Leimkraut
English: Hairy catchfly
Français: Silène faux orpin
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua dall'aspetto spesso arrossato, prostrato-ascendente e ricoperta di peli ghiandolosi; radici filiformi.
Fusto ascendente, ramificato fin dalla base, 4 - 10(25) cm.
Foglie superiori carnosette, cosparse di peli ghiandolari e di forma spatolato-ellittica; foglie inferiori lineari oblungo-spatolate e non picciolate; foglie cauline brevi, obovato-ovate e opposte.
L'infiorescenza è un dicasio(cima bipara) composto di rami ± disuguali; quelli laterali sono monocasiali (cima unipara) e disposti elicoidalmente.
Brattee del dicasio centrale più corte dei pedicelli, che sono verdi, patenti e riflessi lunghi 8 - 12 mm; quelle del monocasio più piccole ed eretto patenti.
Fiori piccoli, Ø 10 mm, con calice obconico troncato alla base, densamente pubescente 5 - 6,5 (8) mm e con denti ovalo-ottusi.
Petali 2,5 - 3 mm, lievemente smarginati, di colore variabile, dal bianco al roseo, con macchia violetta alla base.
Stami 10 di cui 5 più corti.
Ovario supero.
Il frutto è una capsula subcilindrica di (4,5) 5-5,5 mm, lunga 3-4 volte il carpoforo e membranacea.
Semi reniformi di circa 0,3 x 0,5 mm, reticolati o a volte tubercolati, neri, con le facce piane o lievemente convesse, il dorso ampio e leggermente concavo.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Zone costiere: spiagge, anfratti rocciosi da 0 a 30 m slm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Silene: genere dedicato a Σειληνός Seilenós, Sileno (in latino Silenus), mitico padre adottivo e compagno di Bacco, rappresentato in forma umana, ma talvolta con orecchie, coda e persino zoccoli da cavallo e vestito di schiuma: forse allusione alla secrezione vischiosa che copre molte specie
L'epiteto della specie deriva dal greco εἶδος eidos aspetto: simile alla borracina, riferimento al portamento ‘seduto' della pianta.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia. Edagricole, Bologna
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Zangheri P. (1976) Flora italica I-II. CEDAM, Padova
Eugenio Baroni (1982) Guida Botanica d'Italia, Cappelli
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione.
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Antonino Messina
