Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
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Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Ciao Franco,
ti riporto quanto più o meno avevo già scritto altrove. . Questo è tutto quanto conosco delle galle, magari qualcun'altro vorrà completare l'argomento
Le galle , dette anche “cecidi” , sono escrescenze abnormi che si formano sui tessuti delle piante per opera di parassiti che, nella maggior parte dei casi sono insetti (zoocecidi): per chi vuole maggior precisione, si tratta per lo più di Imenotteri cinipedi, e anche tendredinidi, Ditteri cecidomidi, Afidi e anche Coleotteri, solo per citarne alcuni. Ma ci sono anche galle prodotte da vegetali (fitocecidi), come alghe, batteri,funghi :l’esempio più conosciuto è quella prodotta dal fungo Heterobasidiomicete Exobasidium rhododendri.
Come si formano le galle? Nel caso di quelle prodotte dagli insetti, è necessario un tessuto vegetale in via di accrescimento, quindi sono soprattutto le parti giovani delle piante, come le gemme,le preferite dagli insetti : le femmine di questi pungono il tessuto vegetale con un pungiglione che funziona da ovopositore iniettandovi le uova insieme a una sostanza che stimola attorno alla ferita la formazione di un piccolo callo di cicatrizzazione. Schiuse le uova,le larvette neonate a diretto contatto con il tessuto cicatriziale , cominciano subito a nutrirsene e nel far questo stimolano ulteriormente lo sviluppo di tessuti anomali e l’accrescimento della galla che forma una sorta di culla, di incubatrice che le proteggerà finchè non diverranno adulti; a quel punto bucheranno la galla e abbandoneranno la culla divenuta inutile.
Possiamo dire che le galle sono forme di difesa delle piante da attacchi esterni.
Nel caso delle galle prodotte dagli insetti, ad es. quando questi pungono la pianta per deporvi le uova, questa reagisce producendo, nella zona della puntura, un tessuto cicatriziale anomalo ipertrofico , cercando in questo modo di isolare e tenere sotto controllo l’intruso parassita incapsulandone le uova. Insomma la pianta offesa si difende, ma così facendo asseconda il gioco dell’insetto che in questo modo mette al riparo le uova da cui nasceranno le larve. Quando poi queste, appena nate , cominciano a nutrirsi dei tessuti vegetali stimolano ulteriormente la produzione di tessuti ,e la galla continua ad ingrandirsi e a stratificarsi intorno alle larve . Pare che il fattore determinante che stimola l'ulteriore crescita della galla sia proprio la presenza e l’attività delle larve stesse(che si nutrono dei tessuti vegetali circostanti), tant’è vero che se queste muoiono, cessa immediatamente di accrescersi anche la galla.
Non è del tutto chiaro ancora quale può essere l’utilità della galla per gli insetti. Infatti se da una parte è vero che in queste piccole “culle”le larve possono contare su cibo abbondante per il loro sviluppo e protezione, per quest’ultimo fatto l’impressione si rivela poi decisamente falsa, perché la galla, se ripara dalle intemperie i suoi inquilini, non li sottrae agli attacchi dei suoi nemici, ai quali basta localizzare una qualsiasi galla per sapere il suo contenuto. Capita perciò molto spesso di vedere uscire dalle galle non gli insetti che le hanno prodotte, ma i loro nemici.
Le galle assumono forme caratteristiche e variamente diversificate, spesso stravaganti e abnormi, tipiche per ogni specie parassita, e si localizzano sulle diverse parti delle piante a seconda delle specie che le hanno prodotte. In inverno sono quasi tutte brunastre,ultimo residuo di una colorazione che si è persa con la bella stagione.
ecco qualche altra immagine: i nomi degli insetti potrebbero essere non più attuali!
Patty
Galla legnosa su Quercus sp.
ti riporto quanto più o meno avevo già scritto altrove. . Questo è tutto quanto conosco delle galle, magari qualcun'altro vorrà completare l'argomento
Le galle , dette anche “cecidi” , sono escrescenze abnormi che si formano sui tessuti delle piante per opera di parassiti che, nella maggior parte dei casi sono insetti (zoocecidi): per chi vuole maggior precisione, si tratta per lo più di Imenotteri cinipedi, e anche tendredinidi, Ditteri cecidomidi, Afidi e anche Coleotteri, solo per citarne alcuni. Ma ci sono anche galle prodotte da vegetali (fitocecidi), come alghe, batteri,funghi :l’esempio più conosciuto è quella prodotta dal fungo Heterobasidiomicete Exobasidium rhododendri.
Come si formano le galle? Nel caso di quelle prodotte dagli insetti, è necessario un tessuto vegetale in via di accrescimento, quindi sono soprattutto le parti giovani delle piante, come le gemme,le preferite dagli insetti : le femmine di questi pungono il tessuto vegetale con un pungiglione che funziona da ovopositore iniettandovi le uova insieme a una sostanza che stimola attorno alla ferita la formazione di un piccolo callo di cicatrizzazione. Schiuse le uova,le larvette neonate a diretto contatto con il tessuto cicatriziale , cominciano subito a nutrirsene e nel far questo stimolano ulteriormente lo sviluppo di tessuti anomali e l’accrescimento della galla che forma una sorta di culla, di incubatrice che le proteggerà finchè non diverranno adulti; a quel punto bucheranno la galla e abbandoneranno la culla divenuta inutile.
Possiamo dire che le galle sono forme di difesa delle piante da attacchi esterni.
Nel caso delle galle prodotte dagli insetti, ad es. quando questi pungono la pianta per deporvi le uova, questa reagisce producendo, nella zona della puntura, un tessuto cicatriziale anomalo ipertrofico , cercando in questo modo di isolare e tenere sotto controllo l’intruso parassita incapsulandone le uova. Insomma la pianta offesa si difende, ma così facendo asseconda il gioco dell’insetto che in questo modo mette al riparo le uova da cui nasceranno le larve. Quando poi queste, appena nate , cominciano a nutrirsi dei tessuti vegetali stimolano ulteriormente la produzione di tessuti ,e la galla continua ad ingrandirsi e a stratificarsi intorno alle larve . Pare che il fattore determinante che stimola l'ulteriore crescita della galla sia proprio la presenza e l’attività delle larve stesse(che si nutrono dei tessuti vegetali circostanti), tant’è vero che se queste muoiono, cessa immediatamente di accrescersi anche la galla.
Non è del tutto chiaro ancora quale può essere l’utilità della galla per gli insetti. Infatti se da una parte è vero che in queste piccole “culle”le larve possono contare su cibo abbondante per il loro sviluppo e protezione, per quest’ultimo fatto l’impressione si rivela poi decisamente falsa, perché la galla, se ripara dalle intemperie i suoi inquilini, non li sottrae agli attacchi dei suoi nemici, ai quali basta localizzare una qualsiasi galla per sapere il suo contenuto. Capita perciò molto spesso di vedere uscire dalle galle non gli insetti che le hanno prodotte, ma i loro nemici.
Le galle assumono forme caratteristiche e variamente diversificate, spesso stravaganti e abnormi, tipiche per ogni specie parassita, e si localizzano sulle diverse parti delle piante a seconda delle specie che le hanno prodotte. In inverno sono quasi tutte brunastre,ultimo residuo di una colorazione che si è persa con la bella stagione.
ecco qualche altra immagine: i nomi degli insetti potrebbero essere non più attuali!
Patty
Galla legnosa su Quercus sp.
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
grazie, risposta più che esauriente!
Franco
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Bravissima e preparata Patty, come sempre.
Grazie per averci fatto conoscere questa interessante ricerca.
Ti auguriamo un buona Pasquetta, ciao Mirna ed Attilio
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Ti auguriamo un buona Pasquetta, ciao Mirna ed Attilio
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Brava patty
ciao, marinella
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"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Il tutto è nato da un sassolino lanciato da Franco..........mi fa piacere che sia stato di vostro interesse! grazie a tutti e Buona Pasquetta anche a voi....anche se un pò in ritardo!
Patty
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Visto che è inerente all'argomento, vi riporto a:
https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... =81&t=1527
AC
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Franco
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Re: Andricus quercustozae (Bosc, 1792) su Quercus sp.
Questa dovrebbe proprio essere Andricus quercustozae.
"Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta" L. Pasteur
"A compiacersi del semplice ci vuole un'anima grande” A. Graf
La gioia nell'osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura” A. Einstein
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