Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
Veronica prostrata L.
Sp. Pl., ed. 2, 1: 22 (1762)
Veronica scheereri (J.-P. Brandt) Holub
Plantaginaceae
Veronica prostrata, Deutsch: Niederliegender Ehrenpreis
English: Harebell speedwell
Français: Véronique couchée
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 5 - 15 cm, ramosissima e pubescente.
Fusti ramosi alla base prima prostrati poi ascendenti a forma di pulvino.
Foglie lineari-oblunghe 2-8 x 5-25 mm, di colore verde-grigio con margine crenato o seghettato, spesso con i bordi revoluti e con pubescenza nella pagina superiore; quelle superiori lineari-lanceolate, seghettate o intere.
Fiori formanti racemi singoli o 2 opposti all'ascella delle foglie superiori formando una piramide prima densa e poi più lassa (25 - 30 fiori).
Calice glabro e brevemente cigliato.
Corolla con petali celesti o azzurro chiaro e più raramente rosa chiaro o bianco Ø 6 - 9 mm e con striature più scure, tetramera e con il petalo inferiore più stretto.
Il frutto è una capsula cuoriforme con brevi peli ghiandolari.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Prati e pascoli magri con preferenza di terreni calcarei. Dal piano sinoi a 1.500 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è di etimologia incerta; Linneo riprese il nome dai botanici del Cinque-Seicento, che a loro volta lo trassero dai nomi comuni, come il fr. véronique (1545); l’attestazione più antica sembra risalire a una farmacopea svizzera (XV sec.). La spiegazione più comune lega il nome alla leggenda della Veronica, ovvero della pia donna che durante la salita al Calvario pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine (Veronica è sia il nome della donna, adattamento del gr. Berenice, sia la reliquia, per assonanza con vera icon, immagine vera); il legame sarebbe dato o dal periodo della fioritura di varie specie, intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto. Meno frequente il collegamento con la mistica italiana Santa Veronica da Binasco (1445-1497). E’ stato proposta anche una derivazione da Betonica, sulla base di un passo di J. Bauhin (Veronica Foemina quibusdam, aliis Betonica), poco convincente sul piano linguistico. Genaust, con estrema riserva, avanza un possibile collegamento con l’alto tedesco wernickel, wernichel .
L'epiteto della specie indica che la pianta si sdraia a terra.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Le Veroniche tra il 17° e 18° secolo ebbero una certa notorietà tanto da chiamarle "the svizzero" (Veronica officinalis L.) riconoscendogli, alle sommità fiorifere, proprietà sudoripare, vulnerarie, diuretiche, astringenti e depurative del sangue.
La V. beccabunga si usava raccoglierla per metterla in misticanza con altre erbe.
Note e Curiosità: Per la sua rusticità la Veronica in genere, oggi viene usata per abbellire aiuole, giardini rocciosi e muri.
Principali Fonti
Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982.
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori sulla Pietra - Gramma - 2002
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
A. Poletti - Fiori & Piante Medicinali - Il Mandarino -1996 vol.3°
Enc. - Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Nino Messina
Sp. Pl., ed. 2, 1: 22 (1762)
Veronica scheereri (J.-P. Brandt) Holub
Plantaginaceae
Veronica prostrata, Deutsch: Niederliegender Ehrenpreis
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Français: Véronique couchée
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 5 - 15 cm, ramosissima e pubescente.
Fusti ramosi alla base prima prostrati poi ascendenti a forma di pulvino.
Foglie lineari-oblunghe 2-8 x 5-25 mm, di colore verde-grigio con margine crenato o seghettato, spesso con i bordi revoluti e con pubescenza nella pagina superiore; quelle superiori lineari-lanceolate, seghettate o intere.
Fiori formanti racemi singoli o 2 opposti all'ascella delle foglie superiori formando una piramide prima densa e poi più lassa (25 - 30 fiori).
Calice glabro e brevemente cigliato.
Corolla con petali celesti o azzurro chiaro e più raramente rosa chiaro o bianco Ø 6 - 9 mm e con striature più scure, tetramera e con il petalo inferiore più stretto.
Il frutto è una capsula cuoriforme con brevi peli ghiandolari.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Prati e pascoli magri con preferenza di terreni calcarei. Dal piano sinoi a 1.500 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere è di etimologia incerta; Linneo riprese il nome dai botanici del Cinque-Seicento, che a loro volta lo trassero dai nomi comuni, come il fr. véronique (1545); l’attestazione più antica sembra risalire a una farmacopea svizzera (XV sec.). La spiegazione più comune lega il nome alla leggenda della Veronica, ovvero della pia donna che durante la salita al Calvario pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine (Veronica è sia il nome della donna, adattamento del gr. Berenice, sia la reliquia, per assonanza con vera icon, immagine vera); il legame sarebbe dato o dal periodo della fioritura di varie specie, intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto. Meno frequente il collegamento con la mistica italiana Santa Veronica da Binasco (1445-1497). E’ stato proposta anche una derivazione da Betonica, sulla base di un passo di J. Bauhin (Veronica Foemina quibusdam, aliis Betonica), poco convincente sul piano linguistico. Genaust, con estrema riserva, avanza un possibile collegamento con l’alto tedesco wernickel, wernichel .
L'epiteto della specie indica che la pianta si sdraia a terra.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Le Veroniche tra il 17° e 18° secolo ebbero una certa notorietà tanto da chiamarle "the svizzero" (Veronica officinalis L.) riconoscendogli, alle sommità fiorifere, proprietà sudoripare, vulnerarie, diuretiche, astringenti e depurative del sangue.
La V. beccabunga si usava raccoglierla per metterla in misticanza con altre erbe.
Note e Curiosità: Per la sua rusticità la Veronica in genere, oggi viene usata per abbellire aiuole, giardini rocciosi e muri.
Principali Fonti
Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982.
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori sulla Pietra - Gramma - 2002
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
A. Poletti - Fiori & Piante Medicinali - Il Mandarino -1996 vol.3°
Enc. - Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
Veronica prostrata L.
Campi di Guzzano a Montemurlo (PO), 240 m, apr 2010
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Re: Veronica prostrata L. - Veronica prostrata
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Predore (BG), 400 m, mag 2021
Foto di Alessandro Federici
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IPFI: la rassegna aggiornata della flora italiana
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
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