Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

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am78
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Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Pubblico questa piccola guida per raccontarvi l'esperienza degli ultimi 8 anni in cui come Parco abbiamo realizzato 6 stagni seminaturali con fondo impermeabilizzato da materiali atossici (PVC o Poliolifine).

Queste piccole raccolte d'acqua si sono dimostrate indispensabili per la fauna selvatica durante le annate più secche, e sono anche state rapidamente colonizzate da libellule, gerridi, ditischi, notonette, rane, rospi, tritoni e giunchi.

Gli stagni sono profondi un metro o poco più, sia per non asciugarsi durante la stagione estiva sia per non ghiacciare totalmente in inverno.

Inizialmente li abbiamo realizzati di forma ovale (6x8 m), ma la pendenza era eccessiva, tale da impedire agli animali di uscire dallo stagno senza danneggiarlo.
Per avere una pendenze più lievi gli ultimi stagni sono stati realizzati di forma circolare (8 m di diametro).
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Per la sicurezza dei cittadini ogni stagno è stato protetto da una semplice staccionata in pali di castagno
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Fotografie dell'area prima dell'intervento.

Era un boschetto di ciliegi e ontani con sottobosco formato da giovani robinie e sambuchi. I rovi erano abbondanti, tanto da rendere difficoltosi i lavori di pulizia del bosco
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Anticipo una fotografia della zona a lavori ultimati
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Come realizzare il laghetto.

Per prima cosa abbiamo delimitato l'area ponendo un paletto centrale con una corda lunga 4 metri (praticamente un compasso :D )
Successivamente con la ruspa abbiamo rimosso la terra, rifinendo manualmente il lavoro, ed eliminando ceppi e radici.
Lo scavo con la ruspa non deve eccedere rispetto alla sagoma dello stagno. La terra riportata per rettificare la sagoma, infatti, non riesce a sostenere il peso dell'acqua e col tempo collassa creando vuoti che modificano la forma dello stagno e potrebbero danneggiare il telo impermeabile.

Se siete in una depressione o in una zona dove scorre acqua consiglio di realizzare lo stagno rialzato di alcuni centimetri rispetto al piano di campagna per evitare che con il tempo lo stagno si interri per il fango portato dalle acque.
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Realizzato lo scavo si deve stendere uno strato di sabbia di 1-2 cm coperto da un doppio strato di tessuto non tessuto incrociato per proteggere il telo impermeabile.

Una delle problematiche più difficili da risolvere sono i danni che potrebbero arrecare roditori e talpe scavando le tane o cercando il cibo nel terreno. Il telo impermeabilizzante è molto delicato e di ridotto spessore (pochi mm) quindi anche un piccolo graffio potrebbe perforarlo.
Per rendere più sicuro lo stagno, nelle zone dove si evince questa pericolosità, si dovrebbe mettere una rete fine in plastica sotto lo strato di sabbia, a 4-5 cm dal telo impermeabilizzante.

Per fermare i teli è bene creare un piccolo canale a 10-15 cm dal margine dello scavo (profondità 20 cm) per poter successivamente interrare e fissare i teli stesi.

Mi raccomando non fissate i teli fino alla fine dei lavori
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Il passo successivo è la stesura del telo impermeabilizzante.
I primi stagni sono stati realizzati in PVC atossico, il classico telo nero impermeabilizzante. Abbiamo però notato che, anche se ha un costo inferiore, le caratteristiche tecniche lo rendono troppo delicato per l'utilizzo esterno.

Gli ultimi due stagni, infatti, li abbiamo realizzati con un materiale derivato dall'edilizia: il poliolifine (Sikaplan WT 5200-12HE). Questo prodotto è più resistente al gelo e non ha la superfice liscia, riducendo così lo scivolamento della terra verso il fondo. Il costo però è molto più alto (15-20 Euro al metro quadro per l'acquisto) a cui vanno aggiunti il costo per il trasporto e per la saldatura (se fatta sul posto ha un costo maggiore ma il telo non avrà pieghe).

Visto il costo e la delicatezza dei teli impermeabilizzanti li abbiamo coperti con una geostuoia protettiva (enkamatt 7220), utile anche per trattenere terra e radici. Questa georete viene venduta in rotoli da un metro, quindi una volta stesa va legata ogno 10-15 cm con fascette da elettricista per renderlo un "corpo unico" e ridurne i successivi movimenti.
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Prima di procedere all'interramento dei lembi dei teli nella canaletta è bene riempire lo stagno con qualche metro cubo di acqua e controllare l'assestamento dei teli. Una volta che la posizione non cambia più si può procedere con il fissaggio e l'interramento dei teli.

Per fissare i teli si possono usare dei picchetti ad U. Se non vogliamo fissarli (bucare i teli è sempre un indebolimento della struttura) ritagliamo le parti in eccesso ed interriamo il tutto.

Sulla georete va steso uno strato di un paio di centimetri di terra vagliata (state anche più abbondanti) e sul fondo è bene mettere circa dieci centimetri di terra per permettere l'ancoraggio delle ninfee (anche di più se lo stagno va oltre il metro di profondità). Se avete a disposizione dei sassi metteteli al di sotto dello strato di terra del fondo. Il rischio maggiore con le ninfee, infatti, è il sollevamento del telo. Quando le piante crescono molto le parti galleggianti della ninfea potrebbero vincere la forza di gravità e sollevare il telo.

Cmq poche ore dopo aver messo l'acqua le prime libellule (di solito Anax imperator) sono venute a controllare se il sito era idoneo come terreno di caccia....
;)
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

La staccionata è importantissima non solo per evitare che qualcuno cada nello stagno ma anche per ridurre il calpestio sul margine dello stesso, dove col tempo si insedieranno i giunchi.
Cmq è stata realizzata con pali scortecciati (non usate i mezzi pali che durano meno).

In totale un lavoro di questa tipologia costa circa 4.000,00 euro (I.V.A. esclusa)

Visto che noi realizziamo gli stagni nel bosco non abbiamo potuto riempirli interamente con l'acqua e abbiamo dovuto aspettare le piogge primaverili
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Oltre al laghetto il Parco Pineta ha sistemato anche il bosco circostante (taglio delle robinie e messa a dimora di 40 piantine), e posizionato panchine e cartelli didattici.
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Il laghetto è stato prontamente colonizzato da giunchi (Juncus effusus) mentre la vegetazione acquatica l'ho portata io.

Ho provato a mettere a dimora numerose piante autoctone, ma quelle che danno il miglior risultato sono:
Myriophyllum spicatum (da mettere appena l'acqua supera i 50 cm di profondità)
Ceratophyllum demersum (da mettere appena l'acqua supera i 50 cm di profondità, ma da non mettere con il precedente. Non attecchisce nei mesi invernali)
Nymphoides peltata (da mettere in un secondo tempo perchè si espande velocemente)
Nymphaea alba e/o Nuphar lutea (da mettere quando il laghetto è pieno)
Lenticchie d'acqua (coprono tutta la superficie in poco tempo e, soprattutto in mezzombra, fanno morire tutte le piante sommerse. Da mettere a dimora solo dopo l'insediamento delle altre piante)
Potamogeton natans (da mettere a dimora appena l'acqua supera i 50 cm di profondità)
Hydrocharis morsus-ranae (bellissima ma come la lenticchia tende a colonizzare tutto il laghetto a discapito delle altre specie)
Utricularia vulgaris (da mettere solo dopo che le altre specie siano giù insediate)

Sul margine ho lasciato crescere i giunchi (Juncus effusus) e in un paio di casi ho provato a mettere Lythrum salicaria e Lysimachia vulgaris). Il giunco è la specie che ha dato i migliori risultati, probabilmente per lo spessore ridotto del substrato disponibile.

Nell'ultimo laghetto ho sperimentato anche Lysimachia nummularia e Menyanthes trifoliata. Vedremo l'anno prossimo cosa succederà.

La scelta delle specie dipende dall'esposizione, dalla temperatura e dall'oscillazione del livello dell'acqua. Se lo stagno è in mezzombra vanno bene tutte le piante sopracitate, mentre se in piena ombra è bene puntare solo sulle lenticchie.
Se il livello nei periodi secchi scende parecchio è meglio inserire il potamogeton, che non soffre brevi periodi di asciutta.
In genere la situazione migliore è la mezzombra, perfetta per le ninfee.

In ogni caso non mettete più di 2 o 3 specie di piante acquatiche. La situazione migliore l'ho ottenuta con una ninfea, il limnantemio, ed il miriofillo. Queste tre specie, soprattutto se in pieno sole, crescono bene e garantiscono numerosi ripari per gli animali acquatici.
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Gli stagni sono stati colonizzati anche senza la presenza della vegetazione, ma i girini sono stati predati quasi tutti. Per non trasformare queste raccolte d'acqua in trappole per anfibi mettere la vegetazione acquatica è indispensabile.

Evitate inoltre di mettere pesci che smuovono il fondo (Carpe o Tinche) perchè rendono l'acqua più torbida e possono staccare le piante acquatiche. Sconsiglio anche di immettere pesci predatori perchè quando crescono si cibano soprattutto di anfibi... ed in particolare dei tritoni (se ci sono)

Non preoccupatevi per le zanzare. Lo stagno ne attira moltissime, ma le loro larve vengono poi predate da anfibi ed altri animali acquatici. Se siete vicino alle case e avete grossi problemi con le zanzare potete immettere delle gambusie (Gambusia affinis)che, anche se non è un pesce autoctono, resta piccolo e si ciba esclusivamente di insetti o dei pesci rossi (Carassius auratus) che però mangiano anche la vegetazione (soprattutto le lenticchie). Anche questo non è un pesce autoctono.
Se si conosce qualcuno che pesca dovrebbero andare bene le alborelle (Alburnus alburnus alborella) e le scardole (Scardinius erythrophthalmus), queste ultime mangiano anche la vegetazione.


FINE
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da vito50 »

:applauso: :applauso: :applauso:
Molto bello!
:bye: Vito
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da antonia »

Ho visto solo ora lo splendido lavoro.....quanto mi piacerebbe realizzarne uno così anche in qualche giardino idoneo delle nostre scuole....ma con i tempi che corrono forse è meglio risparmiare anche sulle risme di carta...visto che sono concesse fotocopie solo per i compiti in classe....!!!!!! Comunque complimenti.... :applauso: :applauso: antonia
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da rededivad »

Complimenti.
Nella mia scuola uno stagno ce l'abbiamo, grazie ad una piccola sorgente, che si secca però nei periodi di siccità, ed richissimo di macroinvertebrati.
Rispetto al progetto iniziale la parte inondata è minore e io stavo pensando di ricondurla alla idea originale abbassando il livello della zona.
Però il mio dubbio è su come posso rendere il più impermeabile possibile la zona, non avendo asolutamente soldi per fare impermeabillizazioni.
Pensavo di ricorrere al vecchio metodo messo in atto per le pozze d'alpeggio: il calpestio, in questo caso di mandrie umane.
Non sono sicuro però dell'efficacia.
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

rededivad ha scritto:Complimenti.
Nella mia scuola uno stagno ce l'abbiamo, grazie ad una piccola sorgente, che si secca però nei periodi di siccità, ed richissimo di macroinvertebrati.
Prova con la bentonite. E' un'argilla che usano apposta per turare le crepe nelle vasche in edilizia. Non l'ho mai usata, ma se sciolta in acqua (dopo aver debitamente calpestato e compattato il fondo) dovrebbe chiudere tutte le perdite.
http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHom ... &UID=20220

Altrimenti puoi provare con un telo in pvc. Mi sembra che da Leroy Merlen lo vendano. Se le dimensioni restano limitate e non servono le saldature i costi sono accettabili. Cmq i costi superano anche a 200-300 euro
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Dimenticavo.

Se scegli per il telo impermeabilizzate stai abbondante. Noi aggiungiano 1 metro (per il rincalzo) e 1 metro per la profondità (i nostri stagni sono profondi 1 metro)
Quindi se lo stagno è 8x8 ti serve un telo da 9,5-10 metro per lato. E' importante perchè fa lievitare i costi
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Re: Realizziamo uno stagno seminaturale per anfibi e piante acquatiche *

Messaggio da am78 »

Aggiungo questo sito in cui ho trovato la descrizione di un laghetto economico, costruito con le ruote consumate di un trattore

http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=c ... 5225385403
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