Perplessità sul leccio

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Francesco_C
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Perplessità sul leccio

Messaggio da Francesco_C »

Salve, mentre parlavo con un amico di botanica sono arrivato all'argomento delle querce e valutandone le caratteristiche è spiccato come le foglie di leccio fossero così diverse dalle altre querce, oltre al fatto che queste non siano caduche (come anche la quercia da sughero)
Ora, perciò chiedo: qual è l'evoluzione del leccio ed il motivo per cui hanno questa caratteristica?
Avevo abbozzato una conclusione riguardo al fatto potesse essere determinato dall'era geologica e l'evoluzione, supponendo che le altre querce si fossero adattare all'epoca di glaciazione rifugiandosi comunque nei paesi di Italia, spagna e Francia meridionale che avevano tuttavia un clima freddo, a differenza del leccio che ha una storia più recente
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Daniela Longo
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Re: Perplessità sul leccio

Messaggio da Daniela Longo »

Non vorrei banalizzare, ma, come moltissime fanerofite della macchia mediterranea (mirto, filirrea, alaterno, corbezzolo,...), ha foglie non caduche in quanto nel clima mediterraneo costiero non vi è una vera e propria stagione avversa con clima freddo e carenza di irraggiamento solare. Quindi le foglie vengono perse non tutte insieme ma gradatamente.

Daniela
... vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
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per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
... (Patrizia Cavalli)
fern
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Re: Perplessità sul leccio

Messaggio da fern »

Non ti so rispondere ma faccio un'osservazione metodologica: le spiegazioni semplicistiche in ambito evolutivo sono quasi sempre sbagliate (e dico "quasi" solo per una forma estrema di cautela). Le glaciazioni sono responsabili semmai dell'attuale distribuzione più che dell'evoluzione delle specie, considerando che quasi tutte hanno un'origine ben più antica.
Per capirci qualcosa bisogna passare attraverso gli studi genetici che non mancano, anzi mi par di capire che c'è tutta una letteratura sull'argomento, troppo per me. :bye:

fern
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Merli Marco
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Re: Perplessità sul leccio

Messaggio da Merli Marco »

Ogni specie si è evoluta in modo più o meno distinto rispetto alle altre, ma non è facile stabilire come, quando perché, nella maggior parte dei casi non vi sono certezze esaustive in merito.
Il leccio....Non so rispondere, anche in questo caso sono molti più i dubbi che le certezze

Marco
fern
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Re: Perplessità sul leccio

Messaggio da fern »

Alla fine ha prevalso la curiosità e mi sono guardato un po' di articoli. Se non mi è sfuggito qualcosa lo studio genetico più importante è quello di Lumaret et al. (Molecular Ecology 2005) su cui si basano le considerazioni di altri autori. In particolare, spero di non fare una cosa vietata se riporto una bellissima figura (peraltro a bassa definizione) che evidenzia il luogo d'origine della specie, nel sud della penisola balcanica e l'espansione successiva verso ovest, lungo due tronconi principali: uno attraverso la penisola italiana e uno attraverso il nord Africa e la penisola iberica.
E' interessante che nell'espansione post-glaciale i lecci provenienti dall'Italia e dalla Spagna si sono incontrati grosso modo alle foci del Rodano.

biogeografia del leccio. Dati di Lumaret et al. 2002, figura di F.Rodriguez-Sanchez et al. 2010.
biogeografia del leccio. Dati di Lumaret et al. 2002, figura di F.Rodriguez-Sanchez et al. 2010.
phylogeo_quercus-ilex.jpg (58.1 KiB) Visto 1260 volte


Petit et al. (2005) ipotizzano che il doppio attraversamento del Mediterraneo (dalla Grecia all'Italia e dall'Italia all'Africa) sia avvenuto durante il Messiniano, circa 5 milioni di anni fa.
Il problema in questa argomentazione è che mancano dati sulle popolazioni balcaniche, in particolare dalmate, che connettono le popolazioni greche e italiane. :bye:

fern
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Francesco_C
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Re: Perplessità sul leccio

Messaggio da Francesco_C »

Ciao, grazie per tutte le risposte, allora continuerò nella ricerca di una risposta il più completa su internet partendo dai vostri spunti
Grazie di tutto :bye:
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