Syll. Fl. Eur.: 218 (1855)
Basionimo: Adenolinum tommasinii Rchb. - Icon. Fl. Germ. Helv. 6: 66 (1844)
Altri sinonimi: Linum collinum Guss., Linum alpinum Jacq. subsp. gracilius Pignatti, Linum austriacum V collinum Boiss., Linum austriacum L. subsp. collinum (Boiss.) Nyman, Linum austriacum L. subsp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet
Linaceae
Lino di Tommasini, Deutsch: Österreich-Lein
English: Austrian flax
Français: Lin des collines
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, legnosa alla base, con fusti fioriferi ascendenti, indivisi, robusti, alti 20-30 cm, con numerosi fiori nella metà distale.
Foglie di 0,4-1,3(1,7) x 8-13(16) mm, alterne, acute, intere, sessili, lineari, glabre di un colore verde-glauco, spaziate su tutta la lunghezza, progressivamente addensate alla base e sui getti sterili.
Fiori in infiorescenza a cima corimbosa, ermafroditi, attinomorfi, pentaciclici, pentameri con diametro di 2-3 cm su peduncoli di 5-20 mm; 5 sepali senza ghiandole sul margine, lunghi 5-6 mm, gli interni spesso a margine cartilagineo; 5 petali spatolati, lunghi fino a 20 mm, azzurro-violetti con strie più scure e base gialla, liberi, facilmente caduchi; 5 stami, ovario supero, pentaloculare, 5 stili; stimmi ellissoidi brevi.
Il frutto schizocarpico è un coccario (Spjut) di 3,5-7,5 mm, globoso-ovato, portato da un peduncolo sempre ricurvo verso il basso alla fruttescenza, composto da 5 carpelli (mericarpi) che a maturità si separano e si aprono per formare 10 valve, che contengono i semi ovato-ellittici, compressi, scuri, lisci, lucenti, con un margine ottuso più chiaro.
Tipo corologico: SE-Europ. - Soprattutto nella regione Carpatico-Danubiana.
Illirica - Entità dell'Illiria (parte occidentale della pen. balcanica).
Habitat: Pascoli aridi, prati steppici, prevalentemente su calcare, da 300-800 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco λίνον línon (divenuto linum in latino): lino. Di fatto l'uomo ha iniziato molto presto a servirsi di varie specie del genere per produrre filo adatto alla tessitura. Lo testimoniano, ad esempio, ritrovamenti di epoca preistorica in Svizzera. Le bende con cui gli antichi Egizi fasciavano le mummie erano di lino e questo era usato anche dalle popolazioni precolombiane.
Il nome della specie è dedicato a M. Tommasini (1794-1879), podestà di Trieste e studioso della flora illirica.
Principali Fonti
Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora - Palombi Editori
Portale della Flora d'Italia
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Daniela Longo e Mirna Medri
