Barbarea verna (Mill.) Asch. - Erba di Santa Barbara vernale
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Barbarea verna (Mill.) Asch. - Erba di Santa Barbara vernale
Barbarea verna (Mill.) Asch.
Fl. Brandenburg 1: 36 (1860)
Basionimo: Erysimum vernum Mill. - Gard. Dict., ed. 8: Erysimum n° 2 (1768)
Altri sinonimi: Barbarea praecox (Sm.) R. Br.
Brassicaceae
Erba di Santa Barbara vernale, Erba di Santa Barbara primaverile, Deutsch: Frühlings-Barbarakraut
English: Land cress, Early yellow rocket
Français: Cresson de terre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea biennale con uno o più cauli, alta 10 - 90 cm.
Fusto eretto, angoloso, semplice o ramificato nella parte terminale.
Foglie di colore verde acceso, le basali 5 - 23 cm, glabre o con sparsi peli localizzati al margine, di forma lirato-pennatosetta con (2)6 - 7(10) paia di segmenti laterali e con quello apicale ovato-oblungo (1 - 4 x 1 -4 cm); le mediane e le superiori sono sessili, pennatopartite con 4 - 8 segmenti laterali o a divisioni oblunghe con il terminale ovato-sinuato.
L'infiorescenza è un racemo allungato (c. 30 cm) e lasso alla fruttificazione con peduncoli fruttiferi di 4 - 8 mm.
Sepali (2) 3 - 4 (4,7) x 1,7 mm.
Fiori tetrameri con petali giallo-chiaro, binati e contrapposti 5 - 7 (9) x 3 mm.
Stilo 0,7 - 1,5 mm non superante gli stami.
Il frutto è una siliqua deiscente, compressa, retta o incurvata, glabra ed eretto-ascendente o subpatente di 40 - 70(77) x 1,7 - 2 mm e con peduncolo di 4 - 8 mm con valve carenate contenenti in unica fila c. 20 semi ovali di colore marrone (1,7 - 2,3 mm).
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
W-Europ. - Europa occidentale dalla scandinavia alla Penisola Iberica.
Habitat: Luoghi umidi e ombrosi preferibilmente su substrati silicei da 0 a 1400 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Barbarea vulgarisW.T. Aiton che però ha foglie basali a 2 - 4 segmenti, quelle cauline più corte, con guaina semiamplessicaule e con i sepali più brevi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Questa pianta era stata inclusa da Linneo tra gli Erysimum (E. barbarea) finchè Beckman nel 1801 creò il genere Barbarea il cui nome ricordava l'antica tradizione popolare che la dedicava a S. Barbara (4 dicembre) periodo in cui la pianta si presenta rigogliosa; inoltre questa pianta veniva utilizzata per curare le ferite causate da bruciature specialmente quelle causate da esplosioni.
L'epiteto della specie deiva dal latino "ver" - veris " = " primavera".
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
Le foglie raccolte nel periodo invernale possono essere consumate alla stessa maniera degli spinaci, mentre in primavera i germogli, servono per insaporire le insalate. L'uso è ormai decaduto presso i paesi mediterranei mentre è ancora presente in quelli del Nord Europa.
Note e Curiosità: Talora coltivata come pianta ornamentale nelle varietà a fiore doppio o variegato per comporre aiuole a mosaico di colori.
I bovini la brucano mentre i cavalli la rifiutano forse per il sapore pungente.
Un tempo coltivata per usi domestici oggi, è piuttosto rara, perchè soppiantata dall'insalata pronta venduta nei supermercati.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I vol., CEDAM, Padova
Guillaume De Rouge Mont, 2002, Guida delle Piante di uso Comune , F. Muzzo ed.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Antonino Messina
Fl. Brandenburg 1: 36 (1860)
Basionimo: Erysimum vernum Mill. - Gard. Dict., ed. 8: Erysimum n° 2 (1768)
Altri sinonimi: Barbarea praecox (Sm.) R. Br.
Brassicaceae
Erba di Santa Barbara vernale, Erba di Santa Barbara primaverile, Deutsch: Frühlings-Barbarakraut
English: Land cress, Early yellow rocket
Français: Cresson de terre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea biennale con uno o più cauli, alta 10 - 90 cm.
Fusto eretto, angoloso, semplice o ramificato nella parte terminale.
Foglie di colore verde acceso, le basali 5 - 23 cm, glabre o con sparsi peli localizzati al margine, di forma lirato-pennatosetta con (2)6 - 7(10) paia di segmenti laterali e con quello apicale ovato-oblungo (1 - 4 x 1 -4 cm); le mediane e le superiori sono sessili, pennatopartite con 4 - 8 segmenti laterali o a divisioni oblunghe con il terminale ovato-sinuato.
L'infiorescenza è un racemo allungato (c. 30 cm) e lasso alla fruttificazione con peduncoli fruttiferi di 4 - 8 mm.
Sepali (2) 3 - 4 (4,7) x 1,7 mm.
Fiori tetrameri con petali giallo-chiaro, binati e contrapposti 5 - 7 (9) x 3 mm.
Stilo 0,7 - 1,5 mm non superante gli stami.
Il frutto è una siliqua deiscente, compressa, retta o incurvata, glabra ed eretto-ascendente o subpatente di 40 - 70(77) x 1,7 - 2 mm e con peduncolo di 4 - 8 mm con valve carenate contenenti in unica fila c. 20 semi ovali di colore marrone (1,7 - 2,3 mm).
Tipo corologico: S-Europ. - Europa meridionale.
W-Europ. - Europa occidentale dalla scandinavia alla Penisola Iberica.
Habitat: Luoghi umidi e ombrosi preferibilmente su substrati silicei da 0 a 1400 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Barbarea vulgarisW.T. Aiton che però ha foglie basali a 2 - 4 segmenti, quelle cauline più corte, con guaina semiamplessicaule e con i sepali più brevi.
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Etimologia: Questa pianta era stata inclusa da Linneo tra gli Erysimum (E. barbarea) finchè Beckman nel 1801 creò il genere Barbarea il cui nome ricordava l'antica tradizione popolare che la dedicava a S. Barbara (4 dicembre) periodo in cui la pianta si presenta rigogliosa; inoltre questa pianta veniva utilizzata per curare le ferite causate da bruciature specialmente quelle causate da esplosioni.
L'epiteto della specie deiva dal latino "ver" - veris " = " primavera".
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
Le foglie raccolte nel periodo invernale possono essere consumate alla stessa maniera degli spinaci, mentre in primavera i germogli, servono per insaporire le insalate. L'uso è ormai decaduto presso i paesi mediterranei mentre è ancora presente in quelli del Nord Europa.
Note e Curiosità: Talora coltivata come pianta ornamentale nelle varietà a fiore doppio o variegato per comporre aiuole a mosaico di colori.
I bovini la brucano mentre i cavalli la rifiutano forse per il sapore pungente.
Un tempo coltivata per usi domestici oggi, è piuttosto rara, perchè soppiantata dall'insalata pronta venduta nei supermercati.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I vol., CEDAM, Padova
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Antonino Messina
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Re: Barbarea verna (Mill.) Asch. - Erba di Santa Barbara vernale
Barbarea verna (Mill.) Asch.
Brassicaceae: Erba di S. Barbara vernale
Coazze (TO), 800 m, apr 2012
Foto di Sandro Maggia
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Re: Barbarea verna (Mill.) Asch. - Erba di Santa Barbara vernale
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Vassarone NE (GE), 775 m, apr 2008
Foto di Adriano Stagnaro
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Lavagna (GE), 500 m, apr 2011
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Re: Barbarea verna (Mill.) Asch. - Erba di Santa Barbara vernale
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Aquapartita (FC), 730 m, lug 2017
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“... c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. In realtà è sempre tutto pieno, di due sostanze diverse.”
Ester Armanino - L'Arca
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