Gen. N. Amer. Pl. 1: 212 (1818)
Basionimo: Berberis aquifolium Pursh - Fl. Amer. Sept. (Pursh) 1: 219 (1813)
Berberidaceae
Maonia
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Piantasempreverde dal portamento arbustivo-cespuglioso, alta 30 - 150 (200 cm, chioma espansa, poco ramificata e con grande attività pollonifera annuale.
Foglie persistenti, imparipennate, lucide, lamina coriacea, margine dentato-spinuloso con 7 segmenti lanceolati di 2-3 x 5-10 cm. Segmento terminale lungamente peduncolato mentre i laterali sono sessili; nel periodo autunnale tendono, l foglie, al verde-rossastro.
L'infiorescenza è un pannocchia eretta e larga 8 - 16 cm; fiori ermafroditi di colore giallo-cromo, Ø 1 cm; 3 sepali petaloidi, 3 - 6 petali embricati; stami opposti ai petali con stilo breve.
Il frutto è una bacca bluastra rivestita da uno strato pruinoso, di forma subsferica Ø 0,5 - 1 cm e posta in una fitta infruttescenza.
Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.
Antesi: Marzo - Maggio
Habitat: Terreni freschi e umidi senza ristagni d'acqua ma è anche resistente in suoli poveri o siccitosi; da 0 a 400 m s.l.m.
Note di Sistematica: Già A. Fiori nella sua Nuova Flora d'Italia (1923-1925) cita con una nota tra le Berberidaceae " si coltiva per ornamento più frequentemente Mahonia aquifolius Nutt. = Berberis aquifolium Pursh. proveniente dall'America boreale-occidentale".
Altre specie di M. presenti in Italia utilizzati per abbellire ville e giardini rocciosi sono:
M. bealei, M. japonica, M. x charity (ibrido delle due precedenti), M. lomariifolia, M. aquifolium var. atropurpurea.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il genere fu dedicato a Mc Mahon Bernardo (1775 - 1816) orticultore irlandese emigrato in America Settentrionale.
L'epiteto della specie è riferito al bordo spinoso delle foglie "acri-folium = a foglie aspre" per somiglianza a quelle di Ilex aquifolium L.
Proprietà ed utilizzi:

Nella prima metà del XIX sec. in Francia veniva edito il " Manuel de l'amateur de jardin" dei sig.ri Decaisne Naudin (1843-1924)che indicava come usare le bacche di M. acquifolium per fare confetture (anche se aspre) o per ricavare vino e liquori. Dalla corteccia interna e dalle radici si produce un colorante giallo e vermiglio dalle bacche .
Le radici vengono sfruttate in campo farmaceutico per le loro proprietà toniche, dovute alla presenza di alcaloidi come: la berberina, l'ozyacantina e la berbedina. Utlizzate per l'attività antiossidante, antistaminica, antimicrobica su batteri (clamidia, funghi e protozoi) e per la psoriasi.
Curiosità: E' una pianta ornamentale molto comune, meno se subspontanea.
Le nuove cultivar da giardino più utilizzate sono: M. aquifolium 'Green Ripple'
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Sandro Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole - Bologna 1982
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori sulla Pietra - Gramma - 2002
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
P. Liuzzi- Piante ornamentali velenose - Ediagricole - 1992
Antonino Messina