Polygonum arenastrum Boreau - Poligono dei sabbioni
Inviato: 30 nov 2019, 18:56
Polygonum arenastrum Boreau
Fl. Centre France, ed. 3, 2: 559 (1857)
Polygonum aequale Lindm., Polygonum gussonii Tod., Polygonum herniarioides Guss. non Delile, Polygonum gussonei Tod., Polygonum aviculare L. subsp. depressum (Meisn) Arcang., Polygonum calcatum Lindm.
Polygonaceae
Poligono dei sabbioni, Poligono arenastro, Deutsch: Gleichblättriger Vogelknöterich, Trittrasen, Vogelknöterich
English: Equal-leaved knotgrass
Español: Centinodia, sanguinaria
Français: Renouée des graviers
Forma Biologica: T rept - Terofite reptanti. Piante annue con fusti striscianti sul terreno.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, talvolta perenne e glabra, (3) 10-50 (70) cm.
Fusti ramificati alla base con aspetto prostrato e fogliosi per tutta la lunghezza, solo alcuni prostrato-ascendenti.
Foglie sub-sessili o sessili (3) 5 - 15 (30) x (1) 2 - 5 (6) mm, ± sub-uguali, di forma ellittica o ellittico-lanceolata con apice ottuso o arrotondato; lamina con margine intero o denticolato e con vene laterali nella pagina inferiore.
Ocrea sopra il nodo di 3-5 mm, di colore ferrugineo e di aspetto ialino e sfrangiato.
Fiori ascellari 2 -4 formanti glomeruli e portati da corti pedicelli.
Perianzio (1)1,5 -2,5 mm formato segmenti imbricati ± oblungui e uniti per metà all'antesi; acheni biconvessi 2,2 -2,8 mm. Margine e apice bianco o talvolta rosa.
Il frutto è un diclesio di circa 2 mm, trigono con due lati convessi ed uno concavo più stretto, brunatro o nerastro.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Incolti, terreni calpestati, margine sentieri, da 0 a 1800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La variabilità di questa specie dipende per lo più dal grado di calpestio del suolo e dall'habitus ± xerofitico della pianta. Il morfotipo che maggiormente diverge dalla forma classica corrisponde a P. gussonii Tod., indicato nella nostra flora a Ischia, Capri e Sicilia; per molti botanici è un ecotipo nella fase di transizione da annua a perenne.
Può essere confuso con P. aviculare L. che però ha un portamento eretto o sub-eretto e le foglie eterofille (di forma diversa sulla stessa pianta).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere pubblicato da Linneo riprendendolo dal greco "πολυγονον" = "polygonon", nome di una pianta in Dioscoride, interpretandolo come formato dal prefisso "πολυ- poly"= "molto, molti" e da "γόνυ" gónu" = "ginocchio, nodo" riferimento alle numerose articolazioni del fusto; secondo un'altra interpretazione potrebbe derivare invece da "γόνος gónos"= "stirpe, progenie",con riferimento alla facilità di propagazione delle piante di questo genere
L'epiteto della specie si fa derivare da "arena"= "sabbia" e dal suffisso dispregiativo "astrum" cioè di ambienti di sabbie grossolane e parzialmente limose.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Nella medicina popolare, per la presenza di principi attivi come:tannini, resine, olio essenziale e sostanze amare, veniva utilizzato, sotto forma di decotto, come cicatrizzante, astringente, per ulcere, antiemorragico e diuretico perchè favoriva l'espulsione di piccoli calcoli del rene e della vescica.
Oggi viene più utilizzato, per il suo contenuto in tannini, come astringente e antidiarroico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S., Guarino R. & La Rosa M. (2017-2019): Flora d'Italia, 2a Edizione, 2° vol.. Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media, Bologna.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
China.
Webb et al. (1988) Flora della Nuova Zelanda. Volume 4.
Galleria dei semi.
Acta Plantarum - Etimologia dei nomi botanici e micologici.
Scheda realizzata da Antonino Messina
Fl. Centre France, ed. 3, 2: 559 (1857)
Polygonum aequale Lindm., Polygonum gussonii Tod., Polygonum herniarioides Guss. non Delile, Polygonum gussonei Tod., Polygonum aviculare L. subsp. depressum (Meisn) Arcang., Polygonum calcatum Lindm.
Polygonaceae
Poligono dei sabbioni, Poligono arenastro, Deutsch: Gleichblättriger Vogelknöterich, Trittrasen, Vogelknöterich
English: Equal-leaved knotgrass
Español: Centinodia, sanguinaria
Français: Renouée des graviers
Forma Biologica: T rept - Terofite reptanti. Piante annue con fusti striscianti sul terreno.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, talvolta perenne e glabra, (3) 10-50 (70) cm.
Fusti ramificati alla base con aspetto prostrato e fogliosi per tutta la lunghezza, solo alcuni prostrato-ascendenti.
Foglie sub-sessili o sessili (3) 5 - 15 (30) x (1) 2 - 5 (6) mm, ± sub-uguali, di forma ellittica o ellittico-lanceolata con apice ottuso o arrotondato; lamina con margine intero o denticolato e con vene laterali nella pagina inferiore.
Ocrea sopra il nodo di 3-5 mm, di colore ferrugineo e di aspetto ialino e sfrangiato.
Fiori ascellari 2 -4 formanti glomeruli e portati da corti pedicelli.
Perianzio (1)1,5 -2,5 mm formato segmenti imbricati ± oblungui e uniti per metà all'antesi; acheni biconvessi 2,2 -2,8 mm. Margine e apice bianco o talvolta rosa.
Il frutto è un diclesio di circa 2 mm, trigono con due lati convessi ed uno concavo più stretto, brunatro o nerastro.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Incolti, terreni calpestati, margine sentieri, da 0 a 1800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La variabilità di questa specie dipende per lo più dal grado di calpestio del suolo e dall'habitus ± xerofitico della pianta. Il morfotipo che maggiormente diverge dalla forma classica corrisponde a P. gussonii Tod., indicato nella nostra flora a Ischia, Capri e Sicilia; per molti botanici è un ecotipo nella fase di transizione da annua a perenne.
Può essere confuso con P. aviculare L. che però ha un portamento eretto o sub-eretto e le foglie eterofille (di forma diversa sulla stessa pianta).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere pubblicato da Linneo riprendendolo dal greco "πολυγονον" = "polygonon", nome di una pianta in Dioscoride, interpretandolo come formato dal prefisso "πολυ- poly"= "molto, molti" e da "γόνυ" gónu" = "ginocchio, nodo" riferimento alle numerose articolazioni del fusto; secondo un'altra interpretazione potrebbe derivare invece da "γόνος gónos"= "stirpe, progenie",con riferimento alla facilità di propagazione delle piante di questo genere
L'epiteto della specie si fa derivare da "arena"= "sabbia" e dal suffisso dispregiativo "astrum" cioè di ambienti di sabbie grossolane e parzialmente limose.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Nella medicina popolare, per la presenza di principi attivi come:tannini, resine, olio essenziale e sostanze amare, veniva utilizzato, sotto forma di decotto, come cicatrizzante, astringente, per ulcere, antiemorragico e diuretico perchè favoriva l'espulsione di piccoli calcoli del rene e della vescica.
Oggi viene più utilizzato, per il suo contenuto in tannini, come astringente e antidiarroico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S., Guarino R. & La Rosa M. (2017-2019): Flora d'Italia, 2a Edizione, 2° vol.. Edagricole - Edizioni Agricole di New Business Media, Bologna.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
China.
Webb et al. (1988) Flora della Nuova Zelanda. Volume 4.
Galleria dei semi.
Acta Plantarum - Etimologia dei nomi botanici e micologici.
Scheda realizzata da Antonino Messina