Gentianella carinthiaca (Wulfen) Galasso, Banfi & Soldano - Genzianella di Carinzia
Inviato: 06 lug 2018, 17:40
Gentianella carinthiaca (Wulfen) Galasso, Banfi & Soldano
Atti Soc. Ital. Sci. Nat. Mus. Civico Storia Nat. Milano 146(2): 227 (2005)
Basionimo: Swertia carinthiaca Wulfen - Misc. Austriac. 2: 53 (1781)
Altri sinonimi: Lomatogonium carinthiacum (Wulfen) Rchb., Pleurogyne carinthiaca Griseb.
Gentianaceae
Genzianella di Carinzia, Deutsch: Kärntner Saumnarbe, Kärntner Tauernblümchen
Français: Lomatogonium de Carinthie
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua o perenne dall'aspetto glabro alta 5 -9 (-20) cm
Fusto eretto e talvolta ginocchiato, diviso al colletto in tanti rami filiformi.
Foglie basali brevemente picciolate, di forma ovato-lanceolata o ovato-ellittica con base ristretta e apice arrotondato. 4-7 x 7-18 mm.
Foglie superiori subsessili, lanceolato-ellittiche e acute.
Calice diviso in 5 sepali ovati o lanceolati 3,5 x 5,6 mm.
Tubo corollino subnullo 1 -1,5 mm.
Lacinie 5, oblunghe, verdi (4-7 x 6-12 mm) e munite alla base di squamette fimbriate.
Corolla pentamera con peduncoli di 3 - 6 mm, di colore lillacino fino a metà e poi bianca alla base (0,8-2 cm Ø)
Antere ellissoidi, blu e portate su filamenti di 5 -7 mm.
Stimma a lobi triangolari e decorrente nella parte apicale dell'ovario che è fusiforme di colore azzurro (2 x 8 mm)
Il frutto è una capsula cilindrica con corolla essiccata persistente.
Il seme subgloboso, marrone e liscio di c. 1 mm.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Prati e pascoli alpini, preferibilmente con substrato siliceo da 1800 a 2600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La nuova edizione di "Flora d'Italia di S. Pignatti colloca questa pianta nel genere Lomatogonium A. Braun e denominata Lomatogonium carinthiacum (Wulfen) Rchb. con sin. di: Pleurogyne carinthiaca Griseb.(vedi Adriano Fiori - Nuova Flora analitica d'Italia)
Negli Atti Soc. Ital. Sci. Nat. Mus. Civico Storia Nat. Milano 146(2): 227 (2005)viene riclassificata come: Gentianella carinthiaca (Wulfen) Galasso, Banfi & Soldano
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome dato al genere è il diminuitivo di Gentiana, dedicato al Re illirico Genthios (ca. 500 a.C.) che secondo Plinio fu il primo a scoprire le capacità medicamentose di questa pianta.
L'epiteto della specie indica la Carinzia, una regione Austriaca, in cui per prima fu descritta.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Come per tutte le Genzianacee le radici vengono utilizzate per produrre liquori amaro-tonici. Nella medicina popolare veniva usata, decotta nel vino, come febbrifugo.
Note e Curiosità: Questa pianta è un raro relitto dell'era glaciale dell'arco Alpino comprendente il Piemonte e il Triveneto.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
S. Pignatti, Flora d'Italia 3° vol. 2018, Ediagricole
Zangheri P. (1976) Flora Italica. CEDAM. Padova
Fiori A. (1923) Nuova Flora Analitica d'Italia. Tip. M. Ricci. Firenze
Flora of China.
http://dryades.units.it/FVG/index.php?p ... 3&num=3894
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Antonino Messina
Atti Soc. Ital. Sci. Nat. Mus. Civico Storia Nat. Milano 146(2): 227 (2005)
Basionimo: Swertia carinthiaca Wulfen - Misc. Austriac. 2: 53 (1781)
Altri sinonimi: Lomatogonium carinthiacum (Wulfen) Rchb., Pleurogyne carinthiaca Griseb.
Gentianaceae
Genzianella di Carinzia, Deutsch: Kärntner Saumnarbe, Kärntner Tauernblümchen
Français: Lomatogonium de Carinthie
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua o perenne dall'aspetto glabro alta 5 -9 (-20) cm
Fusto eretto e talvolta ginocchiato, diviso al colletto in tanti rami filiformi.
Foglie basali brevemente picciolate, di forma ovato-lanceolata o ovato-ellittica con base ristretta e apice arrotondato. 4-7 x 7-18 mm.
Foglie superiori subsessili, lanceolato-ellittiche e acute.
Calice diviso in 5 sepali ovati o lanceolati 3,5 x 5,6 mm.
Tubo corollino subnullo 1 -1,5 mm.
Lacinie 5, oblunghe, verdi (4-7 x 6-12 mm) e munite alla base di squamette fimbriate.
Corolla pentamera con peduncoli di 3 - 6 mm, di colore lillacino fino a metà e poi bianca alla base (0,8-2 cm Ø)
Antere ellissoidi, blu e portate su filamenti di 5 -7 mm.
Stimma a lobi triangolari e decorrente nella parte apicale dell'ovario che è fusiforme di colore azzurro (2 x 8 mm)
Il frutto è una capsula cilindrica con corolla essiccata persistente.
Il seme subgloboso, marrone e liscio di c. 1 mm.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Prati e pascoli alpini, preferibilmente con substrato siliceo da 1800 a 2600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La nuova edizione di "Flora d'Italia di S. Pignatti colloca questa pianta nel genere Lomatogonium A. Braun e denominata Lomatogonium carinthiacum (Wulfen) Rchb. con sin. di: Pleurogyne carinthiaca Griseb.(vedi Adriano Fiori - Nuova Flora analitica d'Italia)
Negli Atti Soc. Ital. Sci. Nat. Mus. Civico Storia Nat. Milano 146(2): 227 (2005)viene riclassificata come: Gentianella carinthiaca (Wulfen) Galasso, Banfi & Soldano
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome dato al genere è il diminuitivo di Gentiana, dedicato al Re illirico Genthios (ca. 500 a.C.) che secondo Plinio fu il primo a scoprire le capacità medicamentose di questa pianta.
L'epiteto della specie indica la Carinzia, una regione Austriaca, in cui per prima fu descritta.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Come per tutte le Genzianacee le radici vengono utilizzate per produrre liquori amaro-tonici. Nella medicina popolare veniva usata, decotta nel vino, come febbrifugo.
Note e Curiosità: Questa pianta è un raro relitto dell'era glaciale dell'arco Alpino comprendente il Piemonte e il Triveneto.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
S. Pignatti, Flora d'Italia 3° vol. 2018, Ediagricole
Zangheri P. (1976) Flora Italica. CEDAM. Padova
Fiori A. (1923) Nuova Flora Analitica d'Italia. Tip. M. Ricci. Firenze
Flora of China.
http://dryades.units.it/FVG/index.php?p ... 3&num=3894
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Antonino Messina