L'isola di Socotra, larga circa 30 km e lunga 140 km, si trova nell'oceano indiano a sud della penisola Arabica e poco ad est del corno d'africa, definita la "Galapagos dell'oceano indiano" si tratta di un isola molto antica, il lungo isolamento ha infatti favorito lo sviluppo di un gran numero di endemismi animali e vegetali. Per quanto riguarda la flora sono note circa 950 specie, con un tasso di endemismo intorno al 30%, ma è notevole sopratutto il grado degli endemismi, con la presenza di ben 18 generi endemici, mentre una famiglia (Dirachmaceae) in passato era considerata endemica dell'isola, ma recentemente è stata trovata una specie anche in Somalia. Il clima è caldo-arido, benchè l'oceano attenui un pò le temperature. Le piogge sono limitate al periodo dei monsoni invernali, tra ottobre e dicembre, mentre i monsoni estivi portano solo molto vento che rende l'isola pressochè irragiungibile. La primavera (che poi è il periodo in cui ci sono andato) tra gennaio e aprile si presenta abbastanza calda e con totale assenza di precipitazioni. Un eccezione è rappresentata dalla zona montuosa del nord-est dell'isola dove le frequenti nebbie rendono possibile la presenza di limitate formazioni forestali.
Partiti da Palermo dopo degli scali più o meno lunghi a Roma, Il Cairo, Sanaa e Al-Mukalla, dopo più di 24 ore arriviamo finalmente a Socotra. L'areoporto è situato nelle vicinanze della capitale Hadibu, che è in realtà poco più di un villaggio... Appena scesi dall'aereo gia nella pista dell'aeroeporto fotografiamo le prime piante... In particolare il primo incontro è con Tephrosia apollinea, forse la pianta più frequente nelle zone più degradate dI Socotra.
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