Val Ravella – escursione ai Corni di Canzo (CO)

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 15:58

La Val Ravella, percorsa dall’omonimo torrente, si trova nel territorio definito “Triangolo Lariano” e, più precisamente, ad est del paese di Canzo (CO), nel cui comune è quasi totalmente compresa.
L’escursione che vi voglio brevemente raccontare è una tra le più classiche che si possono annoverare tra quelle tipiche delle Prealpi Comasche e Lecchesi.
La flora, senza entrare nel dettaglio, è caratterizzata dalla presenza di numerosi “endemismi Insubrici”, rintracciabili, in particolar modo, proprio sulle pendici rocciose dei Corni di Canzo.
Non meno interessante è anche l’altro versante della Valle, quello formato dal gruppo dei monti Pésora-Cornizzolo-Rai-Prasanto, sul quale, magari, vi condurrò in altra occasione.

== n.b.: panorami e fiori sono relativi a diversi momenti stagionali. ==

Giusto per visualizzare la corona dei monti che circondano la Val Ravella, riporto una foto che ne evidenzia la disposizione; segue un’immagine dei Corni di Canzo, la meta dell’escursione:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 15:59

Partiamo dalla località Gajum (fonti oligominerali), scegliendo la mulattiera che percorre il fondovalle e che porta all’Eremo di San Miro:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:00

Un paio di specie che si possono incontrare lungo la mulattiera: Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Jan e Cyanus triumfetti (All.) Dostál ex Á. & D. Löve

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:01

Proseguiamo lungo il sentiero che risale il corso del torrente Ravella in ambiente boschivo, dove si possono osservare fenomeni carsici come le “marmitte giganti”:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:02

Qui possiamo trovare: Lilium martagon L. e Veronica beccabunga L.

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:02

Si giunge all’alpeggio di 3’Alpe e si risale fino al culmine della Valle (La Colma di Val Ravella), crocevia di numerosi sentieri:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:03

Altre due specie tipiche della zona: Pulmonaria officinalis L. e Allium coloratum Spreng. (ma quante volte ha cambiato nome questa bella specie!?: Allium pulchellum G. Don; Allium cirrhosum Vandelli; Allium carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:04

Ora saliamo per il sentiero che ci porterà a sbucare tra i due Corni principali (il passo detto “La Forcella dei Corni”), la prima foto mostra uno scorcio di quasi tutta la verdeggiante Val Ravella:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:05

Ecco altre due belle specie: Paeonia officinalis L. e Neotinea tridentata (Scop.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:06

Scendiamo al Rifugio S.E.V. (Soc. Escursionisti Valmadreresi) in località Pianezzo e proseguiamo per i ghiaioni nord del Corno Centrale:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:06

Due specie caratteristiche delle zone rocciose: Allium insubricum Boiss. & Reut. (“endemismo Insubrico”) e Campanula raineri Perp. (“endemismo Insubrico”):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:07

I Corni di Canzo propriamente detti dovrebbero essere solo due, però più ad est vi sono altre due formazioni rocciose (molto ravvicinate tra loro) definite anche Corni di Valmadrera; tuttavia è nell’uso comune definire i Corni di Canzo come tre: Occidentale, Centrale ed Orientale.

Ci portiamo quindi sul Corno Orientale per vedere il percorso che seguiremo per salire in vetta al Corno Centrale:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:08

Di nuovo due belle specie del luogo: Saponaria ocymoides L. e Viola dubyana Burnat ex Gremli (“endemismo Insubrico”):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:10

Per brevi tratti attrezzati saliamo alla vetta del Corno Centrale. Nella prima foto si vedono bene le due formazioni rocciose che compongono i due Corni di Valmadrera (oltre a Lecco (LC), al Resegone e, a destra, al Monte Barro):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:10

Lungo l’ascesa si possono incontrare: Carduus defloratus L. e Saxifraga paniculata Mill.

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:11

Eccoci finalmente giunti in vetta; ammiriamo due panorami: il primo in direzione del Corno Occidentale (i monti in secondo piano sono a sinistra il Palanzone e a destra il San Primo), il secondo è rivolto al gruppo del Prasanto-Rai-Cornizzolo-Pésora:

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:12

Caratteristiche di queste rocce sono anche: Primula glaucescens Moretti (“endemismo Insubrico”) e Xerolekia speciosissima (L.) Anderb. (“endemismo Insubrico”):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:13

Concludiamo con le immagini della specie scoperta proprio sui Corni di Canzo il 4 giugno del 1763 da Domenico Vandelli: la Saxifraga vandellii Sternb. (ovviamente “endemismo Insubrico”):

Messaggio da **Servodio** » 02 dic 2011, 16:13

Spero che l’escursione vi sia piaciuta; in ogni caso vi abbandono in vetta al Corno Centrale, lasciando a voi l’iniziativa di trovare la strada del ritorno …

Ciao a tutti.

Sergio

Messaggio da **giuliaf** » 02 dic 2011, 16:47

grazieeeeeee!!!!

Messaggio da **ghibli** » 02 dic 2011, 16:52

Anche se molto distante dalle mie zone ho potuto percorrere sul web questo itinerario e ammirare i fiori molto belli.

Messaggio da **enzo.bona** » 02 dic 2011, 17:23

Grazie Sergio per la bella passeggiata. In primavera inoltrata farò un pellegrinaggio ai Corni di Canzo al locus classicus della vandelli. Ho gia sentito Pierfranco che mi ha promesso che mi accompagnerà. Sarebbe bello andarci insieme.
Grazie ancora,
Enzo

Messaggio da **vito50** » 02 dic 2011, 17:33

Molto bello
Grazie

Vito

Messaggio da **Daniela Longo** » 02 dic 2011, 17:41

Ma che bellezza!!

Bellissimi panorami, bellissima flora e splendida la tua descrizione.

Daniela

Messaggio da **F. Fen.** » 02 dic 2011, 19:17

Non ricordo chi per primo disse: ...è stato un piacere!!! Seguo a ruota. Tutto bello.

franco