Forum Acta Plantarum

Ho una predilezione a scovare luoghi particolarmente selvaggi e fascinosi in vicinanza della città. In altri itinerari vi ho portato con me lungo il torrente del tutto cittadino che scorre sotto casa, sull'antico acquedotto di Genova, sopra Sestri Ponente in un intervallo mensa, per ben due volte sulle alture di Nervi estremo quartiere elegante del levante di Genova con un entroterra che Giorgio definisce come la terza riviera (c'è la riviera di ponente, quella di levante e quella arretrata, un tempo coltivata ed ora selvaggia e abbandonata).

Anche il Rio Gandolfi potrebbe rientrare nella terza riviera, soprattutto ora, che una piena del Varenna si è portata via il ponticello pedonale per accedervi.

Ma andiamo con calma.
Il Varenna è un torrente che arriva al mare e che separa Genova Sestri Ponente, quartiere industriale di Genova da Genova Pegli, quartiere elegante del ponente genovese. La Val Varenna si inoltra fino a San Carlo di Cese piccola frazione con poche centinaia di abitanti e si collega in alto attraverso la Colla di Lencisa alla ben più ampia Valpolcevera. Il tratto terminale del Varenna è fortemente urbanizzato ed incluso in Pegli.

Poche centinaia di metri a valle di San Carlo di Cese, nel Varenna confluisce il rio Gandolfi che nasce dal monte Foscallo e che forma una valle estremamente interessante dal punto di vista naturalistico; il corso del rio è molto vario con laghetti e cascate, una delle quali alta più di 20 metri, con marmitte e sorgenti di acque solforose.
Il Rio Gandolfi si snoda tutto all'interno del gruppo ofiolitico di Voltri.

Percorrere l'itinerario del Rio Gandolfi non è proprio banale, soprattutto in caso di stagione piovosa.
L'itinerario inizia proprio sulla confluenza del Rio Gandolfi con in Varenna. L'ultima volta che l'abbiamo percorso (2017) 2 ponticelli consentivano di attraversare i due corsi d'acqua; ora i ponti non ci sono più. I contadini che hanno alcuni terreni coltivati su un poggio al di là dei due torrenti hanno aggiunto nel punto di guado alcune tavole ed un'aerea passerella senza sponde che consentono la traversata.
Lungo il percorso il Rio Gandolfi deve essere attraversato a guado 4 volte. Senza l'aiuto di Giorgio in un paio di casi avrei avuto qualche problema...
Eccovi alcune immagini del corso del rio scattate in diverse stagioni.

Due marmitte

Pozze seminascoste dalle fronde

Una cascatella ed il tratto terminale della parte incassata del rio.

Il primo tratto del percorso è in bosco.
Presso una sorgente solforosa ecco la prima meraviglia non rara in zona

Osmunda regalis L.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo Ed ecco anche la sergente

E sotto la felce ecco

Hypericum androsaemum L.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo Ora non è fiorito, ma l'ho trovato anche in fiore.

Rio Gandolfi, Genova (GE), giu 2011
Foto di Daniela Longo

Ruscus hypoglossum L.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Iberis umbellata L.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Chamaeiris graminea (L.) Medik.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Trovato in altra risalita

Gladiolus palustris Gaudin
Rio Gandolfi, Genova (GE), giu 2015
Foto di Daniela Longo

Sembra impossibile che un tempo questa valletta fosse abitata.
Eppure questi resti non riguardano un ricovero temporaneo, ma una vera e propria abitazione, con un bel forno in muratura.

Nei pressi del rudere un boschetto di querce che non sono riuscita a determinare

Quercus sp.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Abbandoniamo la zona boscata e anche il fondovalle e ci inerpichiamo lungo un fianco della valle per raggiungere il Monte Corno, chiamato in genovese "Scaggia": sembra proprio una scaglia di roccia depositata sul crinale.

Linum campanulatum L.
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Leontodon anomalus Ball
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Ed eccola qua una delle meraviglie del gruppo di Voltri, ovviamente al momento non fiorita

Aquilegia ophiolithica Barberis & E. Nardi
Rio Gandolfi, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Forse proprio la stessa pianta l'ho già fotografata...

Aquilegia ophiolithica Barberis & E. Nardi
Rio Gandolfi, Genova (GE), giu 2015
Foto di Daniela Longo

Aquilegia ophiolithica Barberis & E. Nardi
Rio Gandolfi, Genova (GE), giu 2015
Foto di Daniela Longo

Eccoci sul crinale. Si apprezza la vicinanza con la città: sullo sfondo la pista dell'aeroporto.

Dalla cima del Monte Corno la vista è ampia: tutta la città di Genova e il promontorio di Portofino.

Al di là della Val Varenna c'è il Santuario della Guardia.

Sul crinale ritrovo vicinissimi due gruppi di Timo interessanti.
Raccolgo i campioni che invierò a Bartolucci.

Dovrebbero essere entrambi morfotipi di Thymus praecox subsp. polytrichus (A. Kern ex Borbás) Jalas.
Sono a poche decine di centimetri l'uno dall'altro, ma come sono diversi!!

Questo è poco peloso e già completamente in fiore.
Thymus cfr. praecox subsp. polytrichus (A. Kern ex Borbás) Jalas
Monte Corno, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Questo invece è pelosissimo e ancora in boccio

Thymus cfr. praecox subsp. polytrichus (A. Kern ex Borbás) Jalas
Monte Corno, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo

Sesamoides interrupta (Boreau) G. López
Monte Corno, Genova (GE), mag 2020
Foto di Daniela Longo