Myoporum insulare R.Br. - cv.

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Valerio Lazzeri

Myoporum insulare R.Br. - cv.

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Myoporum insulare R.Br.
Scrophulariaceae:
Cagliari (CA), 3 m, ago 2012
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Valerio Lazzeri

Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Myoporum insulare R.Br.
Scrophulariaceae:
Cagliari, 0 m, ago 2012
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Valerio Lazzeri

Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Myoporum insulare R.Br.
Scrophulariaceae:
Cagliari, 0 m, ago 2012
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carlo cibei
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Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da carlo cibei »

In :i: risulta sinonimo di Myoporum tenuifolium G. Forst.
:bye:
carlo
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Severino
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Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da Severino »

Myoporum insulare e Myoporum tenuifolium sono due specie diverse.
Qui sotto il testo di due notule che ho inviato tre mesi fa a Firenze per l'Informatore Botanico.

Myoporum tenuifolium G. Forst. (Scrophulariaceae)

– (NAT) ITALIA (LAZ, PUG, SIC, SAR). – Specie esotica da escludere dalla flora italiana (Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna).
Per le osservazioni si veda la notula seguente.

Myoporum insulare R. Br. (Scrophulariaceae)

+ (NAT) ITALIA (LAZ, PUG, SIC, SAR): Siculiana (Agrigento), località Pantano (UTM: 33S353.4136), 9 m, 16 apr 2010, S. Costalonga (FI). – Conferma di specie esotica naturalizzata per la flora italiana (Lazio, Puglia, Sicilia, Sardegna).
Specie esotica che FIORI (Nuova Fl. Analitica d'Italia, 2:469, 1926) segnala come coltivata per rimboschimento delle dune marine meridionali e naturalizzata nel Lazio e lungo le coste sud della Sicilia. La specie viene segnalata anche per le coste arenose della Sardegna settentrionale da CHIAPPINI A. (Ricerche sulla vegetazione litorale della Sardegna, Webbia, 17:85-152, 1962). In CELESTI GRAPOW et al. (Flora vascolare alloctona e invasiva delle regioni d'Italia, 2009) questa specie viene indicata come Myoporum tenuifolium G. Forst., ritenendo i due taxa sinonimi e quest'ultimo prioritario dal punto di vista nomenclaturale. D'altro canto, le chiavi e le descrizioni in CHINNOCK (Eremophila and allied genera - A monogragraf of the plant family Myoporaceae, Rosenberg, 2007) indicano chiaramente che le due specie sono ben distinte: M. tenuifolium G. Forst., originario della Nuova Caledonia ed Isole Loyalty, e M. insulare R. Br., originario delle coste meridionali dell' Australia. Questo autore riferisce inoltre che "M. insulare is extremely salt tolerant and is widely used as a wind break or in roadside planting.".
Arbusti presenti in un ambiente naturale presso la costa meridionale della Sicilia a Siculiana (Agrigento) sono da riferire a Myoporun insulare R. Br. Un carattere facilmente verificabile anche nel secco per discriminare le due specie è la pelosità interna dei fiori in M. insulare, fiori che in M. tenuifolium sono completamente glabri.

In Italia è presente anche M. laetum, facilmente riconoscibile per avere le foglie con numerosi punti pellucidi, ben visibili in controluce (Chinnock, a pag. 116: "Myoporum laetum is very readily distinguished from other species in the genus by the very numerous prominent pellucid spots (embedded resin vesicles), wich are visible when leaves (fresh or dried) are held up to the light. Although these vesicles occur in all species, they are not as large as those found in this species and often do not usually extend to the epidermal layers and consequently are not obvious.").

In una tabella sulla Flora esotica della Sardegna (Bacchetta, Mayoral & Podda - Catálogo de la flora exótica de la isla de Cerdeña (Italia). Flora Montiberica 41: 35-61. 2009) vengono indicati come naturalizzati nei litorali sardi Myoporum laetum, Myoporum tenuifolium (cioè M. insulare) e Myoporum tetrandrum (che potrebbe essere una forma di M. laetum con foglie a seghettatura più pronunciata ma non su tutta la foglia come sarebbe invece il caso del vero M. tetrandrum (= M. serratum).

Chiave rielaborata da Chinnock per gli alberi o arbusti con portamento arboreo del genere Myoporum segnalati come coltivati o naturalizzati in Europa.

1 Fg, con numerosi punti pellucidi chiaramente visibili in controluce……………….Myoporum laetum
1 Fg. senza punti pellucidi o con punti scarsi o debolmente visibili
2 Fg. con tutto il margine seghettato……………………………………..……Myoporum tetrandrum
2 Fg. con margine intero oppure leggermente dentato nella parte distale
3 Corolla glabra, frutto ovoide, fg. con margine intero….………………….Myoporum tenuifolium
3 Corolla pelosa alla fauce
4 Fg. oblanceolate, ellittiche o lineari, intere o leggermente seghettate nella
parte distale, superficie opaca, frutto rotondo od orbiculare…...………….Myoporum insulare
4 Fg. intere gradualmente attenuate verso l'apice e la base, superficie lucida,
frutto ovoide …………………………………………………………...Myoporum montanum
.

Secondo Chinnock M. laetum e M. insulare sono piante largamente usate in tutti i continenti per barriere antivento o per alberature stradali per le loro caratteristiche di resistenza al vento e di tolleranza salina. Queste caratteristiche erano note già da molti anni anche in Italia: "M. insulare prestasi pel rimboschimento delle dune marine nelle parti calde della penisola e riproducesi facilmente anche per talee" (Fiori, Nuova Flora Analitica d' Italia, Vol. 2:469, 1926).

Severino
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Myoporum laetum G. Forst.<br />Gallipoli (LE), apr 1998<br />Foto di Severino Costalonga
Myoporum laetum G. Forst.
Gallipoli (LE), apr 1998
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Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da Enrico Banfi »

Myoporum insulare
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Re: Myoporum insulare R.Br. (Scrophulariaceae) - cv.*

Messaggio da Enrico Banfi »

Nella chiave di Chinnock, che non mi sono mai permesso di dire essere sbagliata, ma semplicemente discutibile sulla scelta di alcuni caratteri, la separazione delle specie in base ai punti pellucidi risente dei limiti "quantitativi" del carattere stesso, tant'è vero che nell'alternativa si fa capire che i punti pellucidi, sebbene scarsi o poco visibili, possono però essere presenti in più di una specie. Ora, nelle due entità a confronto, sulla cui presenza in Italia, mi pare, siamo tutti d'accordo, cioè M. insulare e M. laetum, la scelta dei punti pellucidi quale elemento diacritico potrebbe andare benissimo se abbinato agli altri due vistosi e più immediati caratteri relativi alla seghettatura delle foglie e alla morfologia del frutto, quest'ultima tra l'altro molto ben documentata per M. insulare nelle ottime Foto di Valerio. Ma questi elementi non sono stati inseriti da Chinnock nella sua chiave, quasi certamente perché non gli avrebbero consentito di snellire la chiave stessa sul globale dei Myoporum trattati. In conclusione, mi sembra che la discussione alla fine sia più di forma che di sostanza e resto convinto che tanto la chiave da me fornita quanto quella di Chinnock non sbaglino, con la differenza che -a mio personalissimo parere- l'affidabilità dei punti pellucidi, al di là delle esperienze personali acquisite, non sia così assoluta come può sembrare. Da questo momento in avanti verificherò anch'io con estrema attenzione il carattere in discussione, specialmente sulle diverse raccolte d'erbario, ovviamente in relazione agli altri caratteri. Qui lo dico una volta per tutte: Valerio, non ce l'ho mai avuta né con il lavoro di Chinnock, né tanto meno con te e con la tua lodevolissima iniziativa di farcelo conoscere. E' un importantissimo elemento in più, sul quale si potrà lavorare perché il lavoro non è affatto finito. Grazie, ovviamente, anche a Severino per l'eccellente documentazione, che si aggiunge al materiale di lavoro. A Franco direi di archiviare senz'altro entrambe le chiavi per ovvii motivi. Un caloroso saluto a tutti, in attesa di prossime, allettanti discussioni.
Enrico
Σκιᾶϛ ὄναρ ἄνθροπος (Pindaro, Pitiche VIII)
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