Jasminum grandiflorum L.
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Jasminum grandiflorum L.
Questa specie, protagonista dell’industria profumiera francese, è simbolo dei giardini siciliani e di quelli panteschi.
J. grandiflorum, usato per aromatizzare la granita e il gelo di melone, in passato era impiegato per realizzare un delicatissimo bouquet: ”sponza”(=spugna, in dialetto siciliano), costituita da boccioli di gelsomino inseriti, uno ad uno, nell’infiorescenza della carota selvatica, privata dei fiorellini.
La sponza, racchiusa poi in una foglia di vite, veniva donata e il ricevente, togliendo la foglia, s’inebriava al profumo dei boccioli dischiusi. Dolci reminiscenze!
Oggi, invece, non solo non si realizzano più le sponze, ma si distruggono le piante di J. grandiflorum, come, con disappunto e amarezza, ho constatato recandomi vicino al Santuario della Madonna della Margana.
Anche la Santa Vergine è indignata!
Erina
Jasminum grandiflorum L.
Oleaceae: Gelsomino di Spagna, Gelsomino di Sicilia
Pantelleria (TP), 80 m, ago 2021
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J. grandiflorum, usato per aromatizzare la granita e il gelo di melone, in passato era impiegato per realizzare un delicatissimo bouquet: ”sponza”(=spugna, in dialetto siciliano), costituita da boccioli di gelsomino inseriti, uno ad uno, nell’infiorescenza della carota selvatica, privata dei fiorellini.
La sponza, racchiusa poi in una foglia di vite, veniva donata e il ricevente, togliendo la foglia, s’inebriava al profumo dei boccioli dischiusi. Dolci reminiscenze!
Oggi, invece, non solo non si realizzano più le sponze, ma si distruggono le piante di J. grandiflorum, come, con disappunto e amarezza, ho constatato recandomi vicino al Santuario della Madonna della Margana.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Ma è una specie esotica sfuggita alle coltivazioni o è sempre coltivata?
Sergio
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"Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido, così in pace." A.Manzoni
https://www.actaplantarum.org/florule/f ... e.php?f=14
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Caro Sergio, proverò a risponderti in questo modo. Valuterai tu alla fine.
Già nell’anno 2008 la casa che compare nella foto e che si trova lungo la strada Via Madonna della Margana, mostrava, tra la parete gialla ed il muretto antistante, una pianta di J. grandiflorum.
Fino al 2020 il gelsomino non aveva subito violenza da parte di nessuno ed aveva continuato a crescere e diffondersi indisturbato. Nello scorso mese tutte le piantine sono state tagliate alla base ed estirpate, perché recavano danno alla circolazione dei veicoli che potevano capitare sulla curva della strada. Così mi è stato riferito da chi ha effettuato il lavoro e così sono in grado di riferire.
Evito qualsiasi commento personale (ne avrei molti e non solo per questa distruzione), mi limito però a sottolineare che il 28 luglio 2016 a Pantelleria è stato istituito l’ultimo Parco Nazionale Italiano.
Erina
Già nell’anno 2008 la casa che compare nella foto e che si trova lungo la strada Via Madonna della Margana, mostrava, tra la parete gialla ed il muretto antistante, una pianta di J. grandiflorum.
Fino al 2020 il gelsomino non aveva subito violenza da parte di nessuno ed aveva continuato a crescere e diffondersi indisturbato. Nello scorso mese tutte le piantine sono state tagliate alla base ed estirpate, perché recavano danno alla circolazione dei veicoli che potevano capitare sulla curva della strada. Così mi è stato riferito da chi ha effettuato il lavoro e così sono in grado di riferire.
Evito qualsiasi commento personale (ne avrei molti e non solo per questa distruzione), mi limito però a sottolineare che il 28 luglio 2016 a Pantelleria è stato istituito l’ultimo Parco Nazionale Italiano.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Grazie delle precisazioni Erina.
In primo luogo vedo confermata la totale indifferenza di molte istituzioni nei confronti della vegetazione “selvatica” senza che si pongano alcuna domanda se si tratta di rarità o meno. Temo si tratti di situazioni senza speranza.
Poi per quanto riguarda la possibilità che la specie si sia diffusa spontaneamente nell’isola lo ritengo più che probabile.
Però per una corretta archiviazione chiedo, come sempre, l’aiuto degli esperti.
Le possibilità sono due:
“Esotiche naturalizzate o casuali” (io propendo per questa soluzione e sarebbe una novità in IPFI per la flora Italiana).
“Alloctone e orticole non spontanee” (come finora archiviata la specie).
Attendiamo quindi autorevoli pareri.
Sergio
In primo luogo vedo confermata la totale indifferenza di molte istituzioni nei confronti della vegetazione “selvatica” senza che si pongano alcuna domanda se si tratta di rarità o meno. Temo si tratti di situazioni senza speranza.
Poi per quanto riguarda la possibilità che la specie si sia diffusa spontaneamente nell’isola lo ritengo più che probabile.
Però per una corretta archiviazione chiedo, come sempre, l’aiuto degli esperti.
Le possibilità sono due:
“Esotiche naturalizzate o casuali” (io propendo per questa soluzione e sarebbe una novità in IPFI per la flora Italiana).
“Alloctone e orticole non spontanee” (come finora archiviata la specie).
Attendiamo quindi autorevoli pareri.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Dal canto mio rispondo sinteticamente per questo e per gli altri due simili topics (Jasminum azoricum a Pantelleria e Aquilegia x hortensis a Montevecchia): sono d'accordo per alloctona casuale, naturalizzata non mi sembra il caso, specialmente per i 2 gelsomini che non tendono a formare popolamenti (per dire, come Impatiens balfourii), ma piuttosto individui isolati del tutto casualmente affermati in natura.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
A suo tempo, ne avevo parlato personalmente con Erina. Per entrambi i gelsomini non si tratta di piante nate spontaneamente ma di piante "piantate" e che ora, con la perdita della cultura dell'isola, vengono espiantate o tagliate o trascurate.
Avevo quindi deciso che anche la classificazione come alloctona casuale sia eccessiva visto che non tendono, per ora a estendersi con polloni o a nascere da seme, anche se vicino alla pianta madre. Per questo non avevo previsto di dichiararle novità per ITA e SIC.
Riporto qui lo scambio avuto con Erina.
Io ho scritto
Sono prontissima a ricredermi se siete di parere contrario.
Il caso di Aquilegia è diverso. Milena parla chiaramente di crescita spontanea lontana dalle abitazioni. In IPFI (e in checklist è chiamata Aquilegia cv. ed è già presente in LOM).
Daniela
Avevo quindi deciso che anche la classificazione come alloctona casuale sia eccessiva visto che non tendono, per ora a estendersi con polloni o a nascere da seme, anche se vicino alla pianta madre. Per questo non avevo previsto di dichiararle novità per ITA e SIC.
Riporto qui lo scambio avuto con Erina.
Io ho scritto
Ed ecco la risposta di Erina.Dalle tue foto risulta abbastanza chiaro che queste due specie continuano a prosperare anche se non più curate.
Ma questo non basta per dichiararle spontaneizzate in Italia.
...
Secondo te ci sono cespugli di queste due specie che, ragionevolmente possano essere considerati "spontaneizzati, ossia nati da soli, lontano da giardini o aiole in cui erano stati piantati?
Erina, Enrico e chiunque altro voglia contribuire alla discussione sentitevi liberi di intervenire.non mi sento in grado di affermare che i due gelsomini sono spontaneizzati.
Entrambi gli esemplari, privi di qualsiasi cura, si trovano in prossimità di case disabitate da alcuni anni.
Lascerei trascorrere altro tempo e terrei sotto controllo la situazione, … ma non sono ottimista.
Il caldo sahariano, la prolungata siccità, accompagnata dalla scarsa disponibilità idrica nei mesi estivi, provocata dall’eccessivo afflusso turistico, gli incendi, il frequente abbandono dei coltivi, l’interesse sempre crescente per le specie alloctone, l’incuria, il degrado e la disaffezione per il territorio stanno imbruttendo il volto dell’isola.
Che fine faranno i gelsomini? Non sono speranzosa.
Sono prontissima a ricredermi se siete di parere contrario.
Il caso di Aquilegia è diverso. Milena parla chiaramente di crescita spontanea lontana dalle abitazioni. In IPFI (e in checklist è chiamata Aquilegia cv. ed è già presente in LOM).
Daniela
... vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
... (Patrizia Cavalli)
come ti apri, di che colore hai i petali,
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Chiaro. Quando sarà il momento e se non ci saranno novità archivierò i gelsomini tra le coltivate e l'aquilegia tra le alloctone (o tra gli ibridi?).
Sergio
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Re: Jasminum grandiflorum L.
L'aquilegia in Archivio floristico.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
A me questo sembra un chiaro caso di residuo di coltivazione.
Non lo prenderei in considerazione per una segnalazione.
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Non lo prenderei in considerazione per una segnalazione.
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Re: Jasminum grandiflorum L.
Concordo in pieno con le considerazioni di Daniela e Gianluca e per quanto riguarda il genere Jasminum sect. Jasminum, ricordo che solo J. officinale ha dimostrato di comportarsi da vera casuale (per es. in prov. di BG).
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