Primula latifolia Lapeyr. subsp. graveolens (Hegetschw.) Rouy
Inviato: 18 giu 2017, 11:45
Primulaceae: Primula a foglie larghe
Valgrosina occ (SO), 2335 m, giu 2017
Foto di Luca Carloni
Sono salito a Pian del Lago dopo aver abbandonato l'ex sentiero, trasformato in una disgustosa pista terrosa e sassosa, fatta in teoria per i decerebrati turisti delle MTB, ma in realtà percorsa poi soprattutto dalle moto da trial locali (stanno distruggendo alacremente e allegramente la valle, mi è stato detto che sono in corso lavori anche per una pista per il Passo di Sacco, dopo quella devastante, ponticello compreso, per il lago e il Passo di Malghera; in effetti dall'alto si vede già un tratto del sentiero allargato a pista, ogni volta che percorro la valle mi accompagna ormai una stretta costante, permanente al cuore, un dolore costante che mi avverte: "Ti pare di fare un'esperienza autentica? Ora non più, le cose stanno cambiando, la distruzione procederà inarrestabile e senza fine e sono tutti contenti..." ).
A 2250 m ho trovato un primo esemplare di questa che mi pare abbia tutti i requisiti della Primula latifolia, compresa la fauce dello stesso colore dei petali ma con farina polverosa, di cui parla Landolt... Sono comunque avvezzo alle cantonate, smentite pure a vostro agio. Era apparentemente isolato e quasi totalmente sfiorito, di primule lì intorno c'erano solo le diffusissime Primula hirsuta, qui molto piccole, al punto che mi sono anche messo a controllare se fossero proprio loro o non qualche altra specie. Più in alto però, a 2335 m, a guardar bene fra i blocchi accatastati di una frana, ce n'erano parecchie altre. Non c'era spazio per mettersi comodi però, la posizione cominciava ad essere un po' problematica, per me e per gli attrezzi, considerando anche che sono reduce da un incidente in montagna che mi ha tenuto fermo per mesi...
immagine del primo esemplare annidato sotto un sasso.
Valgrosina occ (SO), 2335 m, giu 2017
Foto di Luca Carloni
Sono salito a Pian del Lago dopo aver abbandonato l'ex sentiero, trasformato in una disgustosa pista terrosa e sassosa, fatta in teoria per i decerebrati turisti delle MTB, ma in realtà percorsa poi soprattutto dalle moto da trial locali (stanno distruggendo alacremente e allegramente la valle, mi è stato detto che sono in corso lavori anche per una pista per il Passo di Sacco, dopo quella devastante, ponticello compreso, per il lago e il Passo di Malghera; in effetti dall'alto si vede già un tratto del sentiero allargato a pista, ogni volta che percorro la valle mi accompagna ormai una stretta costante, permanente al cuore, un dolore costante che mi avverte: "Ti pare di fare un'esperienza autentica? Ora non più, le cose stanno cambiando, la distruzione procederà inarrestabile e senza fine e sono tutti contenti..." ).
A 2250 m ho trovato un primo esemplare di questa che mi pare abbia tutti i requisiti della Primula latifolia, compresa la fauce dello stesso colore dei petali ma con farina polverosa, di cui parla Landolt... Sono comunque avvezzo alle cantonate, smentite pure a vostro agio. Era apparentemente isolato e quasi totalmente sfiorito, di primule lì intorno c'erano solo le diffusissime Primula hirsuta, qui molto piccole, al punto che mi sono anche messo a controllare se fossero proprio loro o non qualche altra specie. Più in alto però, a 2335 m, a guardar bene fra i blocchi accatastati di una frana, ce n'erano parecchie altre. Non c'era spazio per mettersi comodi però, la posizione cominciava ad essere un po' problematica, per me e per gli attrezzi, considerando anche che sono reduce da un incidente in montagna che mi ha tenuto fermo per mesi...
immagine del primo esemplare annidato sotto un sasso.