4 passi dietro casa in autunno

[adelina]

Mele (GE), 480 m, ott 2014
Foto di Adelina Alice

La località in cui abito (5 case in croce) si chiama Paten, nella frazione di Fado (Mele-GE)


Memore dei " quattro passi dietro casa "del 2009, ci riprovo con queste immagini di un autunno finalmente arrivato, al seguito della tempesta Gonzalo (che almeno qui in Liguria ha portato tramontana e cieli limpidi).
Le foto mostrano semplicemente quello che vedo intorno a casa, senza presentare piante o fiori particolari.
La pala eolica è il fiore all'occhiello del Comune di Mele.
La Punta Martin in questa prima foto non è ripresa da casa mia, ma da Mele.

[adelina]

A ovest le capre della cascina Reixin, a sud le caprette nane della cascina Vegi.

[adelina]

Resta ancora molto giallo in autunno, proprio come all'inizio della primavera.
Però sulla Salvia non ci sono più le api.

[adelina]

Anche il lilla e l'azzurro resistono

[adelina]

Campanula con sirfide
L'altra pianta forse è Calamintha

[adelina]

Altra Calamintha nepeta?
Nell'altra foto quel che resta del Sigillo di salomone

[adelina]

Le pecore stanno al calduccio (siamo 10 gradi....)
Infine la Punta Martin al tramonto, questa volta vista da casa.
Ciao
Adelina

[egidio]

Belle immagini…la Pala eolica un po' meno…anche se porta con sé cose buone: la prima volta che la vidi, scendendo in auto la Valle (Argentea?) dopo il 'Turchino', mi mise addosso angoscia e timore: davvero gigantesca! a suo tempo andai a scartabellare sul web e scopersi che era una delle Pale eoliche più grandi d'Europa. Amo molto i tuoi posti con un po' di malinconia: un secolo fa avevo ceduto una splendida cavalla arabo-sarda al titolare del ristorante che sta lassù, alla galleria. Tempi lontani…con quella splendida Sheerazade, una piccola saura col sangue dei destrieri del deserto, ci feci la traversata da Genova a Serravalle per i nostri monti.
egidio

[adelina]

'E vero, la pala eolica ci sta proprio male, ma meglio lei che altre diavolerie....
Hanno fatto tanti studi per impedire danni ecologici, infatti è posta vicino all'autostrada, per non rovinare altri siti, e non è sulle rotte dei migratori, almeno così ci hanno detto.
Ciao
Adelina

[egidio]

Non per polemizzare con i 'poteri forti', ma come può non essere sulla rotta dei migratori alati quel totem non totem gigantesco assieme a ponti e cavalcavia di A26? la tua valle, come saprai meglio di me, è una delle rotte di affilo più importanti del Mediterraneo per molte specie di uccelli migratori, dai piccoli passeriformi, ai rapaci, agli anatidi …ci transitano persino le Cicogne nere…Vabbè, dai: il fatto è che di migratori alati ne esisteranno sempre di meno. Ora i più sono migranti atteri, che non passano da quelle parti. notte
egidio

[adelina]

Mah, cosa ti devo dire, ci hanno spiegato che hanno fatto studi anche sulla presenza di pipistrelli nella zona
Sono conscia del fatto che fra A26 e pala eolica c'è un bel po' di cemento di troppo. Pensa che un progetto antecedente faceva passare l'autostrada SOTTO casa mia, mentre adesso se c'è tramontana non si sentono rumori e se c'è vento di mare con nebbia, non vediamo nulla
Dalle mie parti ci sono sempre meno cacciatori (mancando la materia prima) e la situazione è molto migliorata rispetto agli anni '60, '70 e '80, quando pseudo cacciatori, se non trovavano selvaggina, raccoglievano tutto quello di commestibile che trovavano.
Ciao
Adelina

[egidio]

Ciao Adelina! rimane un gran bel posto casa tua, con quei monti, quel mare, quella Città dietro l'angolo piena di carruggi che san di 'refrescumme' e quei contrasti di luci vivide e ombre umidose e quelle 'bagasce' affacciate come dolci civettone ad aspettare un cliente che speriamo sia tenero nonostante le circostanze e quei palazzi che sono regge anche se i re le hanno abbandonate per chiedere elemosina all'angolo di via Garibaldi e quei mercati che Fabrizio ha messo in vinile con il canto di quella là e quel vento, quel vento che ci spazza il cielo e toglie la noia di questo vivere che non si sa dove vada a finire…anch'io, capitasse mai di andare in Paradiso, ci voglio andare con l'ascensore di Castelletto come Giorgio...
egidio

[Umberto Ferrando]

'E vero, la pala eolica ci sta proprio male, ma meglio lei che altre diavolerie....
Hanno fatto tanti studi per impedire danni ecologici, infatti è posta vicino all'autostrada, per non rovinare altri siti, e non è sulle rotte dei migratori, almeno così ci hanno detto.
Ciao
Adelina

In realtà la relazione specifica che l'impianto è proprio sulle rotte dei migratori e che la scelta di un unico rotore, molto grande, era l'unica che ne riducesse fortemente l'impatto ecologico, anche perché in origine il progetto del parco eolico prevedeva tre pale relativamente più piccole (sul modello di quelle installate in alta Val Sansobbia) che avrebbero coperto una porzione di spazio aereo circa doppia; le foto della pala, scattate dall'alta valle del torrente Gorsexio, falsano un po' la prospettiva, se la si osserva ad esempio dalla vetta del Monte Ottine o da quella del Bric Prato d'Ermo ci si accorge di come lo spazio aereo coperto dal rotore sia ovviamente ampio, ma non così enorme rispetto alla larghezza della vallata, inoltre il posizionamento della pala appena sotto la collina delle Prè non ostruisce il passaggio dei volatili all'ingresso delle vallate del Gorsexio e del Ceresolo, insomma lo spazio è molto meno ampio di quello occupato da quella vera e propria selva di pale che si osserva dietro Albisola; quindi anche se ci saranno sempre migratori che incocceranno nelle pale del rotore del Ronco, non dovrebbe avvenire una continua strage di uccelli come in Val Sansobbia.

Certamente è stata una scelta controversa, però bisogna partire da alcune premesse:

1) la parte bassa del bacino imbrifero del Leiro è una delle pochissime aree della Liguria in cui abbia senso il posizionamento di un impianto eolico, per via di un gradino orografico molto accentuato che garantisce la costanza della ventilazione, basta guardare le carte dell'ENEA che evidenziano l'area col colore rosso (in Liguria di zone con caratteristiche analoghe ce ne sono pochissime),

2) la zona del Ronco è totalmente urbanizzata e un recupero ambientale dell'area era improponibile, la pala di fatto è insediata su quello che resta di una collina alta 398 m (Bric del Ronco) che alla costruzione dell'autostrada A26 fu sbancata e livellata alla quota di 276 m, creando un enorme piazzale, in parte occupato dall'infrastruttura autostradale, in parte destinato alle aree residenziali e di servizio del personale addetto alla costruzione, in parte rimasto vuoto; inoltre i volumi dello sbancamento furono anche più grandi di quelli effettivamente utilizzati perché, con una delle solite varianti "in corso d'opera", si spostò la carreggiata di alcune centinaia di metri più ad Est rispetto al progetto originario,

3) credo che l'opzione del parco eolico sia stata valutata, sia per la sua utilità immediata (consente l'adeguamento agli standard di autosufficienza energetica previsti dalla normativa UE e anche un canone di affitto che va al comune) sia perché rappresentava una sorta di "male minore" rispetto ad altri utilizzi, in passato si era infatti ipotizzato un possibile "esproprio" da parte della Regione Liguria, dell'area, per costruirvi un grande impianto di stoccaggio e incinerazione dei rifiuti urbani dell'intera provincia di Genova (un "termovalorizzatore" sul modello di quello del Gerbido di Torino) erano anche state indette assemblee pubbliche rivolte alla popolazione del comune di Mele, tutto ciò avrebbe avuto conseguenze ben peggiori sull'intero territorio a partire dai quartieri urbani genovesi di Voltri e Pra; che distano 3-4 Km in linea d'aria e sono sulla direttrice dei venti prevalenti.

Saluti
Umberto

[adelina]

Grazie Umberto, come sempre impagabile "vicino di casa"
Hai spiegato tutto benissimo, come il tuo solito, ed Egidio avrà capito tutto sulla pala eolica

Adelina