Malva alcea L. - Malva alcea
Inviato: 28 lug 2008, 21:14
Malva alcea L.
Sp. Pl.: 689 (1753)
Malva cannabina J. Serres, Malva fastigiata Cav., Malva italica Pollini, Malva morenii Pollini, Malva salvitellensis V. Brig.
Malvaceae
Malva alcea, Deutsch: Rosen-Malve, Sigmarswurz
English: Greater musk mallow, Hollyhock Mallow
Español: Malva montés, malvavisco salvaje
Français: Mauve alcée
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, fusti eretti appena ispidi, radice a fittone, altezza 30÷80 cm.
Le foglie basali sono lungamente picciolate, alterne, palminervie, con stipole, hanno lembo lobato-dentato, le cauline, munite di breve picciolo, sono profondamente divise in 5÷7 segmenti pennatopartiti.
I fiori all'ascella delle foglie superiori, hanno ø di 4÷5 cm, violetti o rosati finemente striati, con involucro esterno, segmenti dell'epicalice ovati, simili ai sepali, calice diviso in cinque lobi triangolari, 5 petali che si alternano con le divisioni del calice, numerosi stami con filamenti avvolti in un tubo attorno l'ovario e lo stilo.
I frutti sono poliacheni, costituiti da mericarpi reniformi, glabri o pubescenti, rugosi sul dorso e sulle facce laterali, grigio-brunastri; a maturità si separano per distruzione del ricettacolo.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Habitat: Predilige i suoli ricchi di nitrati, vegeta nei campi, nelle vigne, ai margini delle strade, negli ambienti concimati e ruderali, da 0÷2.000 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Molto simile e spesso confusa con Malva moschata L. che si distingue per avere fusti angolosi con peli semplici patenti, segmenti dell'epicalice lanceolato-lineari almeno 3 volte più lunghi che larghi e sepali molto maggiori, mericarpi con lunghi peli bianchi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “malacós” = molle, a indicare le proprietà emollienti di queste piante, il nome specifico da quello greco e latino poi, di una malva.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Ha proprietà emollienti, lenitive, antinfiammatorie espettoranti
Può essere impiegata come collutorio, è ottimo calmante della tosse, anche leggermente lassativa.
L'infuso dei fiori, ha proprietà sedative, viene usato nei casi di insonnia e di eccitazione nervosa. Foglie, fiori, semi e olio si prestano anche ad utilizzo alimentare.
Note e Curiosità: La Malva era una delle piante inserite nel “Capitulare de villis”( normativa generale emanata da Carlo Magno per l'amministrazione delle enormi proprietà del fisco), che stabiliva, tra l'altro, l'elenco di piante ortive, la cui presenza era ritenuta essenziale per un'efficiente gestione dei fondi imperiali.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Sp. Pl.: 689 (1753)
Malva cannabina J. Serres, Malva fastigiata Cav., Malva italica Pollini, Malva morenii Pollini, Malva salvitellensis V. Brig.
Malvaceae
Malva alcea, Deutsch: Rosen-Malve, Sigmarswurz
English: Greater musk mallow, Hollyhock Mallow
Español: Malva montés, malvavisco salvaje
Français: Mauve alcée
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, fusti eretti appena ispidi, radice a fittone, altezza 30÷80 cm.
Le foglie basali sono lungamente picciolate, alterne, palminervie, con stipole, hanno lembo lobato-dentato, le cauline, munite di breve picciolo, sono profondamente divise in 5÷7 segmenti pennatopartiti.
I fiori all'ascella delle foglie superiori, hanno ø di 4÷5 cm, violetti o rosati finemente striati, con involucro esterno, segmenti dell'epicalice ovati, simili ai sepali, calice diviso in cinque lobi triangolari, 5 petali che si alternano con le divisioni del calice, numerosi stami con filamenti avvolti in un tubo attorno l'ovario e lo stilo.
I frutti sono poliacheni, costituiti da mericarpi reniformi, glabri o pubescenti, rugosi sul dorso e sulle facce laterali, grigio-brunastri; a maturità si separano per distruzione del ricettacolo.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Habitat: Predilige i suoli ricchi di nitrati, vegeta nei campi, nelle vigne, ai margini delle strade, negli ambienti concimati e ruderali, da 0÷2.000 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Molto simile e spesso confusa con Malva moschata L. che si distingue per avere fusti angolosi con peli semplici patenti, segmenti dell'epicalice lanceolato-lineari almeno 3 volte più lunghi che larghi e sepali molto maggiori, mericarpi con lunghi peli bianchi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “malacós” = molle, a indicare le proprietà emollienti di queste piante, il nome specifico da quello greco e latino poi, di una malva.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Ha proprietà emollienti, lenitive, antinfiammatorie espettoranti
Può essere impiegata come collutorio, è ottimo calmante della tosse, anche leggermente lassativa.
L'infuso dei fiori, ha proprietà sedative, viene usato nei casi di insonnia e di eccitazione nervosa. Foglie, fiori, semi e olio si prestano anche ad utilizzo alimentare.
Note e Curiosità: La Malva era una delle piante inserite nel “Capitulare de villis”( normativa generale emanata da Carlo Magno per l'amministrazione delle enormi proprietà del fisco), che stabiliva, tra l'altro, l'elenco di piante ortive, la cui presenza era ritenuta essenziale per un'efficiente gestione dei fondi imperiali.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi