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Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 13 mar 2013, 18:33
da rededivad
Dalla scorsa estate sono alla ricerca di un microscopio biologico: il mio utilizzo sarebbe legato alla visione delle cellule dei muschi, che vorrei anche fotografare, nonché l'analisi dei microorganismi acquatici, da fotografare e filmare.
In aggiunta potrebbe essermi utile fare alcuni dei tipi esperimenti che vengono usati per la scuola media con cellule, globuli rossi, tessuti e roba simile.
E' proprio durante queste mie ricerche che ho conosciuto Andrea (Enotria).
In base ai sui consigli il mio microscopio dovrebbe avere le seguenti caratteristiche salienti:
- trinoculare;
- quartetto classico di obiettivi 4-10-40-100;
- obiettivi acromatici o semiplanari-acromatici, se non molto più costosi degli acromatici (evitare i planacromatici);
- sistema ottico 160 mm;
- se possibile l'illuminazione di tipo Kholer;
- che sia possibile, in futuro, aggiungere le componenti per il contrasto di fase;
- costo di un tale microscopio tra 500 e 800 euro; prezzi superiori solo se è uno delle 4 sorelle (Nikon, Zeiss, Leitz e Olympus).
In aggiunta:
- lente micrometrica 10x;
- vetrino micrometrico;
- adattatore per macchina fotografica, nel mio caso una bridge Fujifilm Finepix.

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 13 mar 2013, 18:37
da rededivad
Dopo mesi di ricerche e decine di mail di preventivo sono ancora incasinatissimo.
Sia per una mia caratteristica personale, nonché per la mia ignoranza crassa e supina a riguardo.
A questo si aggiunge che spesso anche chi vende non ha grandi competenze a riguardo e spesso non è nemmeno possibile provarli.
Un po' alla volta volevo postare i miei dubbi per cercare di arrivare a ridurre i possibili candidati, che attualmente sono circa una dozzina.

Una delle mie varie preoccupazioni è che gli oculari siano adatti alla vista con gli occhiali.
Ma il mio dubbio è rispetto a questo parametro è quanto conta il diametro dell'oculare? C'è una reale differenza pratica tra uno di 18 mm e uno di 20 mm?
In realtà non dovrebbe essere più rilevante, rispetto a questo punto, l'estrazione pupillare, che però sulle schede non mettono mai? Quanto dovrebbe essere il valore minimo dell'estrazione pupillare (la misura della distanza cui deve stare l'occhio dalla lente dell'oculare, affinché la visione del campo sia ottimale) perché sia effettivamente comodo l'uso con gli occhiali?

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 13 mar 2013, 19:48
da Enotria
Ti do ragione, non è il diametro della lente del oculare che deve preoccupare chi porta gli occhiali, ma la distanza pupillare che deve essere piuttosto abbondante. Gli obiettivi normali hanno una distanza pupillare attorno ai 15 mm, a chi porta gli occhiali serve avere almeno 20/25 mm.
In genere, nell'oculare è indicato un paio di occhiali proprio ad indicare che sono adatti ai portatori, altrimenti puoi facilmente misurarla con un vetrino smerigliato: lo metti di coltello sopra alla lente di uscita dell'oculare e vedi dove si forma l'incrocio, eventualmente lo misuri.
Oculari con diversa altezza della pupilla: a sin normale, a des per occhiali.
Oculari con diversa altezza della pupilla: a sin normale, a des per occhiali.
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Un consiglio: abbandona l'idea di utilizzare la tua bridge per fare foto al microscopio, sono quelle meno adatte e, se proprio insisti, non mi venire a chiedere come fare. :D



:bye:

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 13 mar 2013, 19:55
da rededivad
Enotria ha scritto:
Un consiglio: abbandona l'idea di utilizzare la tua bridge per fare foto al microscopio, sono quelle meno adatte e, se proprio insisti, non mi venire a chiedere come fare. :D
:bye:
Grazie della dritta.
Quindi un'oculare con 16 mm di estrazione pupillare sarebbe insufficiente.
Peccato per la bridge, perché volevo trovare un modo per riutilizzare la mia vecchia macchinetta che ammuffisce nell'armadio.
Devo allora virare sull'uso della mia compatta powershot A495?
:bye:

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 13 mar 2013, 20:07
da Enotria
Si, le più semplici da collegare sono le compatte leggere, con zoom poco spinto (1:3 o 1:4 massimo). Controlla che abbia l'autoscatto, meglio se a due secondi, e la configurazione "Panorama".


:bye:

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 14 mar 2013, 14:35
da rededivad
La powershot A495 ha tutte le caratteristiche che hai elencato.
Per poterlo usare ci sarà binosgno di un adattatore che sarà diverso da quello per una reflex immagino...

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 20 mar 2016, 11:28
da supereos1
rededivad ha scritto:Dalla scorsa estate sono alla ricerca di un microscopio biologico: il mio utilizzo sarebbe legato alla visione delle cellule
- obiettivi acromatici o semiplanari-acromatici, se non molto più costosi degli acromatici (evitare i planacromatici);
Ciao, perchè i planacromatici non vanno bene, in teoria sarebbero otticamente più performanti?

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 22 mar 2016, 00:42
da Enotria
In Ottica nulla si ottiene senza un costo o senza perdere qualcosa d'altro.

La bravura del ricercatore è proprio quella di sapere cosa vuole ottenere, conoscere tecnicamente gli strumenti disponibili ed infine, fare le giuste scelte, che saranno SEMPRE dei compromessi.

Nel caso del planare, il vantaggio di avere una visione perfettamente piatta fino ai bordi del campo, la si paga con una maggior complicazione ottica che comporta la rinuncia ad una maggiore distanza di lavoro, all'utilizzo di un maggior numero di lenti e quindi ad un minor contrasto, spesso le lenti frontali hanno una curvatura invertita, sono quindi concave, con immaginabili difficoltà nel tenerle pulite, ecc.
Quindi ben vengano gli obiettivi planari, ma solo se ne avete realmente bisogno. :D

:fiori:

Re: Come scegliere il microscopio biologico

Inviato: 22 mar 2016, 01:01
da Enotria
rededivad ha scritto:La powershot A495 ha tutte le caratteristiche che hai elencato.
Per poterlo usare ci sarà binosgno di un adattatore che sarà diverso da quello per una reflex immagino...
La differenza fondamentale rispetto alla reflex è la presenza dell'obiettivo ed il fatto che non lo puoi togliere.
Questo ti porta subito a fissare alcuni punti conseguenziali: la messa a fuoco dell'obiettivo della compatta deve essere bloccato si infinito ed inoltre, più semplice è questo obiettivo, più facilmente si può adattare la fotocamera al microscopio.

Pertanto, se cercate una compatta da utilizzare con il microscopio, cercate solo macchine semplici, con zoom molto modesti, lasciate perdere le bridge o i super zoom.

Per quanto poi riguarda l'adattatore, si risolve in una semplice struttura di supporto o, meglio, in una flangia che porta un oculare adatto.
Una delle mie prime compatte adattate alla microscopia
Una delle mie prime compatte adattate alla microscopia
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:fiori: