Liliac. 31: t. 37. (1803)
Liliaceae
Tulipano di Clusius, Deutsch: Damen-Tulpe
English: Lady tulip
Français: Tulipe de Perse
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta perenne con bulbo globoso di 2-3 cm di Ø, rivestito da una tunica brunastra, internamente lanosa;steli flessibili, lisci e sottili, altezza 10-30 cm.
Foglie lineari-lanceolate, intere, canalicolate, acuminate, lievemente ondulate, di un verde glauco, larghe 1-3 cm, lunghe sin a 30 cm.
L'infiorescenza terminale eretta, di forma campanulata, sostenuta da uno scapo cilindrico, è costituita da 6 tepali. I boccioli sono piccoli, appuntiti ed attorgigliati su se stessi quando sono chiusi. All'antesi i 3 tepali esterni ellittico-lanceolati, acuti, di 3-4 cm presentano la caratteristica ed elegante striatura verticale rosso-cremisi dal lato esterno, all'interno i 3 tepali tutti bianchi, più stretti, un poco ottusi, fanno risaltare la gola violacea, con una macchia basale, talvolta nero-purpurea. Stami con antere porpora scuro.
Produce semi a capsula assai raramente.
Tipo corologico: Asiatica - Pianta del continente asiatico.
Habitat: Negli incolti, luoghi abbandonati, vigneti, frutteti, in ogni tipo di terreno, al sole o a mezz'ombra, dal piano fino a 800 m.
La specie è una delle prime importate per ornamento nel XVII secolo. I ritrovamenti in Romagna hanno carattere di spontaneità e si può parlare di inselvatichimento.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome tulipa sembra derivi dal turco dulbend = turbante o dal persiano toliban=turbante, per analogia coi tepali del fiore che si presentano come le pieghe di un turbante, mentre il nome della specie clusiana in onore al botanico fiammingo Carolus Clusius, Charles de l'Ecluse (1526-1609), francese, professore di botanica a Leyden e che diffuse la coltivazione del tulipano in Europa.
Proprietà ed utilizzi:
La coltura del tulipano in Europa risale al XVI secolo , importata dai Turchi dall'Asia centrale. I primi commercianti lo introdussero in Europa per scopi alimentari. Non ebbe successo in campo gastronomico, ma in seguito si diffuse per scopi ornamentali.
In Olanda il commercio divenne così fiorente da provocare una grande speculazione fra tutte le classi sociali, sviluppando una bulbo-mania che raggiunse prezzi insostenibili con una borsa al continuo rialzo per i cultivar più pregiati.
In seguito leggi severe, produssero il crollo di questo commercio travolgente, ponendo fine alla speculazione.
Note e Curiosità: Sembra che il Tulipa clusiana, conosciuta come "Tulipano di Persia", sia stato il primo tulipano ad essere coltivato in Italia, e precisamente a Firenze, ad opera di Matteo Caccini nel 1607, che in seguito lo fece conoscere a Clusius.
In Iran (allora Persia) nella leggenda popolare si tramanda che il tulipano era un fiore tinto di rosso dal sangue di un innamorato ed era il simbolo per eccellenza da offrire alla propria ragazza per mostrare e dichiarare il vero amore.
In Turchia il tulipano era considerato di buon auspicio, in Occidente il suo simbolismo fu più controverso, quello selvatico simboleggiava il primo amore, quello coltivato alludeva all'amore incostante.
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri
