Sp. Pl.: 796 (1753)
Asteraceae
Lattugaccio comune, Condrilla giunchiforme, Deutsch: Grosser Knorpellatich
English: Rush skeletonweed
Español: Achicoria dulce
Français: Chondrille à tiges de jonc
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea di colore verde chiaro con asse fiorale alto 40 - 120 cm .
Fusto cilindrico, eretto con rami inseriti ad angolo acuto; setoloso, glaucescente e con presenza di spinule retroflesse (1 -2 mm) nella parte bassa; nella parte superiore si presenta liscio e ramosissimo.
Foglie basali in rosetta (4 - 8 cm) aderente al terreno, di forma oblanceolata, roncinate o dentate. Le foglie basali seccano durante la fioritura; le caulinari lineari, ridotte e con bordo spinuloso.
Numerosi capolini subsessili, formanti fascetti di 2-5 con pedicelli ineguali e posti all'ascella delle foglie.
Fiori gialli tutti ligulati 10 - 13 mm su peduncoli di 1 - 2,5 cm che talvolta presentano brevi squamette.
Involucro sub-cilindrico lungo 12 mm e largo 5 mm, tomentoso e con squamette biseriate ,le esterne ovate, le interne lineari e acuminate.
Acheni con 5 costole troncati all'apice 3,5 mm con squamette poste alla base del rostro lungo e esile.
Pappo bianco candido (6-8 mm) con setole denticolate.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Sudsiber. - fascia arida della Siberia meridionale: di solito piante steppiche.
Distribuzione: Presente in tutte le regioni.
Habitat: Incolti, prati aridi, margine sentieri e strade. Da 0 a 1700 m di alt.
Sistematica e possibili confusioni: Allo stesso genere in Italia viene classificata anche Chondrilla chondrilloides (Ard.) Kartsen
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Deriva dal termine greco "chondros" = "seme" ma anche "grumo" che il Vaillant preferì perchè legato alla proprietà della pianta di emettere latice quando viene spezzata e si raggruma con facilità a contatto dell'aria. L'epiteto della specie indica il portamento del fusto simile al giunco.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleLa rosetta basale giovane si utilizza cruda in misticanza con altre erbe a cui conferisce un sapore asprigno. In alcune regioni (es. Toscana) è considerata come una delle più squisite erbe da insalata; in Romagna viene utilizzata cotta come ripieno delle piadine. All'occhio di un raccoglitore inesperto, la rosetta basale può essere confusa con Reichardia picroides (L.) Roth. Gli scapi possono essere usati a guisa di asparagi per produrre frittate.
Non si riconoscono particolari proprietà terapeutiche tranne una lieve azione soporifera se mangiata in grande quantità e delle generiche proprietà antiacide per lo stomaco.
Note e Curiosità: Fa parte delle erbe dette "bussole" per la disposizione delle foglie in parallelo con i raggi solari. E' generalmente legata all'ambiente sinantropico.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
Zangheri P. - Flora Italia - Cedam -1976
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori sulla Pietra - Gramma - 2002
Tradizioni orali personali
Scheda realizzata da Antonino Messina
