Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Moderatori: Anja, Marinella Zepigi

Avatar utente
Roberta Alberti
Moderatore
Messaggi: 6444
Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
Nome: Roberta
Cognome: Alberti
Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)

Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Messaggio da Roberta Alberti »

Carex limosa L.
Sp. Pl.: 977 (1753)


Cyperaceae

Carice della fanghiglia, Deutsch: Schlamm-Segge
English: Bog-sedge, mud sedge
Français: Laîche des bourbiers


Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 10-30 (40) cm, con lunghi stoloni orizzontali striscianti nel fango.
Fusto sottile, ascendente, ottusamente trigono, liscio, leggermente scabro verso l'alto.
Guaine basali intere o ± fibrose, brune o un po' rossastre.
Foglie da canalicolate a conduplicate, molto papillose, larghe (0,6) 1-2,5 mm, di colore verde grigiastro, generalmente più brevi del fusto.
Ligula breve inferiore a 2 mm, ottusa; antiligula assente o talvolta corta con apice arrotondato.
Brattee fogliacee inferiori prive di guaina o con guaina inferiore a 5 mm, generalmente più corta dell'infiorescenza, di colore verde grigiatro.
Infiorescenza bruna decombente, lunga (3) 4-6,5 cm, unilaterale composta da 1 spiga superiore maschile e 1-3 spighe femminili ascellari.
Spiga maschile solitaria, lineare o fusiforme lunga 1-2,5 cm; gluma 3-4 mm, obovata, papillosa, con apice acuto, ottuso o mucronulato, senza margine scarioso, di colore rosso bruno.
Spighe femminili, ovoidi o poco allungate di (0,7) 1-1,5 (2) cm, lungamente peduncolate e ± pendule, densiflore (9-20 fiori) di colore bruno-verde; talvolta quella superiore androgina, con fiori maschili in alto; glume che si mantengono a lungo, largamente ovali, papillose, di 5-5,5 mm, lunghe ± quanto l'otricello, di colore bruno o rosso porpora, con nervature mediane verdi, senza margine scarioso, bruscamente ristrette in una punta fine.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 3-4 x 2 mm, suberetti, ovoidi-compressi, verdi opachi, glabri , papillosi, glauchi, con becco subnullo e nervi ben distinti.
Acheni di 1,5-2 x 1-1,5 mm, ellittici o obovati, trigoni, di colore bruno chiaro.

Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.

Habitat: Torbiere, acque acide; specie caratteristica del Caricetum fuscae.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Specie simile:
Carex magellanica Lam. subsp. irrigua (Wahlenb.) Hiitonen (vedi scheda) che si distingue per le foglie di larghezza superiore a 2 mm, brattee spesso superanti l'infiorescenza e per le glume maschili più lunghe (5-6 mm).

Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza.
Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


______________________________________________________________________________

Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da limus limo, fango, sudiciume: per l'ambiente di crescita o per l'aspetto

Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze organiche di origine animale o vegetale.

Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex limosa L.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Avatar utente
Roberta Alberti
Moderatore
Messaggi: 6444
Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
Nome: Roberta
Cognome: Alberti
Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)

Re: Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Messaggio da Roberta Alberti »

Ziano di Fiemme (TN), 1700 m, giu 2011
Foto di Ennio Cassanego

V. Arcina (BS), 1700 m, lug 1990
Foto di Franco Fenaroli

torbiera a sfagno
Allegati
1-immEC1.jpg
1-immEC1.jpg (124.66 KiB) Visto 657 volte
2-immFF.jpg
2-immFF.jpg (97.07 KiB) Visto 657 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Avatar utente
Roberta Alberti
Moderatore
Messaggi: 6444
Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
Nome: Roberta
Cognome: Alberti
Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)

Re: Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Messaggio da Roberta Alberti »

Val di Fleres (BZ), 2200 m, ago 2017
Foto di Filiberto Fiandri

Palù Masi Carretta (TN), 1300 m, lug 2013
Foto di Giovanni Bergamo Decarli
Allegati
3-immFF.jpg
3-immFF.jpg (116.47 KiB) Visto 656 volte
4-immGBD.jpg
4-immGBD.jpg (182.51 KiB) Visto 656 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Avatar utente
Roberta Alberti
Moderatore
Messaggi: 6444
Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
Nome: Roberta
Cognome: Alberti
Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)

Re: Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Messaggio da Roberta Alberti »

Ziano di Fiemme (TN), 1700 m, giu 2011
Foto di Ennio Cassanego
Allegati
5-immEC4.jpg
5-immEC4.jpg (27.12 KiB) Visto 656 volte
6-immEC5.jpg
6-immEC5.jpg (78.51 KiB) Visto 656 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Avatar utente
Roberta Alberti
Moderatore
Messaggi: 6444
Iscritto il: 03 ago 2012, 14:49
Nome: Roberta
Cognome: Alberti
Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)

Re: Carex limosa L. - Carice della fanghiglia

Messaggio da Roberta Alberti »

Ziano di Fiemme (TN), 1700 m, giu 2011
Foto di Ennio Cassanego
Allegati
7-immEC2.jpg
7-immEC2.jpg (39.42 KiB) Visto 656 volte
8-immEC3.jpg
8-immEC3.jpg (77.65 KiB) Visto 656 volte
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
Bloccato

Torna a “Schede Botaniche”