Carex punctata Gaudin - Carice punteggiata
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
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- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
- Residenza(Prov): Zola Predosa (BO)
Carex punctata Gaudin - Carice punteggiata
Carex punctata Gaudin
Agrost. Helv. 2: 152 (1811)
Cyperaceae
Carice punteggiata, Deutsch: Punktierte Segge
English: Dotted sedge
Español: Junco punteado
Français: Laîche ponctuée
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 15-60 cm, con corti rizomi e cespi sciolti.
Fusti eretti, lisci, ottusamente trigoni.
Guaine basali intere brunastre.
Foglie verdi, piane o ripiegate, larghe (2) 4-8 mm, più corte del fusto, liscie o leggermente scabre all'apice.
Ligula 3-7 mm con apice ± ottuso, più strette della lamina; antiligula molto corta e ottusa, talvolta inesistente.
Brattea fogliacea inferiore spesso superante l'infiorescenza.
Infiorescenza allungata giallo-verdastra, lunga (5) 10-25 cm, con spighe sessili, 1 superiore maschile e 2-6 inferiori femminili.
Spiga maschile clavata, lunga 1-3 (3,5) cm, talvolta con fiori femminili alla base; gluma 3-4 mm, oblungo-ovale, ialina o bruno chiaro con apice mucronato o increspato.
Spighe femminili ovoidi, erette, lunghe 0,5-2,5 cm, quella superiore talvolta con fiori maschili all'apice; la spiga inferiore talvolta distante e peduncolata; glume, 2,5-3,5 mm, obovate o ovali, bruno chiaro translucido o talvolta ialine, con nervatura mediana verde, apice acuminato o ottuso e mucronato.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) piriformi, di 3-3,6 (4) x 1,3-1,5 mm, allargati a maturità, plurinervati, patenti a maturazione, lucidi, spesso punteggiati di macchie rosso-brune, bruscamente ristretti in un becco di circa 1 mm, liscio e bidentato.
Acheni di 1,9-2,1 x 1,1-1,3 mm, obovati o ellittici, trigoni, di colore bruno scuro.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Habitat: sorgenti e torbiere anche in acque salmastre.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex distans L. (vedi scheda) che si distingue per la ligula più corta (2-3 mm) e otricelli con becco scabro
Carex hostiana DC. (vedi scheda) che si distingue per gli otricelli ovati o obovati con becco scabro e acheni ovali ben formati (2-3 mm).
Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da pungo pungere: punteggiato, macchiettato, allude agli otricelli finemente punteggiati.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
GUIDA ALLA FLORA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Agrost. Helv. 2: 152 (1811)
Cyperaceae
Carice punteggiata, Deutsch: Punktierte Segge
English: Dotted sedge
Español: Junco punteado
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Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 15-60 cm, con corti rizomi e cespi sciolti.
Fusti eretti, lisci, ottusamente trigoni.
Guaine basali intere brunastre.
Foglie verdi, piane o ripiegate, larghe (2) 4-8 mm, più corte del fusto, liscie o leggermente scabre all'apice.
Ligula 3-7 mm con apice ± ottuso, più strette della lamina; antiligula molto corta e ottusa, talvolta inesistente.
Brattea fogliacea inferiore spesso superante l'infiorescenza.
Infiorescenza allungata giallo-verdastra, lunga (5) 10-25 cm, con spighe sessili, 1 superiore maschile e 2-6 inferiori femminili.
Spiga maschile clavata, lunga 1-3 (3,5) cm, talvolta con fiori femminili alla base; gluma 3-4 mm, oblungo-ovale, ialina o bruno chiaro con apice mucronato o increspato.
Spighe femminili ovoidi, erette, lunghe 0,5-2,5 cm, quella superiore talvolta con fiori maschili all'apice; la spiga inferiore talvolta distante e peduncolata; glume, 2,5-3,5 mm, obovate o ovali, bruno chiaro translucido o talvolta ialine, con nervatura mediana verde, apice acuminato o ottuso e mucronato.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) piriformi, di 3-3,6 (4) x 1,3-1,5 mm, allargati a maturità, plurinervati, patenti a maturazione, lucidi, spesso punteggiati di macchie rosso-brune, bruscamente ristretti in un becco di circa 1 mm, liscio e bidentato.
Acheni di 1,9-2,1 x 1,1-1,3 mm, obovati o ellittici, trigoni, di colore bruno scuro.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Habitat: sorgenti e torbiere anche in acque salmastre.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili:
Carex distans L. (vedi scheda) che si distingue per la ligula più corta (2-3 mm) e otricelli con becco scabro
Carex hostiana DC. (vedi scheda) che si distingue per gli otricelli ovati o obovati con becco scabro e acheni ovali ben formati (2-3 mm).
Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da pungo pungere: punteggiato, macchiettato, allude agli otricelli finemente punteggiati.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
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Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex punctata Gaudin - Carice punteggiata
Monte Comero (FC), 850 m, giu 2014
Foto di Giorgio Faggi
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Varazze (SV), 155 m, giu 2015
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Re: Carex punctata Gaudin - Carice punteggiata
Piani di Pra - Genova (GE), 284 m, mag 2013
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Case Civago (RE), giu 1993
scansione da erbario di Giuseppe Branchetti
Foto di Villiam Morelli
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Re: Carex punctata Gaudin - Carice punteggiata
Donnas (AO), 520 m, mag 2014
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Piani di Pra, Genova (GE), 284 m, mag 2013
Varazze (SV), 155 m, giu 2015
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Varazze (SV), 155 m, giu 2015
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Piani di Pra, Genova (GE), 284 m, mag 2013
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Monte Comero (FC), 850 m, giu 2014
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