Carex glacialis Mack. - Carice glaciale
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
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- Nome: Roberta
- Cognome: Alberti
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Carex glacialis Mack. - Carice glaciale
Carex glacialis Mack.
Bull. Torrey Bot. Club 37: 244 (1910)
Cyperaceae
Carice glaciale, Deutsch: Gletscher-Segge
English: Glaciel sedge
Français: Laîche des glaciers
Nessuna Forma biologica definita
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (5) 10-20 (-30) cm, con corti rizomi, formante piccoli e densi cespi.
Fusto sottile Ø 0,7 mm, liscio, scabro nella parte superiore.
Guaine basali intere con evidenti venature, bruno-rossastre.
Foglie larghe (0,5) 1,5-(2) mm, lunghe (2) 4-6 (-10) cm, più corte del fusto, erette, ripiegate o contorte, con margini e venature dorsali scabre, di colore bruno-rossastro alla base e verde-brillante nel resto.
Ligula minuscola con apice arrotondato.
Brattea inferiore setacea o glumaceo-setacea con guaina di circa 1 mm.
Infiorescenza formata da 1 spiga maschile terminale e 2-3 spighe femminili laterali.
Spiga maschile 2-8 x 0,7-2 mm, bruno-rossastra con peduncolo di 1-2 mm, contenente meno di 10 fiori; gluma obovata, nero-rossastra con margini ialini e nervatura mediana più chiara, apice da ottuso ad acuto.
Spighe femminili lunghe 2-9 x 1-3 mm, da erette a eretto-espanse, quella superiore subsessile, quelle inferiori con peduncolo di 2-5 mm; glume da largamente ovate a subrotonde, bruno rossastre con ampio margine ialino e nervature centrali verdi, apice da acuminato a cuspidato,
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 1,5-2,5 x 0,9-1,2 mm, subrotondi, maculati di verde e bruno, lucidi, lisci, attenuati bruscamente in un becco scabro di 0,3-0,5 mm, troncato obliquamente.
Acheni di circa 1,75x0,8 mm, obovati, trigoni.
Nessun Tipo corologico definito
Habitat: Specie artico alpina molto rara.
.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile:
Carex rupestris All. (vedi scheda) che si distingue per avere 1 sola spiga terminale lunga 0,8-2 cm, per l'assenza di brattee inferiori e per gli otricelli 2,5-4 mm, largamente ellittici o obovati, attenuati in un becco diritto.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: l nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da glaciés ghiaccio: dei ghiacci, glaciale, che cresce vicino ai ghiacciai.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora of North America.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Bull. Torrey Bot. Club 37: 244 (1910)
Cyperaceae
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Fusto sottile Ø 0,7 mm, liscio, scabro nella parte superiore.
Guaine basali intere con evidenti venature, bruno-rossastre.
Foglie larghe (0,5) 1,5-(2) mm, lunghe (2) 4-6 (-10) cm, più corte del fusto, erette, ripiegate o contorte, con margini e venature dorsali scabre, di colore bruno-rossastro alla base e verde-brillante nel resto.
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Brattea inferiore setacea o glumaceo-setacea con guaina di circa 1 mm.
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Spiga maschile 2-8 x 0,7-2 mm, bruno-rossastra con peduncolo di 1-2 mm, contenente meno di 10 fiori; gluma obovata, nero-rossastra con margini ialini e nervatura mediana più chiara, apice da ottuso ad acuto.
Spighe femminili lunghe 2-9 x 1-3 mm, da erette a eretto-espanse, quella superiore subsessile, quelle inferiori con peduncolo di 2-5 mm; glume da largamente ovate a subrotonde, bruno rossastre con ampio margine ialino e nervature centrali verdi, apice da acuminato a cuspidato,
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Acheni di circa 1,75x0,8 mm, obovati, trigoni.
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Sistematica e possibili confusioni: Specie simile:
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Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
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" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex glacialis Mack. - Carice glaciale
Munt Buffalora, Val dal Fuorn, Engadina-Svizzera (EE), 2400 m, ago 2023
Foto di Roberto Ferranti
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Munt Buffalora, Val dal Fuorn, Engadina-Svizzera (EE), 2400 m, ago 2023
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Alpi Vallesane, Svizzera (EE), 2570 m, giu 2020
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marinella
La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare (P. Calamandrei)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare (P. Calamandrei)
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