Carex myosuroides Vill. - Elina
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
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Carex myosuroides Vill. - Elina
Carex myosuroides Vill.
Prosp. Hist. Pl. Dauphiné: 17 (1779)
Elyna bellardi (All.) Koch, Elyna myosuroides (Vill.) Fritsch, Elyna spicata Schrad., Kobresia bellardi Degl., Carex bellardii All., Elyna bellardii (All.) K. Koch, Elyna scirpina (Willd.) Pax, Kobresia bellardii (All.) Degl. ex Loisel., Kobresia scirpina Willd., Kobresia myosuroides (Vill.) Fiori
Cyperaceae
Elina, Cobresia coda di topo, Deutsch: Nacktried
English: Mouse-tail bog sedge
Español: Elina (catalán)
Français: Laîche fausse ratoncule, cobrésia queue-de-souris
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (5) 8-20 (30) cm, densamente cespugliosa, avvolta alla base da guaine brune, lucide, che formano un manicotto cilindrico di 2-3 cm.
Fusto eretto, rigido, subcilindrico.
Foglie giunchiformi erette, larghe 0,5-0,8 mm, convolute, acute e subspinose all'apice, inferiori o uguali al fusto.
Ligula inferiore a 1 mm, con apice ottuso.
Brattea inferiore glumacea.
Infiorescenza spiciforme, cilindrica, 2 x 10-20 (25) mm, formata da 10-20 spighette, inserite direttamente sul fusto, ciascuna con 1 fiore femminile basale e 1 fiore maschile superiore; talvolta la spighetta superiore con un solo fiore maschile.
Glume di 2 mm circa, ovali, uninervate, brune, con margine scarioso e apice ± acuto.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) bruni, di 2-3,5 mm, divisi longitudinalmente sul lato ventrale, ciascuno contenente un fiore femminile e uno maschile, talvolta quelli superiori con un solo fiore maschile.
Acheni di (2) 3 mm, dal contorno oblungo-ellittico, subtrigoni, bruni, brillanti, con la base dello stilo persistente che forma un becco.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Creste ventose, pendii erbosi, pascoli alpini in stazioni soleggiate. Specie caratteristica dei Carici rupestris-Kobresietea, rara anche nei pascoli del Seslerion albicantis.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal greco μῦς, μυός mys myós topo, da οὐρά ourá coda e da εἶδος eídos sembianza: che assomiglia a una coda di topo, per l'aspetto dell'infiorescenza.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex myosuroides Vill.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
Prosp. Hist. Pl. Dauphiné: 17 (1779)
Elyna bellardi (All.) Koch, Elyna myosuroides (Vill.) Fritsch, Elyna spicata Schrad., Kobresia bellardi Degl., Carex bellardii All., Elyna bellardii (All.) K. Koch, Elyna scirpina (Willd.) Pax, Kobresia bellardii (All.) Degl. ex Loisel., Kobresia scirpina Willd., Kobresia myosuroides (Vill.) Fiori
Cyperaceae
Elina, Cobresia coda di topo, Deutsch: Nacktried
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Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (5) 8-20 (30) cm, densamente cespugliosa, avvolta alla base da guaine brune, lucide, che formano un manicotto cilindrico di 2-3 cm.
Fusto eretto, rigido, subcilindrico.
Foglie giunchiformi erette, larghe 0,5-0,8 mm, convolute, acute e subspinose all'apice, inferiori o uguali al fusto.
Ligula inferiore a 1 mm, con apice ottuso.
Brattea inferiore glumacea.
Infiorescenza spiciforme, cilindrica, 2 x 10-20 (25) mm, formata da 10-20 spighette, inserite direttamente sul fusto, ciascuna con 1 fiore femminile basale e 1 fiore maschile superiore; talvolta la spighetta superiore con un solo fiore maschile.
Glume di 2 mm circa, ovali, uninervate, brune, con margine scarioso e apice ± acuto.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) bruni, di 2-3,5 mm, divisi longitudinalmente sul lato ventrale, ciascuno contenente un fiore femminile e uno maschile, talvolta quelli superiori con un solo fiore maschile.
Acheni di (2) 3 mm, dal contorno oblungo-ellittico, subtrigoni, bruni, brillanti, con la base dello stilo persistente che forma un becco.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Habitat: Creste ventose, pendii erbosi, pascoli alpini in stazioni soleggiate. Specie caratteristica dei Carici rupestris-Kobresietea, rara anche nei pascoli del Seslerion albicantis.
Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico dal greco μῦς, μυός mys myós topo, da οὐρά ourá coda e da εἶδος eídos sembianza: che assomiglia a una coda di topo, per l'aspetto dell'infiorescenza.
Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.
Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
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Carex myosuroides Vill.
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Scheda realizzata da Roberta Alberti
" Felici coloro che vedono la bellezza…dove altri non vedono nulla" (Camille Pissarro)
Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex myosuroides Vill. - Elina
Laste jurinbrutto (TN), 2000 m, lug 2010
Foto di Ennio Cassanego
Piccolo S. Bernardo (AO), ago 1990
Foto di Franco Fenaroli
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Piccolo S. Bernardo (AO), ago 1990
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex myosuroides Vill. - Elina
Val Fredda (BS), 2250 m, lug 2015
Foto di Alessandro Federici
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex myosuroides Vill. - Elina
Laste jurinbrutto (TN), 2000 m, lug 2010
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Amare la natura significa amare se stessi
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Re: Carex myosuroides Vill. - Elina
Laste jurinbrutto (TN), 2000 m, lug 2010
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Limone Piemonte (CN), 2050 m, ago 2014
Foto di Giacomo Bellone
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Limone Piemonte (CN), 2050 m, ago 2014
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Re: Carex myosuroides Vill. - Elina
marinella
La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare (P. Calamandrei)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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