Carex austroalpina Bech. - Carice sudalpina

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Carex austroalpina Bech. - Carice sudalpina

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Carex austroalpina Bech.
Candollea 8: 12. (1939)

Carex refracta Auct. non Roth, Carex tenax Reut., Carex tendae (W. Dietr.) Pawł., Carex ferruginea Scop. subsp. tenax (H. Chr.) K. Richt., Carex ferruginea Scop. subsp. tendae W. Dietr., Carex ferruginea Scop. subsp. austroalpina (Bech.) W. Dietr., Carex refracta Willd., Carex ferruginea Scop. subsp. australpina (Bech.) W. Dietr.

Cyperaceae

Carice sudalpina, Carice delle Alpi Meridionali, Deutsch: Südalpen-Segge
English: Sudalpine sedge
Français: Laîche des Alpes méridionales


Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (30) 40-70 (80) cm, densamente cespugliosa, priva di stoloni.
Fusto subcilindrico di Ø 0,9-1,15 mm, eretto, generalmente liscio, inclinato all'apice.
Guaine basali venate, rosso-brune, leggermente lucide.
Foglie piane o ripiegate a "V", erette, larghe 1-2,5 mm, spesso superanti il fusto, ruvide ai margini.
Ligula di circa 1,6 mm, con apice ottuso; senza antiligula.
Brattea fogliare inferiore, guainante, più corta dell'infiorescenza.
Infiorescenza allungata, pendente, formata da 1 spiga maschile e (1) 2-3 (4) spighe femminili
Spiga maschile terminale lunga (2) 3,5-5 cm, fusiforme, rossastra; gluma lanceolata-lineare, con apice ottuso o troncato, di colore bruno scuro con nervatura mediana più chiara e margine scarioso.
Spighe femminili pendule, lunghe 2-3 cm, ± cilindriche, rossastre, generalmente con 10-20 fiori, peduncolate, quelle inferiorei con peduncolo molto lungo; glume ovali, con apice acuto, brevemente mucronato o raramente ottuso, di colore dal bruno chiaro al bruno porpora e nervatura centrale verde, margine scarioso, più corte o uguali agli otricelli.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) eretti o suberetti di (2,8)3-3,5(4,2) x 1,1-1,7 mm, dal contorno ovale o ellittico, trigoni,con margini aculeati nella metà apicale, bruscamente assottigliati in un becco di 1-1,5 mm, scabri sugli angoli.
Acheni di (1,5)1,9-2,1 x 1-1,5 mm, dal contorno obovato, trigoni, di colore bruno scuro.

Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).

Habitat: Prati erbosi e cespuglietti subalpini, creste e pendii soleggiati, aridi, su terriccio fine calcareo o dolomitico nella fascia subalpina e raramente montana; Nel suo aspetto tipico si ritrova dal Monte Baldo ai Lessini, M. Bondone, Val di Ledro, M. Tombea, Alpi Orobie e Grigne. E' segnalata anche per le A.Marittime, Cozie e Grazie.

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Sistematica e possibili confusioni: Simile a Carex ferruginea Scop. (vedi scheda) che si differenzia per l'altezza del fusto (20-60 cm), per le guaine violacee, per la spiga maschile ferruginosa e per gli otricelli bruno-ferruginosi.
La differenza tra le due specie, richiederebbe una maggiore analisi di popolazione, poiché la determinazione non è sempre sicura e determina gravi dubbi sulla distribuzione delle specie.
Altre specie simili:
Carex brachystachys Schrank (vedi scheda): che si distingue per l'altezza inferiore del fusto (10-30 cm), per il fusto, le foglie e l'infiorescenza più sottili.
Carex firma Host (vedi scheda): che si distingue per l'altezza inferiore (5-20 cm)
per le foglie coriacee più larghe disposte in rosetta, per l'assenza di ligula e per le spighe più corte.
Carex sempervirens Vill. subsp. sempervirens (vedi scheda): che si distingue per le foglie più corte del fusto e otricelli di dimensioni maggiori (5-7 mm).
Carex fimbriata Schkuhr: (vedi scheda) che si differenzia per i corti rizomi, per le guaine fibrose rosso porpora, per le foglie più larghe (2-3 mm) e per le spighe femminili più corte e con breve peduncolo.

Per una corretta determinazione delle Carex è importante osservare gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale. In mancanza di questi elementi è quasi impossibile arrivare ad una determinazione certa.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico deriva da auster austro, il vento del sud, e da alpinus delle Alpi: delle Alpi meridionali

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex  è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex austroalpina
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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Crone (BS), 600 m, apr 2011
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M. Arera (BG), 1850 m, lug 2008
Foto di Giovanni Perico

Massiccio della Concarena (BS), 1430 m, lug 2016
Foto di Alessandro Federici
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Sassello (SV), m 1030 m, apr 2011
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Sassello (SV), m 1030 m, apr 2011
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Limone Piemonte (CN), 2140 m, ago 2017
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