Hort. Brit. 287 287 (1827)
Basionimo: Convolvulus cairicus L. - Syst. Nat. (ed. 10) 2: 922 (1759)
Altri sinonimi: Ipomoea stipulacea Jacq. FO uniflora Meisn., nom. Illeg, Ipomoea cairica (L.) Sweet V uniflora Hoehne, nom. illeg., Ipomoea tuberculata (Desr.) Roem. & Schult. V trichosperma Hillebr., Ipomoea palmata Forssk. V semine-glabra Blatt. & Hallb., Ipomoea cairica (L.) Sweet V semine-glabra (Blatt. & Hallb.) Bhandari, Ipomoea rosea Choisy V pluripartita Hassl., Ipomoea stipulacea Jacq. FO pluriflora Meisn., nom. inval., Ipomoea cairica (L.) Sweet V obtusata Hoehne, Ipomoea tuberculata (Desr.) Roem. & Schult. V lineariloba Hillebr., Ipomoea cairica (L.) Sweet V lineariloba (Hillebr.) O.Deg. & Ooststr., Ipomoea cairica (L.) Sweet V hederacea Hallier f., Ipomoea palmata Forssk. V gracillima Collett & Hemsl., Ipomoea cairica (L.) Sweet V gracillima (Collett & Hemsl.) C.Y.Wu, Ipomoea tuberculata (Desr.) Roem. & Schult. V abbreviata Choisy, Convolvulus cavanillesii (Roem. & Schult.) Spreng., Convolvulus heptaphyllus Willd., Convolvulus lymphaticus Vell., Convolvulus paniculatus Náves, Convolvulus quinquelobus Vahl, Convolvulus tuberculatus Desr., Ipomoea bouvetii Duchass. & Walp., Ipomoea cavanillesii Roem. & Schult., Ipomoea funaria Larrañaga, Ipomoea gracillima (Collett & Hemsl.) Prain. non Peter, nom. illeg., Ipomoea heptaphylla Voigt, nom. illeg., Ipomoea palmata Forssk., Ipomoea pentaphylla Cav., non Jacq., nom. illeg., Ipomoea pulchella Roth, Ipomoea quinqueloba (Vahl) Roem. & Schult., Ipomoea senegalensis Lam., Ipomoea stipulacea Jacq., Ipomoea tuberculata (Desr.) Roem. & Schult., Ipomoea vesiculosa P.Beauv., Batatas cavanillesii (Roem. & Schult.) G.Don, Batatas senegalensis (Lam.) G.Don, Modesta tuberculata (Desr.) Raf., Ipomoea stipulacea Jacq. FO uniflora Meisn., nom. illeg.
Convolvulaceae
Campanella del Cairo, Ipomea del Cairo, Deutsch: Kairo-Prunkwinde
English: Cairo morning glory
Español: Bejuquillo de Caracas, campanilla palmeada
Français: Ipomée du Caire
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, sempreverde, rampicante o strisciante, con fusti glabri, lievemente angolosi, volubili, radicanti ai nodi, lignificati alla base, lunghi sino a 5 metri con radice tuberosa.
Foglie alterne, glabre, palmate, lunghe 4-9 cm, profondamente divise fino quasi alla base in 5 lobi da ovato-lanceolati a ellittici con margine intero o leggermente ondulato e apice mucronato, con le due coppie basali spesso a loro volta lobate, e lobo mediano lungo 4-5 cm e largo 2-2,5 cm su piccioli di 2-8 cm; spesso sono presenti pseudo-stipole (piccole foglie del germoglio ascellare), glabre, acute o ottuse all'apice.
Infiorescenze ascellari, su un peduncolo di 2-8 cm, con uno o più fiori riuniti in cime, su un pedicello lungo 0,5-2 cm, sepali ovati lunghi circa 0,5 cm, corolla imbutiforme, color viola lavanda, rosa, talvolta bianca, con gola più scura, di 4-6 cm di lunghezza e 5-7 cm di Ø.
I frutti sono capsule ± globose di 1 cm, paglierine o brune, glabre; i semi sono subglobosi, bruni di di 5-6 mm, tomentosi o talvolta con lunghi tricomi setosi sui margini.
Tipo corologico: Ignota - Origine ignota o incerta.
Distribuzione: L'origine esatta di questa specie è sconosciuta, si pensa che abbia avuto origine nell'Africa tropicale e in Asia. Si propaga facilmente, tanto da essersi naturalizzata in diverse aree tropicali e subtropicali comportandosi da infestante e causando una riduzione della biodiversità attraverso la sostituzione della vegetazione autoctona. In Italia è presente in Sicilia come neofita naturalizzata e in Sardegna come neofita casuale.
Habitat: Coltivata, introdotta come pianta ornamentale si diffonde ai margini delle strade e lungo i bordi dei canali.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco ῐψ íps verme roditore della vite e da ὅμοιος hómoios simile: simile al Convolvolo (pianta), che a sua volta era chiamato così per la somiglianza al verme (in latino il verme della vite era chiamato convolvulus). Questo nome fu adottato da Linneo (1737) in sostituzione del Quamoclit di Tournefort (1694, 1700) e nel suo Hortus Cliffortianus (1738) dà in apertura la seguente spiegazione: "Quamoclit è nome non classico; quindi preferisco quello di Ipomoea, per la grande somiglianza con il convolvolo". L' epiteto specifico significa originario dei pressi de Il Cairo.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibileDalla radice si estrae amido commestibile. L'intera pianta viene utilizzata per il trattamento delle infezioni esterne.
Note e Curiosità: Se coltivate l'Ipomoea cairica, fate attenzione, alcune parti della pianta, se ingerite, possono provocare avvelenamento a gatti e cani.
Principali Fonti
Flora of China
Weeds of Australia
Ipomoea cairica (L.) Sweet Flora Mesoamericana
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
