Tabl. Encycl. 1: 465. (1793)
Basionimo: Convolvulus batatas L. - Sp. Pl. : 154 (1753)
Altri sinonimi: Batatas edulis (Thunb. ex Murray) Choisy V xanthorhiza (Bojer) Choisy (Bojer) Choisy, Ipomoea indica (Burm.) Merr. V variabilis (Schltdl. & Cham.) L.O.Williams, Ipomoea batatas (L.) Lam. FO trifida Moldenke, Ipomoea batatas (L.) Lam. V subscandens Kuntze, Ipomoea tiliacea (Willd.) Choisy V smithii Fosberg, Ipomoea batatas (L.) Lam. V porphyrorhiza Griseb., Batatas edulis (Thunb. ex Murray) Choisy V porphyrorhiza (Griseb.) Ram.Goyena, Ipomoea fastigiata (Roxb.) Sweet V platanifolia (Vahl) Griseb., Ipomoea tiliacea (Willd.) Choisy V merremioides Fosberg, Ipomoea batatas (L.) Lam. V leucorrhiza Griseb., Ipomoea batatas (L.) Lam. V fastigiata (Roxb.) Kuntze, Ipomoea batatas (L.) Lam. V edulis (Thunb. ex Murray) Makino, Ipomoea batatas (L.) Lam. V dissoluta Kuntze, Ipomoea fastigiata (Roxb.) Sweet V ciliata Huber, Ipomoea batatas (L.) Lam. V apiculata (M.Martens & Galeotti) J.A.McDonald & D.F.Austin, Convolvulus attenuatus M.Martens & Galeotti, Convolvulus batata Vell., Convolvulus cordatifolius Vell., Convolvulus edulis Thunb. ex Murray, Convolvulus edulis Vell., nom. illeg., Convolvulus esculentus Salisb., nom. illeg., Convolvulus esculentus Vell., non Salisb., nom. illeg., Convolvulus fastigiatus Roxb., Convolvulus platanifolius Vahl, Convolvulus tuberosus Vell., non Spreng., nom. illeg., Convolvulus variabilis Schltdl. & Cham., Convolvulus varius Vell., Ipomoea apiculata M.Martens & Galeotti, Ipomoea catesbaei G.Mey., Ipomoea confertiflora Standl., Ipomoea davidsoniae Standl., Ipomoea edulis (Thunb. ex Murray) Niederl., Ipomoea fastigiata (Roxb.) Sweet, Ipomoea mucronata Schery, Ipomoea platanifolia (Vahl) Roem. & Schult., Ipomoea purpusii House, Ipomoea tabascana J.A.McDonald & D.F.Austin, Ipomoea variabilis (Schltdl. & Cham.) Choisy, Ipomoea vulsa House, Ipomoea wallii (Morren) Hemsl., Batatas batatas (L.) H.Karst., nom. inval., Batatas betacea Lindl., Batatas edulis (Thunb. ex Murray) Choisy, Batatas wallii Morren, Batatas xanthorhiza Bojer, Iobata Gagnep. & Courchet, Batatas edulis (Thunb. ex Murray) Choisy V xanthorhiza (Bojer) Choisy, Ipomoea batatas (L.) Lam. V lobata Gagnep. & Courchet
Convolvulaceae
Patata americana, Patata dolce, Deutsch: Süsskartoffel
English: Sweet potato
Español: Batata, patata dulce
Français: Patate douce
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea, perenne, con fusti prostrati o ascendenti, raramente volubili, verdi o violacei, molto ramificati, radicanti ai nodi, radici ingrossate in tuberi fusiformi di colore variabile, dal bianco al giallognolo fino al rosso porpora, in base alla varietà.
Le foglie alterne, portate da piccioli lunghi sino a 20 cm, sono variabili, da cuoriformi a ovate, intere o dentate, spesso profondamente lobate con 3-7 lobi, lunghe 5-10 cm, glabre o pubescenti.
I fiori portati da lunghi e robusti peduncoli angolosi, sono raggruppati in ombrelle ascellari; sepali di 8-15 mm, oblunghi o ellittici, disuguali con margine ciliato e apice solitamente acuminato; corolla campanulata, generalmente pentamera di colore variabile dal bianco al viola, con gola più scura.
Il frutto è una capsula deiscente, ovoidale, contenente 2-4 semi di colore brunastro, glabri.
Tipo corologico: Americ. - America.
Distribuzione: Introdotta come coltivata per uso alimentare, presente in Sicilia come alloctona casuale.
Sistematica e possibili confusioni: Sono note diverse centinaia di varietà caratterizzate da differenti forme, dimensioni, presenza di pigmenti e sostanze nutritive.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco ῐψ íps verme roditore della vite e da ὅμοιος hómoios simile: simile al Convolvolo (pianta), che a sua volta era chiamato così per la somiglianza al verme (in latino il verme della vite era chiamato convolvulus). Questo nome fu adottato da Linneo (1737) in sostituzione del Quamoclit di Tournefort (1694, 1700) e nel suo Hortus Cliffortianus (1738) dà in apertura la seguente spiegazione: "Quamoclit è nome non classico; quindi preferisco quello di Ipomoea, per la grande somiglianza con il convolvolo". L'epiteto specifico deriva da batata, nome vernacolare di questa pianta in Taino, lingua originale delle Grandi Antille e delle Bahamas.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibileSi possono utilizzare i tuberi, come le comuni patate, ma hanno sapore più dolce. La polpa può essere più o meno farinosa a seconda della cultivar. Anche le foglie sono commestibili. La Patata americana è una preziosa fonte di cibo, di mangimi per animali e materie prime industriali.
I suoi tuberi sono ricchi di amido, zuccheri, vitamina C, provitamina A, ferro e minerali.
Queste patate, sono poco caloriche, possono essere consumate anche da chi è a dieta, infatti 100 grammi apportano circa 90 kcal contengono prevalentemente carboidrati complessi.
La patata dolce è alleata della salute cardiovascolare. Il suo apporto di antiossidanti, vitamine, minerali e fibre aiuta infatti a proteggere cuore e arterie; è un alimento privo di grassi saturi e di colesterolo, che in quantità elevate possono promuovere l’aterosclerosi. Al contrario, le fibre aiutano a tenere sotto controllo la colesterolemia e la glicemia e l’elevato contenuto di carboidrati sotto forma di amido, riduce l’indice glicemico della patata dolce rispetto ad altre fonti di carboidrati. Molecole antiossidanti (in particolare la vitamina A) aiutano invece a combattere l’ossidazione, proteggendo non solo le arterie ma anche la vista, la pelle e le mucose. Altri benefici derivano dall’assunzione di vitamine del gruppo B (coinvolte in numerosi processi metabolici) e di minerali; in particolare, il ferro è importante per la produzione dei globuli rossi, il calcio e il fosforo proteggono la salute delle ossa e il potassio, ancora una volta, protegge l’apparato cardiovascolare controllando frequenza cardiaca e pressione.
Attenzione: la patata dolce potrebbe interferire con l’azione dei diuretici. È una fonte di acido ossalico, molecola che può favorire la formazione di calcoli.
Dalla Patata americana si possono ricavare succhi e bevande alcoliche.
Durante la lavorazione industriale le patate sbucciate e affettate, vengono lavate con acqua per rimuovere l'amido dalla loro superficie, generando così
come rifiuti di lavorazione oltre le bucce, anche l’acqua di lavaggio. Gli scarti di questa lavorazione per l' alto contenuto di amido, possono essere utilizzati per la produzione di acido lattico da fermentazione microbica o, più tradizionalmente, possono essere utilizzati per produrre mangimi animali di basso valore o fertilizzanti.
In Sud America il succo delle Patate dolci di colore rosso, unito al succo di lime, viene impiegato come colorante per i tessuti.
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.
Note e Curiosità: Reperti trovati nelle grotte del canyon di Chilca, nella zona centro-meridionale del Perù, testimoniano che già circa 8.000 a.C., l'uomo si cibava di queste patate . Sembra che le primordiali specie selvatiche della pianta siano apparse nelle zone tropicali del Messico.
Fu scoperta da Colombo già nei primi viaggi nelle Indie, tanto da essere chiamata Convolvolo indiano.
In Italia, fu introdotta nel 1630 dal Granduca Ferdinando II de' Medici, ma per molto tempo rimase una curiosità botanica, solo nell’Ottocento furono condotte sperimentazioni allo scopo di avviare la coltura su campo. Tra i primi a sperimentare la coltivazione di patata americana, fu il marchese Cosimo Ridolfi, ministro dell’agricoltura del neonato Regno d’Italia, nelle proprie campagne di Meleto in Toscana. In Veneto, risulta sia stata introdotta attorno al 1812 dal medico e botanico padovano Giuseppe Antonio Bonato, riscontrando condizioni favorevoli particolarmente nelle province di Padova, Rovigo e Venezia. Sono poi accertati tentativi pioneristici di coltivazione a metà ‘800 nella zona di Adria, mentre dai documenti d’archivio della Società d’Incoraggiamento per l’Agricoltura e l’Industria di Padova, apprendiamo che l’anno 1853 don Isidoro Piovan parroco di Anguillara, coltiva a patate 3430 mq poco distante dalla riva sinistra dell’Adige, ricavando 5500 libbre di prodotto per un valore di 333,75 lire.
Verso il 1880, fu introdotta alla grande coltura dal conte Antonio Donà dalle Rose, nella tenuta che la famiglia rodigina possedeva a ridosso dell’Adige in località Trona (esattamente di fronte ai terreni che costituivano la prebenda parrocchiale utilizzati dal parroco Piovan). Da qui la coltivazione si sarebbe estesa e ancora oggi circa l'80% è coltivato in Veneto, tra le province di Treviso, di Padova e di Venezia, dove la Patata americana è riconosciuta come alimento tradizionale.
Ipomoea batatas, può dirsi “americana” perché la sua domesticazione è avvenuta quasi contemporaneamente in due zone distinte del Nuovo Continente: in modo indipendente due distinti gruppi di agricoltori preistorici hanno trovato il modo di coltivarla in orti primitivi e ne hanno avviato la selezione, facendo gradualmente aumentare il volume dei tuberi, loro commestibilità, il loro potere nutritivo.
Una domesticazione è avvenuta dalle parti dell’attuale Messico ed ha originato la linea conosciuta come camote, l’altra ha avuto luogo sulle Ande ed ha originato una linea nota come kumara. Esiste una terza linea, nata per effetto dell’intensa selezione operata dagli spagnoli nei Caraibi dopo la scoperta delle Americhe, chiamata linea batata. Le “discendenti” di questo ceppo sono quelle che più conosciamo in Europa, dal momento che sono quelle che in modo più massiccio sono giunte poi anche nei campi del Vecchio Continente.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Flora of China
ORIGEN, EVOLUCIÓN Y DISTRIBUCIÓN DEL BONIATO (Ipomoea batatas (L.) Lam.). UNA REVISIÓN. Rev. Agricultura Tropical Vol. 3 No. 1:1-13, 2017
Padova MuSMe
Erba volant - I fantastici viaggi di Ipomoea batatas, la patata “americana” cittadina del mondo
IRCCS Humanitas - Enciclopedia Patata dolce o americana
WFO (2023): Ipomoea batatas (L.) Lam . Accesso effettuato il: 06 ott 2023
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
