Cat. Pl. Cub. [Grisebach] 203 (1866)
Basionimo: Convolvulus imperati Vahl - Symb. Bot. 1: 17–18 (1790)
Altri sinonimi: Convolvulus sinuatus Petagna, non Ipomoea sinuata Ortega, Convolvulus stoloniferus Cyr., Batatas sinuata Guss., Ipomoea stolonifera (Cyr.) J.F. Gmel., Convolvulus stolonifer Cyr., nom. illeg., Convolvulus stolonifer Cyr., Convolvulus stoloniferus Cyr., nom. illeg., Ipomoea stolonifera J.F.Gmel., nom. illeg., Batatas acetosifolia (Vahl) Choisy, Batatas littoralis (L.) Choisy, Convolvulus acetosifolius Vahl, Convolvulus arenarius Vahl, Convolvulus littoralis L., Ipomoea acetosifolia (Vahl) Roem. & Schult., Ipomoea acetosifolia (Vahl) Roem. & Schult. V longifolia Glaz., Ipomoea arenaria (Vahl) Roem. & Schult., Ipomoea carnosa R.Br., Ipomoea denticulata auct., non R.Br., Ipomoea deppeana G.Don, nom. illeg., Ipomoea littoralis (L.) Boiss., non Blume, nom. illeg.
Convolvulaceae
Campanella marina, Ipomea stolonifera, Campanella di Imperato, English: Beach morning-glory
Español: Campanita de playa, maravilla, bejuco de puerco
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, con rizoma ramificato, stolonifera, glabra, ± carnosa e latticifera di 2-7 dm.
Fusti a sezione circolare, volubili, striscianti, radicanti ai nodi, glabri.
Le foglie sono alterne, leggermente succulente, piuttosto piccole e variabili, hanno picciolo allungato spesso rossastro, lamina ellittica di 1-4 cm, cuoriforme alla base, arrotondata o biloba all'apice, margine intero, ondulato.
I fiori sono solitari, ascellari su peduncoli di 2-5 cm, pentameri, bratteolati, pedicellati, con bratteole opposte, da ovate a oblunghe, acute, spesso rossastre, pendenti; pedicelli solitamente più lunghi del calice, claviformi. Calice campanulato, con sepali leggermente disuguali, quelli esterni leggermente più corti e un po' più stretti di quelli interni, erbacei, ovati, ottusi, mucronati, con lievi venature, spesso con apice di colore rossastro.
La corolla è candida di 3-5 cm, imbutifome, più o meno gialla al centro, glabra. Lo stimma è bilobo.
I frutti sono capsule ± globose, glabre, che contengono con 2-3 semi di colore bruno scuro, densamente lanosi, con indumento
bruno chiaro.
Tipo corologico: Pantrop. - In tutta la fascia tropicale dell'Eurasia, Africa ed America.
Distribuzione: Questa specie, presente in alcune regioni meridionali, venne descritta per la prima volta per i dintorni di Napoli fin dalla fine del XVI secolo, dove poi si estinse. Le altre località scoperte da M. Tenore e G. Gussone nell'isola d'Ischia sono scomparse negli anni '70, ed è dubbia un'antica indicazione per l'isola di Capri. La sua scomparsa dalle spiagge della Campania è da attribuirsi alla pulitura degli arenili effettuata per permettere la balneazione (sigh). La specie è stata ritrovata recentemente in 3 nuove stazioni, 2 in località Bacoli (NA) e una a Pozzuoli (NA); purtroppo il primo sito classificato in corrispondenza del Lago Fusaro in comune di Bacoli, è andato distrutto, mentre gli altri 2 sono costituiti da uno o pochi individui.
Habitat: Specie pantropicale che cresce principalmente nelle sabbia, spiagge, dune e lungo le coste, in ambienti e zone umide.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco ῐψ íps verme roditore della vite e da ὅμοιος hómoios simile: simile al Convolvolo (pianta), che a sua volta era chiamato così per la somiglianza al verme (in latino il verme della vite era chiamato convolvulus). Questo nome fu adottato da Linneo (1737) in sostituzione del Quamoclit di Tournefort (1694, 1700) e nel suo Hortus Cliffortianus (1738) dà in apertura la seguente spiegazione: "Quamoclit è nome non classico; quindi preferisco quello di Ipomoea, per la grande somiglianza con il convolvolo"; quello specifico è dedicato a Ferrante Imperato (1550-1625), farmacista e naturalista italiano di Napoli, autore dell'Istoria Naturale libri XXLIII, un catalogo ragionato di minerali, fossili, piante e animali edito a Napoli nel 1599
Proprietà ed utilizzi:
Questa specie nella medicina popolare era comunemente usata per trattare infiammazioni, gonfiori e piaghe e per trattare il dolore postpartum e il mal di stomaco.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Convolvulus imperati in Symbolae botanicae, sive plantarum, tam earum, quas in itinere, imprimis orientali
WFO (2023): Ipomoea imperati (Vahl) Griseb . Pubblicato su Internet; Accesso effettuato il 18 settembre 2023
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
V. La Valva, S. Sabato. Nomenclature and Typification of Ipomoea imperati (Convolvulaceae).Taxon, vol. 32, no. 1, 1983, pp. 110–14. JSTOR. Accessed 17 Sept. 2023.
Bartolucci F. & al. (2022) Notulae to the Italian native vascular flora: 14. Italian Botanist 14: 119–131
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
