Carex divisa Huds. - Carice scirpina

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Carex divisa Huds. - Carice scirpina

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Carex divisa Huds.
Fl. Angl.: 348 (1762)

Carex divisa Huds. subsp. chaetophylla (Steud.) Nyman

Cyperaceae

Carice scirpina, Carice divisa, Deutsch: Geteilte Segge
English: Separated sedge
Español: Juncia, junquillo de tepe
Français: Laîche à utricules bifides, laîche divisée


Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 10-80 cm, che si sviluppa orizzontalmente con rizoma lungo e grosso (2 mm).
Fusto trigono, eretto, liscio o scabro superiormente, lungamente nudo e generalmente più lungo delle foglie.
Foglie piane, talvolta convolute, larghe 1,5-3 mm, scabre ai margini, più corte del fusto.
Ligula 2-3 mm, con bordi rialzati, apice ottuso o arrotondato; antiligula assente.
Brattea inferiore glumacea-setacea o fogliacea non guainante.
Infiorescenza breve in spiga compatta, lunga 1-2 (3) cm, rossastra formata da 3-8 spighe.
Spighe contigue, androgine, lunghe 3-13 mm, con fiori maschili superiori e fiori femminili inferiori; spesso le spighe inferiori dell'intera infiorescenza interamente femminili.
Glume dei fiori maschili di 3,5-4,5 mm, lanceolato-ellittiche, rosso bruno chiaro, con apice acuto; glume femminili di 3,5-5 mm, ovali, di colore bruno porpora, senza margine scarioso, più grandi o leggermente più piccole dell'otricello, con apice aristato o mucronato, raramente acuto.
Stimmi: 2
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 3,5-4 x 1,6-1,8 mm, a contorno ovale, piano-convessi, con abbondante tessuto spugnoso che circonda la base dell'achenio, debolmente venati, con bordi alati, verdastri o brunastri, con un becco di 0,7-1,1 mm, scabro, bifido o troncato.
Acheni di 1,5-2 x 1-1,7 mm, obovati o ellittici, piano-convessi, con la base dello stilo persistente.

Tipo corologico: Atl. - Areale centrato sulle coste atlantiche dell'Europa.
Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).

Habitat: prati umidi anche su suoli salmastri, bordi di stagni, su suolo argilloso, umido, basico.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: In ambienti aridi può presentarsi come pianta gracile con foglie convoluto-filiformi (varietà chaethophylla)

Simile a:
Carex chordorrhiza L.f. (vedi scheda) che si differenzia per i rizomi sottili, per l'infiorescenza molto più corta (7-15 mm) e otricelli con bordi non alati e privi di tessuto spugnoso alla base.
Carex praecox Schreb. (vedi scheda) che si distingue per le foglie più strette (0,7-1,4 mm), ligula più corta (0,5-1,5 mm), spighe con fiori femminili all'apice e maschili alla base e per gli otricelli a contorno ellittico.

Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza, anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

Immagine


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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico significa diviso, separato, distinto (dalle specie consimili).

Proprietà ed utilizzi:
Specie emettrice di isoprenoidi: sostanze vegetali di origine animale.

Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie

Note e Curiosità: Il genere Carex comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Catalogazione floristica per la didattica.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


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Saline di Cervia (RA), 1 m, apr 2014
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Portorecanati (MC),0 m, mag 2013
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Colli euganei (PD), 20 m, Apr 2010
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Roma (RM), 80 m, apr 2011
Tolfa (RM), 250 m, apr 2019
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Saline di Cervia (RA), 1 m, apr 2014
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