Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela +EMR

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Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Sacca di Goro (FE), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari


Premessa
Sporobolus maritimus (=Spartina maritima) è noto da tempo sul litorale dell'Emilia-Romagna, dove forma una rara associazione endemica del Nord Adriatico. Già nel 2017 ad un incontro per l'atlante della Flora Romagnola presso il Museo di Scienze Naturali di Sant'Alberto (RA) Nicola Merloni tenne un'interessante intervento: "Novità sulle spartine romagnole". In quell'occasione ebbi modo di conoscere anche Spartina x townsendii (ibrido S.maritima e S.alterniflorus) ora nota come Sporobolus × townsendii. In seguito a varie conversazioni con lo stesso Merloni si è più volte convenuto che le spartine alla foce del Bevano (RA) erano probabilmente ibride, tuttavia non si è mai approfondito l'argomento.

Ora per lavoro mi trovo a frequentare le zone della foce del Reno (RA,FE) e della Sacca di Goro (FE) dove ho osservato molte spartine. Guardando su Acta sono rimasto sorpreso che il taxa non sia ancora stato segnalato in Emilia-Romagna.
Il nuovo Pignatti fornisce una chiave piuttosto chiara, anche se poi nella descrizione vi sono discrepanze

foglie S.maritimus: chiave (4°vol.)->lamine non più di 6 mm Descrizione (1°vol) 4-8mm
culmi S.maritimus: chiave (4°vol.)-> 15-50 cm Descrizione (1°vol) 3-8 dm

A parte queste lievi differenze, le piante esaminate sembrano portare tutte verso S. ×townsendii. Siccome si tratta di una specie nuova per la regione chiedo anche una conferma

In accordo con chiavi e vari articoli i caratteri osservati sul campo (ho raccolto un solo campione) sono:
- glume pubescenti
- Ligule di peli misurate in una dozzina di esemplari sempre comprese tra 1,5 e 2 mm
- Antere misurate in 5 esemplari di 5 diverse stazioni sempre comprese tra 7,5 e 8 mm
- Altezza dei culmi fioriti sempre superiore a 50 cm, generalmente un metro o più
- Larghezza delle lamine fogliari da 6 a 9 mm
- Spighette lunghe 16-19 mm

Tutti questi dati portano nettamente verso S. × townsendii, devo tornare in loco, spero prima o poi di trovare anche S.maritimus, ma al momento latita. Metto alcune foto visto che in galleria mancano, e magari la prosima volta cerco di farne di migliori sul campo.

Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Sacca di Goro (FE), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

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Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Sacca di Goro (FE) e Foce Reno (RA), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

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Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Foce Reno (RA), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

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Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Sacca di Goro (FE) e Foce Reno (RA), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

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Sporobolus x townsendii (H.Groves & J.Groves) P.M.Peterson & Saarela
Poaceae: Sparto di Townsend
Sacca di Goro (FE) e Foce Reno (RA), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

[Marinella Zepigi]

Se chiedi conferma sposto in Che pianta è ?

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Visto che nessuno ha risposto e che nel frattempo ho trovato anche Sporobolus maritimus (=Spartina maritima) ho potuto fare il confronto tra le due entità che sono molto simili e crescano nello stesso ambiente.
Le differenze sono per lo più quantitative e ci si basa molto sulle misure. Un carattere particolare, evidente con la lente sul campo, è la forma degli stami:

- S.maritimus antere 4-6 mm deiscenti e fertili
-S.x townsendii antere 5-8 mm indeiscenti e sterili

allego foto di confronto

Foce Reno (RA), 0 m, giu 2023
Foto di Sergio Montanari

[AleAle]

In effetti, non ritrovo alcun altro rinvenimento segnalato per la Regione e quindi questa segnalazione documenta per la prima volta la presenza in regione di questo ibrido stabilizzato

Ale

[AleAle]

Mauro Pellizzari mi ha fornito molta bibliografia sull'argomento, che è stato indagato in modo molto approfondito.
La distinzione tra S. anglicus e S. x townsendii è ardua; secondo alcuni autori sono praticamente indistinguibili.
Tuttavia, con le chiavi della 2a ed del Pignatti, l'identificazione proposta da Sergio è corretta, in base essenzialmente alla lunghezza delle antere (5-8 mm in townsendii, sterili (ovvero non producono polline) ed indeiescenti); sono invece fertili e deiescenti, lunghe 8-13mm in S. anglicus).
Ciao
Ale

[nic]

In effetti la distinzione fra le tre specie di Sporobolus - maritimus, anglicus e x townsendii - è ardua, come dice Alessandro. Un carattere secondo me dirimente è la forma e la dimensione del polline; ebbi modo di occuparmene alcuni anni fa, come ha ricordato Sergio, e in quell'occasione fotografai i granuli pollinici di diversi esemplari, sia 'storici' (erbari di Padova e Ferrara) sia appena raccolti (soprattutto sacca di Bellocchio, ma anche Foce Bevano). La conclusione di questa indagine viene in qualche modo riassunta dalle foto che allego: il polline di S. x townsendii è < 45μ e ha la forma di un pallone sgonfio; il polline di S. maritimus è di forma normale, fertile, e <45μ; infine, il polline di S. anglicus è normale e fertile, ma di dimensioni maggiori, all'incirca = 50μ.
Al momento riesco ad allegare solo due foto, in cui compare il polline di S. x townsendii raccolto a Bellocchio nel 2016 e di S. anglicus relativo ad un esemplare dell'erbario di Ferrara, raccolto a Foce Volano nel 1987.

[nic]

Allego altre due foto, la prima col polline di S. maritimus raccolto da Wong a Chioggia in anni recenti, e la seconda col polline di S. anglicus raccolto a Bellocchio da Pellizzari nel 1994. Mi sembra abbastanza evidente che nel primo caso le dimensioni dei granuli pollinici sono < 50μ, mentre nel secondo sono all'incirca = 50μ..
Alle misurazioni dei granuli seguirono poi quelle delle ligule di peli, che confermarono la grande diffusione di S. anglicus nella sacca di Bellocchio, oltre che la probabile scomparsa, da quell'importante zona umida, di S. maritimus..

Per chi fosse interessato, i risultati di quelle ricerche sono descritti nella pubblicazione "The widespread and overlooked replacement of Spartina maritima by non-indigenous S. anglica and S. townsendii in north-western Adriatic saltmarshes", liberamente scaricabile su Researchgate: https://www.researchgate.net

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Ottimo grazie