Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
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Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
Nel comune di Fontigo, in provincia di Treviso, si trova l’oasi delle Fontane Bianche che è gestita da Legambiente. In questa zona, dove i torrenti Raboso e Rosper confluiscono nel fiume Piave, l’acqua sgorga da diverse risorgive creando pozze e stagni davvero suggestivi. L’area è visitabile in tutti i periodi dell’anno, ma in autunno e primavera si può dire che da il meglio di sé. Nel 2012 la sopravvivenza delle Fontane Bianche è stata messa a repentaglio dal progetto che prevedeva di costruire più a valle, presso il paese di Falzè, una diga che doveva servire come bacino irriguo e di laminazione per il Piave. Per fortuna idrologi e geologi con un po’ di senno sono riusciti a dimostrare che la diga di Falzè non solo sarebbe stata inutile, ma persino pericolosa. In questa zona il Piave scorre a fianco del Montello, una zona collinare caratterizzata dalla presenza di numerose cavità sotterranee. L’innalzamento delle acque avrebbe portato al loro allagamento con conseguenze del tutto imprevedibili sotto l’aspetto dell’equilibrio idrogeologico. Tale eventualità, secondo alcuni esperti, poteva compromettere persino la tenuta della diga stessa. L’idea di realizzare tale opera è stata inseguita per più di 40 anni e se fosse andata in porto ora le Fontane Bianche si troverebbero sotto vari metri d’acqua. Quindi, almeno per ora, possiamo stare tranquilli. Ma state all’erta, come gli zombie dei film horror, a volte ritornano!
Il punto di partenza con il parcheggio e una delle risorgive principali.
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Re: Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
La torretta di osservazione e i ponticelli che attraversano i numerosi rivoli d'acqua
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Re: Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
L'aula all'aperta per le scolaresche in visita e "il vascon" (in dialetto veneto la grande vasca)
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Re: Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
La zona chiamata "Le Volpere"
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Re: Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
[quote="Ivanorock"]Nel comune di Fontigo, in provincia di Treviso, si trova l’oasi delle Fontane Bianche che è gestita da Legambiente. In questa zona, dove i torrenti Raboso e Rosper confluiscono nel fiume Piave, l’acqua sgorga da diverse risorgive creando pozze e stagni davvero suggestivi. L’area è visitabile in tutti i periodi dell’anno, ma in autunno e primavera si può dire che da il meglio di sé. Nel 2012 la sopravvivenza delle Fontane Bianche è stata messa a repentaglio dal progetto che prevedeva di costruire più a valle, presso il paese di Falzè, una diga che doveva servire come bacino irriguo e di laminazione per il Piave. Per fortuna idrologi e geologi con un po’ di senno sono riusciti a dimostrare che la diga di Falzè non solo sarebbe stata inutile, ma persino pericolosa. In questa zona il Piave scorre a fianco del Montello, una zona collinare caratterizzata dalla presenza di numerose cavità sotterranee. L’innalzamento delle acque avrebbe portato al loro allagamento con conseguenze del tutto imprevedibili sotto l’aspetto dell’equilibrio idrogeologico. Tale eventualità, secondo alcuni esperti, poteva compromettere persino la tenuta della diga stessa. L’idea di realizzare tale opera è stata inseguita per più di 40 anni e se fosse andata in porto ora le Fontane Bianche si troverebbero sotto vari metri d’acqua. Quindi, almeno per ora, possiamo stare tranquilli. Ma state all’erta, come gli zombie dei film horror, a volte ritornano!
Scrivo queste poche righe perché è tornato alla ribalta il progetto della diga di Falzè di Piave. Tutto nasce dalla candidatura a sito UNESCO del fiume Piave e delle colline del Prosecco. In questi giorni alcune persone favorevoli al progetto sostengono che “il Piave è il fiume più saccheggiato d’Italia, che bisogna restituire l’acqua dei prelievi idroelettrici e che la diga di Falzè è un metodo per ridare vita al fiume”. In base a queste affermazioni sembra quasi che la diga può solo portare del bene. E le Fontane Bianche? Loro non meritano si essere considerate un patrimonio dell’umanità? Non a nessuna importanza se finiranno sommerse dalle acque della diga? Voglio far notare che stiamo parlando di uno sbarramento lungo 400 m e alto 20 m. Per costruire quest’opera sarà necessario cavare dal letto del fiume molti metri cubi di ghiaia (un grande affare per molte imprese della zona che in tempi più o meno recenti hanno scavato anche dove non dovevano farlo). Un’altra cosa che mi da fastidio è il fatto che si voglia unire la candidatura a sito Unesco del Piave a quello del Prosecco. Il Prosecco è solo un marchio commerciale e nel corso degli anni le colline dove si trovano i vigneti sono state disboscate e scavate per creare i terrazzamenti dove piantare le viti. Sono nate anche molte polemiche riguardo l’uso intensivo di pesticidi nelle coltivazioni. Mi chiedo cosa si nasconda dietro l’idea di mettere insieme due cose così diverse.
Scrivo queste poche righe perché è tornato alla ribalta il progetto della diga di Falzè di Piave. Tutto nasce dalla candidatura a sito UNESCO del fiume Piave e delle colline del Prosecco. In questi giorni alcune persone favorevoli al progetto sostengono che “il Piave è il fiume più saccheggiato d’Italia, che bisogna restituire l’acqua dei prelievi idroelettrici e che la diga di Falzè è un metodo per ridare vita al fiume”. In base a queste affermazioni sembra quasi che la diga può solo portare del bene. E le Fontane Bianche? Loro non meritano si essere considerate un patrimonio dell’umanità? Non a nessuna importanza se finiranno sommerse dalle acque della diga? Voglio far notare che stiamo parlando di uno sbarramento lungo 400 m e alto 20 m. Per costruire quest’opera sarà necessario cavare dal letto del fiume molti metri cubi di ghiaia (un grande affare per molte imprese della zona che in tempi più o meno recenti hanno scavato anche dove non dovevano farlo). Un’altra cosa che mi da fastidio è il fatto che si voglia unire la candidatura a sito Unesco del Piave a quello del Prosecco. Il Prosecco è solo un marchio commerciale e nel corso degli anni le colline dove si trovano i vigneti sono state disboscate e scavate per creare i terrazzamenti dove piantare le viti. Sono nate anche molte polemiche riguardo l’uso intensivo di pesticidi nelle coltivazioni. Mi chiedo cosa si nasconda dietro l’idea di mettere insieme due cose così diverse.
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Re: Le Fontane Bianche di Fontigo (TV)
Secondo me è semplice: "un grande affare per molte imprese della zona ". Il Piave e i suoi ecosistemi non interessano certo ai fautori del progetto, non sono nient'altro che alibi e prestesti..ahimé...Mi chiedo cosa si nasconda dietro l’idea di mettere insieme due cose così diverse.
Small pleasures must correct great tragedies, Therefore of gardens in the midst of war I boldly tell. Vita Sackville-West, The Garden, 1946
"The beginning of wisdom is calling things by their right names." (Confucius, ca. 500 BC)
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