Lysimachia nemorum L. - Mazza d'oro dei boschi
Inviato: 16 giu 2017, 17:14
Lysimachia nemorum L.
Sp. Pl.: 148 (1753)
Primulaceae
Mazza d'oro boschiva, Mazza d'oro dei boschi, Deutsch: Hain, Gilbweiderich
English: Yellow pimpernel, wood loosestrife
Español: Muraje amarillo
Français: Lysimaque des bois
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, radicante alla base nella parte inferiore mediante radice sottile e fascicolata.
Fusto (6) 10 - 40(50) cm, prostrato-ascendente, semplice o ramificato, arrossato e con sezione cilindrica nella parte abassiale e poi tetragona.
Foglie opposte di forma ovaleggiante- cuoriforme con apice acuto e punteggiate da ghiandole traslucide nella pagina inferiore (13) 15 - 40 x (10) 12 - 20 (26) mm.
Picciolo fogliare corto di 2,5 (8) mm.
Fiori gialli, solitari, posti all'ascella fogliare su peduncoli filiformi e glabri, opposti all'asse, più lunghi delle foglie e ricurvi dopo la fioritura.
Calice pentalobato di 3 - 6 mm con tubo di 1mm; lacinie libere, patenti o eretto-patenti, lesiniformi con lieve dentatura e ricoperti di minuscole ghiandole.
Corolla di (5) 6 - 8 mm di Ø, pentamera, gialla, rotata (simpetala), con i petali di forma ovale- rombica e caduchi .
Stami con filamenti liberi, glabri, portanti antere gialle e non ricoprenti l'ovario.
Ovario 1 mm.
Stilo persistente di 4 mm.
Il frutto è una capsula globosa di c. 3 mm.
Semi numerosi, compressi lateralmente, oblunghi, trigoni, rugosi e di colore bruno chiaro (1,5 mm).
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Habitat: Luoghi ombrosi in boschi di latifoglie umidi o in radure umide da 300 a 1200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Può essere confusa con Lysimachia nummularia L. che però ha foglie sub-rotonde e ottuse, lacinie calicine ovato-cuoriformi, picciolo è più corto (10 - 20 mm), filamenti staminali ghiandolosi, inoltre la fioritura è più tardiva (giu - lug).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da Λυσίμαχος Lysimachos Lisimaco (~361 a.C.-281 a.C.), generale macedone diadoco di Alessandro Magno, che seguì nell'impresa d'Asia (334-323) segnalandovisi per il valore, poi re di Tracia, Asia Minore e Macedonia: la leggenda narra che Lisimaco alimentasse i suoi buoi con questa pianta per calmarli. Secondo Linneo potrebbe derivare invece da Lysimachus, re di Sicilia, di cui scrive anche Plinio. Λυσίμαχος deriverebbe da λύσις μάχη lýsis máche che scioglie la battaglia, lo stesso significato di loosestrife, nome comune inglese di questo genere.
L'epiteto specifico nemorum è genitivo plurale di nĕmŭs, nemoris bosco: dei boschi
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le foglie e le radici contengono principi attivi come: saponine, tannini, mucillagini, flavonidi, leucocianidine, l'enzima primaverasi e tanta silice.
Nella medicina popolare veniva usata per curare la diarrea, per rimarginare ferite, contro gli eczemi giovanili, nelle malattie reumatiche.
Dalle nuove ricerche sembra che l'estratto di L. nemorum abbia anche proprietà antibiotiche e antitumorali.
Note e Curiosità: "Ricerche storiche nella tradizione tardo medievale e rinascimentale riportano:
“… a questo profluvio di sangue si valgono con giovamento del sugo di Lisimachia…”. Ser Zucchero Bencivenni (Accademia della Crusca) Sec. XIV dal Trattato di Medicina di maestro Aldobrandino da Siena “… la Lisimachia sana le piaghe fresche…” Cristoforo Landino fiorentino nel commentario sopra la comedia di Dante Alighieri .... "le serpi fuggono l’odore della Lisimachia…” Plinio (Historia Naturale)""
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia. Edagricole, Bologna
Aeschimann D. & Burdet H.M. (2005) Flore de la Suisse et des territoires limitrophes - Le nouveau Binz. Haupt Berne
Zangheri P. (1976) Flora italica I-II. CEDAM, Padova
http://www.ilmedicoomeopata.it/wp-conte ... _54-58.pdf
Rameau J.-C., Mansion D., Dumé G., Gauberville C. (2008) Flore forestière française. Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione.
Galleria della Flora Italiana.
Scheda realizzata da Antonino Messina
Sp. Pl.: 148 (1753)
Primulaceae
Mazza d'oro boschiva, Mazza d'oro dei boschi, Deutsch: Hain, Gilbweiderich
English: Yellow pimpernel, wood loosestrife
Español: Muraje amarillo
Français: Lysimaque des bois
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, glabra, radicante alla base nella parte inferiore mediante radice sottile e fascicolata.
Fusto (6) 10 - 40(50) cm, prostrato-ascendente, semplice o ramificato, arrossato e con sezione cilindrica nella parte abassiale e poi tetragona.
Foglie opposte di forma ovaleggiante- cuoriforme con apice acuto e punteggiate da ghiandole traslucide nella pagina inferiore (13) 15 - 40 x (10) 12 - 20 (26) mm.
Picciolo fogliare corto di 2,5 (8) mm.
Fiori gialli, solitari, posti all'ascella fogliare su peduncoli filiformi e glabri, opposti all'asse, più lunghi delle foglie e ricurvi dopo la fioritura.
Calice pentalobato di 3 - 6 mm con tubo di 1mm; lacinie libere, patenti o eretto-patenti, lesiniformi con lieve dentatura e ricoperti di minuscole ghiandole.
Corolla di (5) 6 - 8 mm di Ø, pentamera, gialla, rotata (simpetala), con i petali di forma ovale- rombica e caduchi .
Stami con filamenti liberi, glabri, portanti antere gialle e non ricoprenti l'ovario.
Ovario 1 mm.
Stilo persistente di 4 mm.
Il frutto è una capsula globosa di c. 3 mm.
Semi numerosi, compressi lateralmente, oblunghi, trigoni, rugosi e di colore bruno chiaro (1,5 mm).
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Habitat: Luoghi ombrosi in boschi di latifoglie umidi o in radure umide da 300 a 1200 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Può essere confusa con Lysimachia nummularia L. che però ha foglie sub-rotonde e ottuse, lacinie calicine ovato-cuoriformi, picciolo è più corto (10 - 20 mm), filamenti staminali ghiandolosi, inoltre la fioritura è più tardiva (giu - lug).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da Λυσίμαχος Lysimachos Lisimaco (~361 a.C.-281 a.C.), generale macedone diadoco di Alessandro Magno, che seguì nell'impresa d'Asia (334-323) segnalandovisi per il valore, poi re di Tracia, Asia Minore e Macedonia: la leggenda narra che Lisimaco alimentasse i suoi buoi con questa pianta per calmarli. Secondo Linneo potrebbe derivare invece da Lysimachus, re di Sicilia, di cui scrive anche Plinio. Λυσίμαχος deriverebbe da λύσις μάχη lýsis máche che scioglie la battaglia, lo stesso significato di loosestrife, nome comune inglese di questo genere.
L'epiteto specifico nemorum è genitivo plurale di nĕmŭs, nemoris bosco: dei boschi
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le foglie e le radici contengono principi attivi come: saponine, tannini, mucillagini, flavonidi, leucocianidine, l'enzima primaverasi e tanta silice.
Nella medicina popolare veniva usata per curare la diarrea, per rimarginare ferite, contro gli eczemi giovanili, nelle malattie reumatiche.
Dalle nuove ricerche sembra che l'estratto di L. nemorum abbia anche proprietà antibiotiche e antitumorali.
Note e Curiosità: "Ricerche storiche nella tradizione tardo medievale e rinascimentale riportano:
“… a questo profluvio di sangue si valgono con giovamento del sugo di Lisimachia…”. Ser Zucchero Bencivenni (Accademia della Crusca) Sec. XIV dal Trattato di Medicina di maestro Aldobrandino da Siena “… la Lisimachia sana le piaghe fresche…” Cristoforo Landino fiorentino nel commentario sopra la comedia di Dante Alighieri .... "le serpi fuggono l’odore della Lisimachia…” Plinio (Historia Naturale)""
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia. Edagricole, Bologna
Aeschimann D. & Burdet H.M. (2005) Flore de la Suisse et des territoires limitrophes - Le nouveau Binz. Haupt Berne
Zangheri P. (1976) Flora italica I-II. CEDAM, Padova
http://www.ilmedicoomeopata.it/wp-conte ... _54-58.pdf
Rameau J.-C., Mansion D., Dumé G., Gauberville C. (2008) Flore forestière française. Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione.
Galleria della Flora Italiana.
Scheda realizzata da Antonino Messina