Isoëtes histrix Bory - Calamaria istrice
Inviato: 11 mar 2017, 20:16
Isoëtes histrix Bory
Compt. Rend. Hedb. Séances Acad. Sci. 18: 1166 (1844)
Isoetes histrix Bory, Isoëtes histrix Bory FO loricata A. Braun, Isoëtes histrix Bory V lacunosa Tod., Isoëtes histrix Bory FO desquamata A. Braun, Isoëtes histrix Bory V desquamata (A. Braun) Batt. & Trab., Cephaloceraton histrix (Bory) Gennari
Isoetaceae
Calamaria istrice, Deutsch: Stacheliges Brachsenkraut
English: Land quillwort
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con radice bulbotuberosa.
Cormo trilobato di 0,8 (1 -1,2) cm, ricoperto da fillopodi rigidi, neri e lucidi con 3 denti di cui 2 di circa (2) 4 - 10 mm, talvolta troncati, quello mediano più corto e raramente più lungo dei laterali.
Foglie verdi, 10 - 40 carnosette, con margine della base alato - membranaceo, disposte in rosetta spiralata, lunghe 5 - 23(35) x 0,10 - 0,15 cm, il portamento eretto-patente sfiorante il suolo e caduche nel periodo estivo, viste in sezione hanno forma trapezoidale con 4 canali aeriferi, stomi e tessuto collenchimatico (elastico); durante il periodo estivo ingialliscono e sono caduche.
Sporangi alla base delle foglie fertili, contenuti nelle fovee (piccole fossette) e ricoperti totalmente dal velum.
Megaspore, bianche di 390-460 µm, tubercolate sia nella parte prossimale che in quella distale.
Microspore, nelle foglie medio interne, echinate (superfice spinulosa), ellittiche e di colore bruno ca. (22)25-30 µm.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Suoli umidi o temporaneamente inondati, anse fluviali e sempre in pieno sole da 0 a 1000 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Potrebbe essere confusa con Isoëtes duriei Bory, che però ha macrospore alveolate di dimensioni maggiori, inoltre i fillopodi si presentano troncati all’apice o con 3 brevi denti.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco"isos" = "uguale" e "etos = "anno", in relazione alle foglie uguali e persistenti per tutto l'anno.
L'epiteto della specie è riferito "istrice"- "porcospino": per l'abbondante presenza di spinule.
Note e Curiosità: "Le prime piante riconducibili alla linea evolutiva delle Isoetaceae si fanno risalire alla fine del Devoniano, mentre il gruppo raggiunse la sua maggiore diversità alla fine del Carbonifero (PIGG 2001). Le Isoetaceae viventi sono tradizionalmente ricomprese in un unico genere, Isoetes (JERMY 1990), i cui resti fossili più antichi vengono collocati all’inizio del Triassico (RETALLACK 1997) o alpiù nel Giurassico (PIGG 2001). Il genere Stylites Amstutz, proposto per due specie dell'America meridionale con una morfologia particolare, non appare supportato." Da: Flora Critica d'Italia "Isoetaceae" di
Angelo Troìa & Werner Greuter
Principali Fonti
Marchetti D. (2004) Le pteridofite d'Italia. Ann. Mus. Civ. Rovereto
Soster M. (2001) Identikit delle Felci d'Italia. Valsesia Edizioni, Borgosesia (VC)
Zangheri P. (1976) Flora Italica. CEDAM. Padova
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia. Edagricole, Bologna
Flora Iberica
Flora Critica d'Italia
Plan de conservation en faveur de l'Isoète épineux
Galleria Acta plantarum
Scheda realizzata da Antonino Messina
Compt. Rend. Hedb. Séances Acad. Sci. 18: 1166 (1844)
Isoetes histrix Bory, Isoëtes histrix Bory FO loricata A. Braun, Isoëtes histrix Bory V lacunosa Tod., Isoëtes histrix Bory FO desquamata A. Braun, Isoëtes histrix Bory V desquamata (A. Braun) Batt. & Trab., Cephaloceraton histrix (Bory) Gennari
Isoetaceae
Calamaria istrice, Deutsch: Stacheliges Brachsenkraut
English: Land quillwort
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con radice bulbotuberosa.
Cormo trilobato di 0,8 (1 -1,2) cm, ricoperto da fillopodi rigidi, neri e lucidi con 3 denti di cui 2 di circa (2) 4 - 10 mm, talvolta troncati, quello mediano più corto e raramente più lungo dei laterali.
Foglie verdi, 10 - 40 carnosette, con margine della base alato - membranaceo, disposte in rosetta spiralata, lunghe 5 - 23(35) x 0,10 - 0,15 cm, il portamento eretto-patente sfiorante il suolo e caduche nel periodo estivo, viste in sezione hanno forma trapezoidale con 4 canali aeriferi, stomi e tessuto collenchimatico (elastico); durante il periodo estivo ingialliscono e sono caduche.
Sporangi alla base delle foglie fertili, contenuti nelle fovee (piccole fossette) e ricoperti totalmente dal velum.
Megaspore, bianche di 390-460 µm, tubercolate sia nella parte prossimale che in quella distale.
Microspore, nelle foglie medio interne, echinate (superfice spinulosa), ellittiche e di colore bruno ca. (22)25-30 µm.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Suoli umidi o temporaneamente inondati, anse fluviali e sempre in pieno sole da 0 a 1000 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Potrebbe essere confusa con Isoëtes duriei Bory, che però ha macrospore alveolate di dimensioni maggiori, inoltre i fillopodi si presentano troncati all’apice o con 3 brevi denti.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco"isos" = "uguale" e "etos = "anno", in relazione alle foglie uguali e persistenti per tutto l'anno.
L'epiteto della specie è riferito "istrice"- "porcospino": per l'abbondante presenza di spinule.
Note e Curiosità: "Le prime piante riconducibili alla linea evolutiva delle Isoetaceae si fanno risalire alla fine del Devoniano, mentre il gruppo raggiunse la sua maggiore diversità alla fine del Carbonifero (PIGG 2001). Le Isoetaceae viventi sono tradizionalmente ricomprese in un unico genere, Isoetes (JERMY 1990), i cui resti fossili più antichi vengono collocati all’inizio del Triassico (RETALLACK 1997) o alpiù nel Giurassico (PIGG 2001). Il genere Stylites Amstutz, proposto per due specie dell'America meridionale con una morfologia particolare, non appare supportato." Da: Flora Critica d'Italia "Isoetaceae" di
Angelo Troìa & Werner Greuter
Principali Fonti
Marchetti D. (2004) Le pteridofite d'Italia. Ann. Mus. Civ. Rovereto
Soster M. (2001) Identikit delle Felci d'Italia. Valsesia Edizioni, Borgosesia (VC)
Zangheri P. (1976) Flora Italica. CEDAM. Padova
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia. Edagricole, Bologna
Flora Iberica
Flora Critica d'Italia
Plan de conservation en faveur de l'Isoète épineux
Galleria Acta plantarum
Scheda realizzata da Antonino Messina