Descr. Egypte, Hist. Nat. 2: 78 (1813)
Basionimo: Zostera oceanica L. - Mant. Pl. 123 (1767)
Altri sinonimi: Caulinia oceanica DC., Posidonia caulini K.D. Koenig
Potamogetonaceae
Posidonia, Deutsch: Neptungras
English: Neptune’s grass
Español: Aceitunillas de mar, alga de vidriero
Français: Posidonie de Méditeranée
Forma Biologica: I rad - Idrofite radicanti. Piante acquatiche radicate sul fondo, quindi con organi perennanti sommersi
Descrizione: Pianta perenne con radici spesse e lignificate, lunghe fino a 15 cm, fusto rizomatoso, compresso lateralmente, spesso fino a 1 cm e foglie nastriformi lunghe fino a 1,5 m e larghe circa 10 mm, unite in ciuffi di 6-7. La base delle foglie persiste sul rizoma per molti anni dopo la caduta del lembo fogliare, formando la cosiddetta scaglia che contribuisce alla formazione del rizoma.
Il rizoma può accrescersi allungandosi orizzontalmente (rizoma plagiotropo) o verticalmente (rizoma ortotropo) producendo nuove radici verso il basso e nuove foglie verso l’alto. La crescita plagiotropa contribuisce al mantenimento e all’allargamento dei prati, mentre quella ortotropa permette lo sviluppo della pianta verso l'alto, contrastando anche il progressivo insabbiamento.
L’insieme delle radici e dei rizomi plagiotropi e ortotropi formano un intrico che con il tempo può raggiungere uno spessore di parecchi metri denominato matte. La matte costituisce una barriera efficace per il trattenimento della sabbia impedendo l'erosione dei banchi di sabbia costiera.
In autunno la pianta perde le foglie adulte più esterne e durante l'inverno vengono prodotte nuove foglie. Si riproduce sia per via vegetativa, tramite allungamento del rizoma (vedi sopra), che per via sessuale.
Produce fiori ermafroditi con 1 stilo e 3 antere in infiorescenza verde racchiusa tra brattee fiorali a forma di spiga; l'asse fiorale si stacca dal rizoma al centro del fascio di foglie.
Il frutto è una drupa di colore verdastro (chiamata comunemente oliva di mare), ricca di sostanze oleose e quindi galleggiante; in questo modo si allontana dalla pianta madre e quando marcisce libera il seme che cade sul fondo, favorendo la colonizzazione di nuove aree.
Le caratteristiche principali, che contraddistinguono le angiosperme marine, sono:
- sono piante adattate a vivere in un ambiente salino;
- sono capaci di vivere completamente sommerse;
- presentano un sicuro sistema di ancoraggio;
- presentano un meccanismo di impollinazione idrofila;
- le foglie mancano di stomi e presentano una cuticola molto sottile che favorisce gli scambi di gas e nutrienti; infatti queste piante assorbono acqua e nutrienti sia dalle radici sia dalle foglie;
- l’epidermide fogliare ha cellule con cloroplasti ed è il principale sito della fotosintesi;
- i tessuti interni (mesofillo fogliare, parenchima della radice e del rizoma) sono costituiti in gran parte da aerenchima, che facilita la diffusione dei gas tra le foglie e il resto della pianta, favorendo anche la galleggiabilità delle foglie
Distribuzione: In Italia è presente in quasi tutte le regioni costiere eccetto le coste dell’Adriatico settentrionale e centrale.
Habitat: Cresce prevalentemente su fondi sabbiosi ma si riscontra anche su fondi rocciosi. Nella fascia costiera del Mediterraneo è presente quasi ovunque, da pochi metri fino a circa 50 metri di profondità, a seconda della trasparenza. Si stima che occupi un'area compresa tra 38.000 e 42 000 kmq rappresentando la specie chiave del più importante e produttivo ecosistema marino costiero in Mediterraneo. Si accresce in aree in cui la salinità è pressoché costante e con temperature comprese tra i 10 e i 28°C.
Sistematica e possibili confusioni: La famiglia Posidoniaceae appartiene all'ordine Alismatales R. Br. Ex Breckt. & J. Presl, a cui appartengono numerose famiglie di idrofite (Zosteraceae, Cymodoceaceae, Potamogetonaceae, Ruppiaceae, Hydrocharitaceae) e, in particolare, tutte le altre angiosperme marine presenti in Italia:
- Cymodocea nodosa (Ucria) Asch. appartenente alle Cymodoceaceae
- Halophila stipulacea (Forssk.) Asch. appartenente alle Hydrocharitaceae
- Nanozostera noltei (Hornem.) Toml. & Posl. appartenente alle Zosteraceae
- Zostera marina L. appartenente alle Zosteraceae
Il genere Posidonia include 9 specie di cui P. oceanica è endemica del bacino mediterraneo e le altre 8 vivono sulle coste meridionali dell'Australia.
Non confondibile con le altre angiosperme marine mediterranee per le dimensioni complessive della pianta e delle foglie.
Le praterie di P. oceanica stanno subendo fenomeni di regressione quasi ovunque.
Il fenomeno è esteso alle praterie di angiosperme marine a livello mondiale.
Non è del tutto chiaro quanto la regressione sia attribuibile ai cambiamenti climatici (indotti o meno da fattori antropici) o ad altri fattori antropici quali l'inquinamento delle acque costiere e l'urbanizzazione ed eccessivo utilizzo delle coste.
La matte morta viene spesso ricolonizzata da Cymodocea nodosa (Ucria) Asch., che rappresenta la seconda specie in ordine di importanza nel Mediterraneo e dalle alghe alloctone e invasive Caulerpa cylindracea Sonder e Caulerpa taxifolia (M.Vahl) C.Agardh (Caulerpales, Ulvophyceae), diminuendo la possibilità che la stessa possa essere ricolonizzata da nuove piante di P. oceanica.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Posidonia: da "Poseidon Ποσειδων" Poseidone (Nettuno per i latini), dio del Mare che costituisce l'habitat di questa pianta
oceanica: da "Oceanus" mitico marito di Teti: oceanico, dell'oceano
Proprietà ed utilizzi:
Svolge molteplici e peculiari ruoli che ne giustificano la sua importanza:
- stabilizza i fondali marini compattando sabbie e substrati mobili;
- modella i fondali e protegge le coste sabbiose dall'erosione, riducendo il moto ondoso in acqua tramite lo strato fogliare e smorzando il moto ondoso a riva con la presenza di foglie morte spiaggiate (banquettes);
- costituisce un riparo ed una fonte di nutrimento per organismi sessili e pelagici; anche se le sue foglie sono poco appetibili, la maggior parte degli animali si nutre indirettamente usando come fonte di cibo gli epifiti vegetali e animali delle foglie e dei rizomi;
- le sue foglie fitte diventano un'importante zona di nursery;
- produce grandi quantità di biomassa;
- contribuisce all'ossigenazione delle acque (massimo estivo di 14 litri di ossigeno al giorno per ogni metro quadrato di prateria);
- è una delle più importanti riserve di carbonio dei sistemi marini costieri;
- è un buon indicatore biologico perché è particolarmente sensibile agli agenti inquinanti e alle condizioni di stress dovute a fattori antropici, accumulare vari composti chimici ed è facilmente campionabile.
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Scheda realizzata da Daniela Longo
Scheda revisionata da: Prof. Cecilia Maria Totti, Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente, Università Politecnica delle Marche
