in de Lamarck, Encycl. 3: 76 (1789)
Marrubium candidissimum Auct. non L.
Lamiaceae
Marrubio bianco, Deutsch: Adriatischer Andorn
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta fino a 50 cm, con denso tomento lanoso-candido ed odore debole. Fusti ascendenti, generalmente semplici. Foglie con picciolo di 2 cm e lamina ellittica, dentata sul margine, con nervi infossati di sopra e sporgenti di sotto. Verticilli densi, 20-25flori, all'ascella di foglie normali. Bratteole lineari di 8-9 mm. Calice con tubo di 7-8 mm e 5 denti alla fine divergenti lunghi 2-6mm. Corolla 13-14mm, sporgente dai denti calicini e di color bianco-latteo.
Tipo corologico: NE-Medit. - Mediterraneo nord-orientale.
Distribuzione: Nel nostro paese presenta due areali ben distinti. Il primo legato a quello balcanico (Friuli Venezia Giulia e Veneto), il secondo, molto più estese, coinvolge invece la maggior parte delle regioni del centro-sud.
Habitat: Pascoli aridi e incolti, dal piano fino ai 1200m. Si comporta soprattutto come pianta ruderale oppure diffusa dal pascolo ovino.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Marrubium peregrinum L. che però ha fusti arcuato-eretto e ramificati, foglie lanceolate, verticillastri meno densi (6-10flori) all'ascella di foglie ridotte e tubo calicino molto più corto. Marrubium alysson L. invece si distingue per avere la corolla più breve dei denti calicini. Infine Marrubium vulgare L., la specie più diffusa nel nostro paese, è facilmente riconoscibile in quanto provvisto di calice a 10 denti.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Già i latini chiamavano il marrubium con questo nome. L'origine forse è da ricercare nell’ebraico "mar" = amaro e "rob" = succo. Secondo Linneo, invece, deriverebbe da Marruvium o Marrubium, l’antica capitale dei Marsi. Situata ai margini del Lago fucino, la città oggi conosciuta come San Benedetto dei Marsi, era prossima a zone di terreno paludoso dove questa pianta era abbondante. Il termine specifico sicuramente dal latino "canus" = bianco, per il colore della corolla.
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinaleM. incanum, così come M. vulgare viene usato nella medicina popolare. Le parti aeree della pianta in decotto vengono utilizzate come digestivo, diuretico, per combattere l'inappetenza ed addirittura contro la malaria.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi
Scheda realizzata da Gianluca Nicolella
