Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz
Stirp. Austr. fasc. 2: 40 (1763)
Basionimo: Mespilus chamaemespilus L. - Sp. Pl.: 479 (1753)
Altri sinonimi: Pyrus chamaemespilus (L.) Ehrh., Crataegus alpina Mill., Crataegus chamaemespilus (L.) Jacq., Aria chamaemespilus (L.) Host, Chamaemespilus alpina (Mill.) K.R.Robertson & J.B.Phipps, Hahnia chamaemespilus (L.) Medik., Lazarolus chamaemespilus (L.) Borkh.
Rosaceae
Sorbo alpino, Deutsch: Zwerg-Mehlbeere
English: Dwarf medlar
Español: Nispero falso
Français: Sorbier petit néflier
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Piccolo arbusto cespitoso, alto 0,5-1,5 m, con apparato radicale robusto ed espanso, pollonifero; corteccia sottile bruno-scura, con lenticelle orbicolari aranciate allungate longitudinalmente; rami tortuosi prostrato-ascendenti e rametti dell'anno prima verdi chiari lucenti, in seguito bruni chiari; gemme sparse, sottili, allungate ed acuminate, glabrescenti; legno giallognolo, con odore un po' acre.
Foglie da ovali-oblunghe ad ellittiche (quelle dei rami fioriferi in verticillastri), con brevissimo picciolo, a lamina (lar. 2 x 6-7 cm) attenuata ed intera alla base, doppiamente e finemente seghettata nel resto, acuminata, glabra, verde brillante di sopra, opaca e glauca inferiormente, con nervature ben visibili.
Fiori in piccoli corimbi densi, eretti, con peduncoli (5-8 mm) e calice tomentosi, 5 petali (4-5 mm) ellittici acuti, suberetti, rosei o rossi; 2 pistilli e molti stami.
Frutti ovoidi glabri rosso cupo di 9 x 10-11 mm, contenenti 4 piccoli semi.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Distribuzione: Entità orofita sud-europea, presente dai Pirenei alla Francia centrale, Alpi ed Appennino peninsulare fino ai Monti Illirici; nuclei isolati vi sono anche nei Balcani, Carpazi e Sudeti.
In Italia vegeta in gran parte delle regioni settentrionali e centrali.
Habitat: In boschi radi e boscaglie subalpine, brughiere, luoghi rocciosi fra mughi, rododendri e ginepri nani, su substrati calcarei; da 1200 a 2300 m.
Sistematica e possibili confusioni: Sorbus intermedia (Ehrh.) Pers. (= S. austriaca (Beck) Prain), arbusto di dimensioni mediamente più grandi, ha in genere foglie con lamina a lobi seghettati presso il picciolo, ma a volte, nella porzione distale dei rametti, simili a quelle della specie descritta, però lievemente biancastre e tomentose di sotto; simili caratteristiche ha pure Sorbus mougeotii Soy-Will. & Godr. (non spontaneo in Italia); queste specie, come anche Sorbus aria (L.) Crantz, hanno tuttavia sempre fiori in corimbi più grandi a petali bianchi patenti.
Sporadicamente individui di S. chamaemespilus presentano peli sparsi sulla pagina inferiore fogliare, fatto considerato da alcuni una normale variabilità della specie, ma da altri, invece, un'ibridazione con S. aria.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il termine generico è stato attribuito già dagli antichi Romani e deriva probabilmente dal verbo latino "sorbére" = "inghiottire", con riferimento ai frutti eduli di molte specie, inclusa questa; la radice proviene, forse, dal celtico "sor" = "aspro", per il sapore delle bacche. Il nome specifico, dal greco "chamai" = "basso" e "mespilos" = "nespolo", significa "nespolo nano".
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Meno diffuso e noto di altre specie congeneri, possiede le medesime proprietà. Si usano foglie, gemme, corteccia, ma soprattutto le bacche; l'azione è astringente, antidiarroica, anticatarrale, antireumatica e diuretica.
Presso i Celti i sorbi erano le leggendarie piante magiche del risveglio e del ritorno alla vita e le loro bacche rosse erano considerate cibo degli dei; la corteccia si usava per le sue doti tintorie ed il legno era impiegato per fabbricare archi, nonché bacchette rabdomantiche per la ricerca dell'acqua.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Arrighetti A. & D. - Il margine del bosco - 1976 Ed. Manfrini
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
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Basionimo: Mespilus chamaemespilus L. - Sp. Pl.: 479 (1753)
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Descrizione: Piccolo arbusto cespitoso, alto 0,5-1,5 m, con apparato radicale robusto ed espanso, pollonifero; corteccia sottile bruno-scura, con lenticelle orbicolari aranciate allungate longitudinalmente; rami tortuosi prostrato-ascendenti e rametti dell'anno prima verdi chiari lucenti, in seguito bruni chiari; gemme sparse, sottili, allungate ed acuminate, glabrescenti; legno giallognolo, con odore un po' acre.
Foglie da ovali-oblunghe ad ellittiche (quelle dei rami fioriferi in verticillastri), con brevissimo picciolo, a lamina (lar. 2 x 6-7 cm) attenuata ed intera alla base, doppiamente e finemente seghettata nel resto, acuminata, glabra, verde brillante di sopra, opaca e glauca inferiormente, con nervature ben visibili.
Fiori in piccoli corimbi densi, eretti, con peduncoli (5-8 mm) e calice tomentosi, 5 petali (4-5 mm) ellittici acuti, suberetti, rosei o rossi; 2 pistilli e molti stami.
Frutti ovoidi glabri rosso cupo di 9 x 10-11 mm, contenenti 4 piccoli semi.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Distribuzione: Entità orofita sud-europea, presente dai Pirenei alla Francia centrale, Alpi ed Appennino peninsulare fino ai Monti Illirici; nuclei isolati vi sono anche nei Balcani, Carpazi e Sudeti.
In Italia vegeta in gran parte delle regioni settentrionali e centrali.
Habitat: In boschi radi e boscaglie subalpine, brughiere, luoghi rocciosi fra mughi, rododendri e ginepri nani, su substrati calcarei; da 1200 a 2300 m.
Sistematica e possibili confusioni: Sorbus intermedia (Ehrh.) Pers. (= S. austriaca (Beck) Prain), arbusto di dimensioni mediamente più grandi, ha in genere foglie con lamina a lobi seghettati presso il picciolo, ma a volte, nella porzione distale dei rametti, simili a quelle della specie descritta, però lievemente biancastre e tomentose di sotto; simili caratteristiche ha pure Sorbus mougeotii Soy-Will. & Godr. (non spontaneo in Italia); queste specie, come anche Sorbus aria (L.) Crantz, hanno tuttavia sempre fiori in corimbi più grandi a petali bianchi patenti.
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Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Meno diffuso e noto di altre specie congeneri, possiede le medesime proprietà. Si usano foglie, gemme, corteccia, ma soprattutto le bacche; l'azione è astringente, antidiarroica, anticatarrale, antireumatica e diuretica.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
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arbusti in habitat
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Re: Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Re: Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Rosaceae: Sorbo montano
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marinella
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Re: Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Re: Sorbus chamaemespilus (L.) Crantz - Sorbo alpino
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Foto di Giacomo Bellone
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