Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Moderatori: Marinella Zepigi, Anja
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Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Juniperus phoenicea L.
Sp. Pl.: 1040 (1753)
Juniperus oophora (Willk.) Kunze, Juniperus phoenicea L. subsp. mediterranea Lebreton & Thivend, Sabina phoenicea (L.) Anotoine
Cupressaceae
Ginepro feniceo, Cedro licio, Sabina marittima, Deutsch: Phönizischer Wacholder, Rotfrüchtiger Wacholder
English: Phoenicean juniper
Español: Sabina negral, sabina suave
Français: Genévrier de Phénicie, genévrier rouge
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Grande arbusto o piccolo albero, sempreverde, con chioma di colore verde scuro inizialmente globosa, poi espansa e ± ombrelliforme negli esemplari vecchi; rami molto fitti fin dal basso; la corteccia è grigio-brunastra desquamante in nastri arrotolati che scoprono lo strato sottostante di colore rossastro. Pianta molto longeva e con un accrescimento molto lento, raggiunge 7÷8 m d'altezza.
Le foglie sono di 2 tipi: nei giovani esemplari lunghe fino a 14 mm, in verticilli di 3, appiattite e pungenti, lesiniformi, patenti; negli esemplari adulti lunghe non più di 1 mm, squamiformi ad apice ottuso o acuto, densamente embriciate, con margine scarioso e provviste di una ghiandola resinifera dorsale.
Pianta dioica con coni maschili ovoidali gialli, portati all'apice dei rametti, così come i femminili che sono globosi di colore verde-nerastro, portati su piante differenti.
Lo pseudofrutto che matura in 2 anni, è un'arcesthida, carnosa, globosa od ovoide, indeiscente, pendula, di 6÷10 mm di Ø, prima verde-giallastra leggermente lucente, rosso scuro a maturazione, contiene 3÷9 semi.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: zone costiere della macchia mediterranea, spiagge colline aride, rupi calcaree; 0÷800 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Juniperus phoenicea si distingue per avere le foglie squamiformi strettamente aderenti ai rami laterali, che assumono perciò l'aspetto di corde. Per questa caratteristica potrebbe essere confuso con un cipresso, ma si differenzia per i frutti che non son legnosi, mentre lo sono nei cipressi.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal celtico ”juneprus” = acre, indica il sapore aspro dei frutti; l'epiteto specifico deriva dal latino "phoenicia" = rosso porporino, ed è riferito al colore degli pseudofrutti.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
E' una pianta ad azione molto tossica. L'essenza contenuta nei rami giovani, può determinare irritazioni della pelle e della muscolatura striata
Offre invece un ottimo legname utilizzato per la creazione di mobili, arnesi e suppellettili.
Principali Fonti
BANFI E. CONSOLINO F. 2008. Alberi. Istituto Geografico De Agostini Novara
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Indagine sulla popolazione e caratterizzazione fitosociologica della vegetazione a Juniperus phoenicea L. subsp. turbinata (Guss.) Nyman dell'isola di Montescristo (Arcipelago Toscano)
The International Plant Names Index (IPNI)
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Sp. Pl.: 1040 (1753)
Juniperus oophora (Willk.) Kunze, Juniperus phoenicea L. subsp. mediterranea Lebreton & Thivend, Sabina phoenicea (L.) Anotoine
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Ginepro feniceo, Cedro licio, Sabina marittima, Deutsch: Phönizischer Wacholder, Rotfrüchtiger Wacholder
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Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Grande arbusto o piccolo albero, sempreverde, con chioma di colore verde scuro inizialmente globosa, poi espansa e ± ombrelliforme negli esemplari vecchi; rami molto fitti fin dal basso; la corteccia è grigio-brunastra desquamante in nastri arrotolati che scoprono lo strato sottostante di colore rossastro. Pianta molto longeva e con un accrescimento molto lento, raggiunge 7÷8 m d'altezza.
Le foglie sono di 2 tipi: nei giovani esemplari lunghe fino a 14 mm, in verticilli di 3, appiattite e pungenti, lesiniformi, patenti; negli esemplari adulti lunghe non più di 1 mm, squamiformi ad apice ottuso o acuto, densamente embriciate, con margine scarioso e provviste di una ghiandola resinifera dorsale.
Pianta dioica con coni maschili ovoidali gialli, portati all'apice dei rametti, così come i femminili che sono globosi di colore verde-nerastro, portati su piante differenti.
Lo pseudofrutto che matura in 2 anni, è un'arcesthida, carnosa, globosa od ovoide, indeiscente, pendula, di 6÷10 mm di Ø, prima verde-giallastra leggermente lucente, rosso scuro a maturazione, contiene 3÷9 semi.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: zone costiere della macchia mediterranea, spiagge colline aride, rupi calcaree; 0÷800 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Juniperus phoenicea si distingue per avere le foglie squamiformi strettamente aderenti ai rami laterali, che assumono perciò l'aspetto di corde. Per questa caratteristica potrebbe essere confuso con un cipresso, ma si differenzia per i frutti che non son legnosi, mentre lo sono nei cipressi.
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal celtico ”juneprus” = acre, indica il sapore aspro dei frutti; l'epiteto specifico deriva dal latino "phoenicia" = rosso porporino, ed è riferito al colore degli pseudofrutti.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
E' una pianta ad azione molto tossica. L'essenza contenuta nei rami giovani, può determinare irritazioni della pelle e della muscolatura striata
Offre invece un ottimo legname utilizzato per la creazione di mobili, arnesi e suppellettili.
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BANFI E. CONSOLINO F. 2008. Alberi. Istituto Geografico De Agostini Novara
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
TUTIN T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
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marinella
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Juniperus phoenicea L.
Gorge della Reina (CN), giu 2009
Foto di Daniela Longo
Juniperus phoenicea L.
Monte Borla (MS), giu 2009
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Gorge della Reina (CN), giu 2009
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Re: Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Juniperus phoenicea L.
Gorge della Reina (CN), giu 2009
Foto di Daniela Longo
Gorge della Reina (CN), giu 2009
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Re: Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Juniperus phoenicea L.
Monte Borla (MS), giu 2009
Foto di Daniela Longo Juniperus phoenicea L.
Airole (IM), mag 2013
Foto di Daniela Longo
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Airole (IM), mag 2013
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Re: Juniperus phoenicea L. - Ginepro fenicio
Juniperus phoenicea L.
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