Anna Paoletto
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Anna Paoletto
Questo disegno è un commosso omaggio ad Anna Paoletto, amica, architetto, anima ispiratrice e prima Presidente dell'Associazione Floraviva, che aveva voluto con determinazione e guidato con rigore.
Ho detto architetto non a caso. Era la sua professione si, ma anche un suo modo di essere, attento alla bellezza e alla precisione, al miglior bene comune. Così pensava e realizzava le cose.
Difficile dire in poche righe: dopo la morte del marito, avvenuta qualche anno fa, si era impegnata in una operazione in Angola, paese devastato da una lunga guerra, per dare un aiuto concreto ai più giovani. Aveva imparato il portoghese, fondato una Onlus (http://www.muxima-onlus.org ) andava spesso di persona a seguire i lavori delle opere che voleva realizzare in memoria di Federico. Non mancavano difficoltà e rischi, viaggi non facili all'interno di quel Paese, anche rapine; il poco che si riusciva a far filtrare dalla sua riservatezza certo era solo una piccola parte delle difficoltà che incontrava. Negli ultimi anni non si era fatta fermare dalla malattia che la obbligava a frequenti chemioterapie; sapeva bene di avere poco tempo e voleva portare avanti il progetto che la impegnava.
Da appassionata di pittura botanica (la sua biblioteca a questo riguardo era impressionante) aveva anche curato gran parte delle attività e delle mostre dell'Associazione. Sapeva di poterne realizzare una ancora, “la mia ultima mostra”. Voleva fosse un evento importante, al massimo livello, e così è stato. Ne avevo dato comunicazione in questo Forum.
Io non disegnavo più da un paio di anni e per questo evento, che aveva per argomento le piante e l'Uomo, mi ha coinvolto e stimolato. Mi portava campioni, chiedeva sempre nuove tavole. “Manca il miglio, non può mancare”, “dobbiamo avere la canna da zucchero, è importante”, "il grano Graziella Ra", “anche il frutto della palma da olio”...
Quando tornava dall'Angola subito, la sera, mi telefonava. Mi affidava enormi involti portati chissà come in aereo. Bisognava subito vedere i campioni, ottenere immagini, magari anche assaggiarli prima che deperissero. La canna da zucchero ricordo, era un grosso fascio di canne e foglie avvolto in un telo inumidito. Ma grande dico: diverse canne avevano diametri di 5 centimetri, alcune foglie, svolte, erano lunghe quasi tre metri. Ho cercato di rendere queste dimensioni, l'immagine compare sulla copertina del Catalogo.
L'ultimo arrivo, il frutto della palma da olio, era incredibilmente pesante, spinoso, conformato in modo da non essere neppure movimentato agevolmente. Mi diceva di essere andata di persona in una piantagione per scegliere il soggetto. Era stato sistemato nel posto più fresco di casa ma con il caldo umido dell'ultima estate in pochi giorni si era coperto di muffe. Per fortuna avevo fatto qualche fotografia. Il disegno è stato completato con un lavoro assiduo appena in tempo per l'apertura della Mostra a Milano.
In pochi mesi ho realizzato sei tavole di grandi dimensioni. Una quantità certo per me inusuale e con scadenze che di solito non mi pongo. Le ho fatte io ma lo spirito era il suo.
Anna ci ha lasciati pochi giorni fa. In questa tavola di lei ci sono colori, forza, vitalità e luce; anche un po' di durezza, che ci sta. E la messa in pagina le era molto piaciuta.
Ho detto architetto non a caso. Era la sua professione si, ma anche un suo modo di essere, attento alla bellezza e alla precisione, al miglior bene comune. Così pensava e realizzava le cose.
Difficile dire in poche righe: dopo la morte del marito, avvenuta qualche anno fa, si era impegnata in una operazione in Angola, paese devastato da una lunga guerra, per dare un aiuto concreto ai più giovani. Aveva imparato il portoghese, fondato una Onlus (http://www.muxima-onlus.org ) andava spesso di persona a seguire i lavori delle opere che voleva realizzare in memoria di Federico. Non mancavano difficoltà e rischi, viaggi non facili all'interno di quel Paese, anche rapine; il poco che si riusciva a far filtrare dalla sua riservatezza certo era solo una piccola parte delle difficoltà che incontrava. Negli ultimi anni non si era fatta fermare dalla malattia che la obbligava a frequenti chemioterapie; sapeva bene di avere poco tempo e voleva portare avanti il progetto che la impegnava.
Da appassionata di pittura botanica (la sua biblioteca a questo riguardo era impressionante) aveva anche curato gran parte delle attività e delle mostre dell'Associazione. Sapeva di poterne realizzare una ancora, “la mia ultima mostra”. Voleva fosse un evento importante, al massimo livello, e così è stato. Ne avevo dato comunicazione in questo Forum.
Io non disegnavo più da un paio di anni e per questo evento, che aveva per argomento le piante e l'Uomo, mi ha coinvolto e stimolato. Mi portava campioni, chiedeva sempre nuove tavole. “Manca il miglio, non può mancare”, “dobbiamo avere la canna da zucchero, è importante”, "il grano Graziella Ra", “anche il frutto della palma da olio”...
Quando tornava dall'Angola subito, la sera, mi telefonava. Mi affidava enormi involti portati chissà come in aereo. Bisognava subito vedere i campioni, ottenere immagini, magari anche assaggiarli prima che deperissero. La canna da zucchero ricordo, era un grosso fascio di canne e foglie avvolto in un telo inumidito. Ma grande dico: diverse canne avevano diametri di 5 centimetri, alcune foglie, svolte, erano lunghe quasi tre metri. Ho cercato di rendere queste dimensioni, l'immagine compare sulla copertina del Catalogo.
L'ultimo arrivo, il frutto della palma da olio, era incredibilmente pesante, spinoso, conformato in modo da non essere neppure movimentato agevolmente. Mi diceva di essere andata di persona in una piantagione per scegliere il soggetto. Era stato sistemato nel posto più fresco di casa ma con il caldo umido dell'ultima estate in pochi giorni si era coperto di muffe. Per fortuna avevo fatto qualche fotografia. Il disegno è stato completato con un lavoro assiduo appena in tempo per l'apertura della Mostra a Milano.
In pochi mesi ho realizzato sei tavole di grandi dimensioni. Una quantità certo per me inusuale e con scadenze che di solito non mi pongo. Le ho fatte io ma lo spirito era il suo.
Anna ci ha lasciati pochi giorni fa. In questa tavola di lei ci sono colori, forza, vitalità e luce; anche un po' di durezza, che ci sta. E la messa in pagina le era molto piaciuta.
- Françoise
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Re: Anna Paoletto
Acquerello bellissimo
Françoise
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"J'ai vu une fleur sauvage.
Quand j'ai su son nom,
je l'ai trouvée plus belle."
(Haïku japonais)
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Re: Anna Paoletto
Commovente ricordo.
Franco
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Re: Anna Paoletto
Grazie Pierino, per averci fatto conoscere Anna.
Daniela
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... vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
... (Patrizia Cavalli)
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
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- Servodio
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Re: Anna Paoletto
Rubo quanto detto da Daniela: "Grazie Pierino, per averci fatto conoscere Anna."
Poi, di fronte alla qualità dei disegni resto sempre estasiato.
Sergio
Poi, di fronte alla qualità dei disegni resto sempre estasiato.
Sergio
"Carpe diem, quam minimum credula postero." Orazio
"Quel cielo di Lombardia così bello quand'è bello, così splendido, così in pace." A.Manzoni
https://www.actaplantarum.org/florule/f ... e.php?f=14
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- Marinella Zepigi
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Re: Anna Paoletto
Grazie. marinella
marinella
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
- Anja
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Re: Anna Paoletto
Grazie Pierino.
anja
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IPFI: la rassegna aggiornata della flora italiana
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
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Re: Anna Paoletto
Commovente ricordo, grazie.
franco
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La teoria del tutto, ovvero perché l'universo esiste: se trovassimo la risposta decreteremmo il definitivo trionfo della ragione umana poiché allora conosceremmo il pensiero stesso di Dio.
Stephen W. Hawking
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- maurizio
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Re: Anna Paoletto
Caro Pierino, ho ammirato il disegno di Anna solo ora e attraverso il tuo racconto ammirevole, mi hai raffigurato quello che poteva essere l'autrice del manufatto. Acquarello molto bello, dettagliato nei particolari già nel disegno, nei colori, ordinato...
Ammirando il dipinto si capisce la personalità che questa donna doveva avere!
Grazie, per avermi presentato Anna
Maurizio
Ammirando il dipinto si capisce la personalità che questa donna doveva avere!
Grazie, per avermi presentato Anna
Maurizio
... Qui è pietrame e morte.
ma quando una genziana riesce ad alzare il capo e fiorire
è raccolto in lei tutto il cielo profondo della primavera. (Scipio Slataper)
ma quando una genziana riesce ad alzare il capo e fiorire
è raccolto in lei tutto il cielo profondo della primavera. (Scipio Slataper)