Pinus nigra J.F.Arnold subsp. nigra

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seve
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Pinus nigra J.F.Arnold subsp. nigra

Messaggio da seve »

Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Pinaceae: Pino nero
Monte Primo (MC), 1100 m, ago 2017
Foto di Claudio Severini

Mi scuso innanzitutto per le immagini poco dettagliate ma davo per scontato fosse P.sylvestris e quindi non mi sono soffermato molto.
Adesso ho molti dubbi, il P.sylvestris lo conosco abbastanza bene perchè frequentissimo dalle mie parti e questi per portamento e tronco poco gli assomigliano. Entrambi, dalle schede non risultano presenti nella regione Marche. Questo monte penso disti un paio di km dal confine con l'Umbria.
Questa è l'unica pineta che ho visto in zona. posta a una quota fra i 1100 e i 1250 m sul versante erboso a mezzogiorno. Non escludo possa anche estendersi sul versante a nord più roccioso. Non mi sembra una conseguenza di un rimboschimento.

Grazie per un parete
Claudio
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seve
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Re: Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra

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Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Pinaceae: Pino nero
Monte Primo (MC), 1100 m, ago 2017
Foto di Claudio Severini
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Re: Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra

Messaggio da seve »

Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Pinaceae: Pino nero
Monte Primo (MC), 1100 m, ago 2017
Foto di Claudio Severini
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Umberto Ferrando
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Re: Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra

Messaggio da Umberto Ferrando »

Per me è tutto Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra, con vari gradi di rinnovamento (su suoli poco profondi e poveri di nutrienti assume spesso un aspetto cespuglioso o prostrato). Probabilmente quella zona fu oggetto di rimboschimento parecchi decenni fa e poi fu abbandonata. Molte aree dell'Appennino Settentrionale e Centrale furono rimboschite con pini neri e altre specie di conifere tra la fine del XIX secolo e gli anni '20 del XX secolo, poi subirono massicci disboscamenti dopo il 1935/36 quando divenne necessario usare il legno anche per supplire alle sanzioni internazionali per la Guerra d'Etiopia. Tali sanzioni limitarono le possibilità di approvvigionamento del carbone, del petrolio e degli idrocarburi, innescando fenomeni speculativi e alzando fortemente il prezzo di queste "commodities", per cui ci fu un massiccio ritorno alla legna da ardere (ad esempio molti edifici pubblici, anche nelle grandi città, convertirono il riscaldamento a nafta con quello a legna). Questo spiegherebbe bene l'apparente "naturalità" di quella pineta. La mia ipotesi è che le piante dell'antico rimboschimento furono in gran parte tagliate e probabilmente furono risparmiati solo gli alberi piccoli o di scarso interesse economico, mentre il rinnovamento successivo da parte delle piante superstiti, favorì la ricostituzione "spontanea" della pineta. E' un fenomeno che ho osservato frequentemente dalle mie parti, dove il pino nero è ormai una specie spontanea.

Ciao
Umberto
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